La nuova Jaguar XF

Nuova XF, qualità ed eleganza a livello top per la vice ammiraglia Jaguar

di Giampiero Bottino
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MILANO - È il modello che si colloca nel cuore dell’offerta Jaguar, l’unico disponibile anche in versione Sportbrake che nel «dizionario» di Coventry identifica le station wagon. Ora la XF si presenta sul mercato con le fattezze modificate (in meglio) da consistenti interventi che ha interessato in modo approfondito i contenuti tecnici e stilistici, sottolineandone in misura ancora più evidente l’appartenenza al mondo premium, nel quale la Jaguar rappresenta storicamente una delle alternative più credibili al predominio tedesco.

Il frontale, per esempio, è reso più aggressivo e dinamico – senza rinunciare alla classica eleganza che per il brand è una caratteristica irrinunciabile grazie a una nutrita serie di interventi estetici che hanno riguardato tra l’altro le prese d’aria inferiori e il disegno del paraurti. Ma i cambiamenti più evidenti riguardano la griglia, i cui elementi trattati a forma di diamante costituiscono un esplicito riferimento a prestigiosi modelli del passato, e soprattutto i nuovi gruppi ottici dal disegno super sottile, integralmente a Led. Ognuno di essi è costituito da quattro proiettori suddivisi in due coppie incorniciate dalla «doppia J» che costituisce l’inconfondibile firma luminosa della nuova XF.

In opzione i proiettori possono disporre della tecnologia opzionale Pixel Led che consente di modificare in modo estremamente selettivo la composizione del fascio luminoso e grazie all’«Adaptive driving beam» (di serie con gli allestimenti superiori) sa «leggere» in anticipo lo snodarsi del percorso, gestendo autonomamente gli abbaglianti per garantire sempre la visibilità ottimale, ma senza rischiare di infastidire i guidatori che sopraggiungono nella direzione opposta.

Altrettanto significativi i cambiamenti dell’abitacolo, che è stato radicalmente rinnovato a partire dal disegno del quadro strumenti da 12,3 pollici interamente digitale e configurabile al quale si affianca, integrandolo alla perfezione, il display centrale da 11,4 pollici con vetratura curva che rappresenta l’interfaccia del sistema di infotainment Pivi Pro. Le sue dimensioni sono superiori del 48% a quelle dello schermo del modello precedente, mentre la luminosità è addirittura triplicata.

Alle dotazioni tecnologiche fanno riscontro i nuovi rivestimenti delle portiere e dei sedili, ora caratterizzati dall’imbottitura più ampia e dalla più ampia disponibilità di funzioni massaggio, mentre a sottolineare l’attenzione al benessere di chi si trova a bordo concorre la tecnologia Nanoe che rende più sana l’aria nell’abitacolo, rimuovendo allergeni e odori potenzialmente sgradevoli grazie al sistema di ionizzazione degli interni che tra l’altro è in grado anche di filtrare il particolato fino alle dimensioni del PM2,5. Per attivare questo insolito dispositivo basta premere il pulsante «Purify».

Altrettanto importante ai fini della qualità della vita a bordo è l’attenzione riservata alla silenziosità interna, che è stata ottimizzata ricorrendo a un’altra tecnologia sofisticata ed esclusiva denominata «Active Road Noise Cancellation» che tiene sotto costante controllo le vibrazioni provenienti dal fondo stradale per contrastare con un suono di fase opposta il rumore che altrimenti verrebbe fastidiosamente avvertito dagli occupanti. Innovativa è anche la «Activity key» che, giunta alla seconda generazione, consente di azionare le portiere e avviare il motore senza bisogno di una chiave convenzionale. Si porta al polso, come si conviene all’orologio che è incorporato in questo strumento hi-tech.

Sotto l’aspetto dinamico, la nuova Jaguar XF fa il suo ingresso nel mondo dell’elettrificazione con il turbodiesel 2.0 da 204 cv che può contare sull’apporto del sistema mild hybrid a 48 Volt che oltre a supportare il motore termico in fase di accelerazione contribuisce a rendere più pronto e reattivo il sistema stop/start, contenendo al tempo stesso i consumi e le emissioni di CO2 che a seconda degli equipaggiamenti partono da 130 g/km, livello decisamente apprezzabile per un vettura di questa stazza (sia la berlina, sia la Sportbrake sfiorano i 5 metri di lunghezza) e con queste prestazioni (235 km orari e 7,6 secondi nell’accelerazione 0-100 per la berlina, 230 km/orari e 0-100 in 7,8 secondi per la wagon). 

Disponibile con trazione integrale o posteriore, condivide il cambio automatico a 8 rapporti (gestibile anche per mezzo delle levette al volante) con le versioni a benzina il cui motore 2.0 - appartenente, come del resto il turbodiesel, all’ultima generazione dei 4 cilindri della famiglia Ingenium - viene offerto con le potenze di 250 cv (due ruote motrici) e di 300 cv (solo con trazione 4x4) che si colloca al vertice della gamma quanto a prestazioni, visto che la berlina è accreditata di un’accelerazione 0-100 in 6,9 secondi e di una velocità massima elettronicamente limitata a 250 km orari.

Nel listino italiano la nuova XF viene proposta nelle versioni S, Se e Hse con un listino che parte da 55.200 euro nel caso della tre volumi e da 58.360 per quanto riguarda la Sportbrake. Ciascuna di queste varianti è disponibile anche nell’allestimento R-Dynamic la cui spiccata caratterizzazione sportiva è evidenziata da molti dettagli esclusivi e che rispetto alla versione di partenza comporta un esborso supplementare compreso tra i 2.000 e i 2.500 euro.

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Giovedì 21 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 23-01-2021 09:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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