Ad avvisare gli automobilisti tedeschi è l'autorevole magazine Auto Motori und Sport che ha sede a Stoccarda: «attenzione - si legge nell'ultimo numero - perché l'Italia ha ripreso ad emettere multe» riferendosi evidentemente ai verbali per le sanzioni in cui sono incorse, nel nostro Paese, auto con targa tedesca, ma anche austriaca e dei Paesi Bassi. Da più di un anno - segnala Auto Motor und Sport - le multe provenienti dall'Italia non venivano applicate in Germania, Austria e Paesi Bassi perché i tre Paesi avevano negato all'Italia l'accesso al European Car and Driving Licence Information System (Eucaris) cioè la piattaforma europea che permette l'interscambio dei dati sui veicoli e sulle patenti tra i Paesi che aderiscono al trattato. La ragione dello stop allo scambio starebbe, secondo quanto dichiarato dai Paesi, nell’improprio utilizzo dei dati da parte di un’azienda italiana.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, durante un question time in Senato, aveva affermato che si era trattato di un problema tecnico già risolto. Ma il magazine Auto Motor und Sport riferisce che una indagine su quello che viene definito «retroscena» è stata chiesta all'Autorità federale dei trasporti che ha sede a Flensburg, nello Schleswig-Holstein. Come riportato da Agenparl, la senatrice Julia Unterberger per evidenziare la criticità di questo blocco, ha sottolineato in Senato che «Solo il comune di Merano ha raccolto 4.000 multe non recapitabili negli ultimi tempi, per un totale di oltre 230mila euro».
Istituito nel 2016 a seguito della direttiva 201182CEE l'Eucaris è l'estensione dei primi accordi presi all'inizio degli Anni '90 da cinque autorità europee (BE, DE, UK, LU e NL) per l'interscambio dei dati su targhe e patenti. Ora ne fanno parte, oltre all'Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Estonia, Regno Unito, Guernsey, Jersey, Isola di Man, Gibilterra, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lituania, Lettonia, Irlanda del Nord, Olanda, Romania e Svezia.