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La sfida più appassionante per i giovani designer è immaginare la mobilità del futuro, elettrica e sempre più tecnologica. Scenari affrontati anche dagli studenti dello IED torinese (l'Istituto Europeo di Design) nel Master in Transportation diretto da Michele Albera. Il risultato è un concept futurista battezzato Moonstone e realizzato da un team di 17 studenti.
Il crossover futurista è lungo 4,66 metri, largo 2 e alto 1,68. Ha un body scultoreo e dinamico che esalta i dettagli tecnici, come i lidar (rilevatori radar di ostacoli) sul cofano e i fendinebbia ben visibili. La calandra chiusa è dipinta per "comunicare" la trazione elettrica, qui a quattro ruote motrici, mentre il taglio-porta rivisita i canoni della sportività.
Moonstone (che sarà esposta al Mauto fino al 30 settembre) è concepita con l’utilizzo di tecnologie avanzate di progettazione virtuale tridimensionale, con cui sono stati realizzati digitalmente gli interni ipotizzando un controllo automatizzato del veicolo drive to wire. La destrutturazione della plancia crea inoltre un ambiente interno unico con un interessante gioco di pieni e vuoti. «Moonstone è il frutto della capacità di lavorare in modo trasversale e di una condivisione di competenze», ha spiegato la direttrice dello IED, Paola Zini. «Ai ragazzi abbiamo chiesto di osare, di essere coraggiosi nell'esplorare il futuro», ha aggiunto il direttore accademico Riccardo Balbo.
La sfida era interpretare il Dna del marchio nipponico immaginando un futuro non troppo lontano per una vettura aerodinamica e silenziosa dotata di tecnologie all'avanguardia. Un mezzo audace e fortemente orientato alla performance e al divertimento, pronto a soddisfare criteri di eccellenza in termini di design e di prestazioni 4x4, per affrontare terreni impervi sia su asfalto sia in fuoristrada.
Dalle 17 proposte iniziali, è arrivata la scelta di sviuppare Mitsubishi Moonstone con un lavoro di team, come in un vero e proprio centro stile. E con il costante supporto dei manager e degli stilisti nipponici, presenti al reveal del prototipo presso le Ogr di Torino. Dove è comparso anche il responsabile del Centro Stile Mitsubishi, l'italiano Alessandro Dambrosio, che da 5 anni vive a Tokyo per coordinare l'attività globale. «Il nostro marchio sta evolvendo – ha spiegato Dambrosio – indirizzandosi sempre più sui Suv nell'ambito dell'alleanza con Nissan e Renault. Abbiamo numerosi modelli in fase di lancio in diversi segmenti e il nuovo Outlander è già un grande successo. Rafforzeremo la nostra presenza anche in Europa, tuttavia le aree di sviluppo più importanti sono asiatiche, specie Vietnam, Thailandia e Indonesia. Oggetti come questo prototipo interpretano al meglio il nostro heritage e incoraggiano le nuove generazioni di designer. Anche se purtroppo ci sono sempre meno italiani ai primi livelli dei centri stile importanti».