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MILANO - Si chiama Pu+Ra Hpe il manifesto della rinascita Lancia, che guarda al futuro con rinnovata fiducia, ma senza mai dimenticare un passato leggendario. La prima parte del nome non evoca infatti un’equazione matematica, ma testimonia la fusione dei due concetti – Pura e Radicale – che stanno alla base del nuovo linguaggio stilistico del brand. Il riferimento all’heritage sta nella sigla, acronimo di “High Perfomance Estate (parola successivamente modificata in Executive)”, creata per la versione della Beta con cui nel 1975 Pininfarina, grazie al felice connubio di praticità ed eleganza, introdusse il marchio nella categoria che gli inglesi chiamano “shooting brake” e che, vista con gli occhi di oggi, potrebbe costituire una visionaria anticipazione dei crossover tanto apprezzati dal mercato. Visionaria lo è senza dubbio l’affascinante concept car svelata – quasi a sottolinearne i contenuti stilistici – pochi giorni fa in concomitanza con la settimana milanese del design e definita dal Ceo Luca Napolitano «il manifesto dei prossimi 10 anni». Quelli che dovranno riportare il marchio agli antichi splendori, secondo il piano strategico che ne prevede l’inserimento, assieme ad Alfa Romeo e DS, nel “Premium cluster” della galassia Stellantis destinato a garantire un approccio adeguato a una clientela particolarmente esigente.
Emblematico di questa vocazione all’esclusività è l’abitacolo della Pu+Ra Hpe (acronimo trasformato per l’occasione in “High performance electric”) la cui raffinata eleganza firmata Cassina è solo uno dei tratti distintivi di un filante e scenografico concept dal design basato sulla coesistenza tra forme elementari, come il cerchio o il triangolo, e dettagli più eclettici ed elaborati. Ne offrono un esempio significativo l’originale e curioso tetto circolare che si apre (una metà ruota sovrapponendosi all’altra) garantendo ai passeggeri un’ampia visibilità, piuttosto che la reinterpretazione della storica calandra costituita da tre sottili strisce di Led la cui luce proietta idealmente l’auto verso il futuro. Rende invece omaggio al passato la struttura frangisole ispirata alla veneziana della Beta Hpe, mentre i fari posteriori rotondi sono un’inequivocabile citazione della mitica Stratos. Il motore elettrico promette un’autonomia di circa 700 km e ridotti tempi di ricarica, mentre il sistema Sala (Sound air light augmentation) facilita l’uso della tecnologia per adattare alle preferenze del momento – a voce o con la semplice pressione di un pulsante – la climatizzazione, l’audio e l’illuminazione interna.
Con questa scenografica vettura la Lancia inizia un viaggio verso il futuro di cui molte tappe sono già definite, come l’obiettivo di utilizzare il 50% di materiali eco-sostenibili (nella Pu+Ra la quota è del 72%): l’anno prossimo arriverà la nuova Ypsilon ibrida, 100% elettrica e nel 2025 anche in versione HF da 240 cv. Nel 2026 toccherà alla Gamma, ammiraglia “full electric” che punta molto sui mercato esteri (50% delle vendite). A partire dal 2028, in concomitanza con il debutto della nuova Delta, la Lancia metterà sul mercato esclusivamente vetture a elettroni.