
Hyundai Inster, la piccola crossover è un vero e proprio concentrato di innovazioni. Dal design alla tecnologia

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Hyundai si prepara: debutterà nel 2026 con il marchio Genesis. Già svelata la sua Hypercar GRM-001

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In quest’epoca di transizione verso la mobilità elettrica servono argomenti più che mai convincenti per orientare le scelte di consumatori tuttora incerti, in molti casi perplessi di fronte al cambiamento epocale. I vertici delle case automobilistiche lo sanno bene, e per questo i progetti delle auto di nuova generazione sono frutto di studi sempre più complessi, orientati a soddisfare molteplici esigenze, ovvero mirati a trovare il compromesso ideale tra l’innovazione tecnologica e gli altri tradizionali valori. Nel caso delle auto di dimensioni contenute, ovvero al di sotto dei quattro metri, il compito è ancor più difficile, in quanto alla motorizzazione full electric va aggiunta l’esigenza di salvaguardare lo stile e la versatilità, e di sfruttare al meglio lo spazio vivibile a bordo. Non ultima, la necessità di contenere il prezzo.
In casa Hyundai, colosso sudcoreano già da tempo capace di offrire una gamma green completa, con tutte e cinque le principali alimentazioni sostenibili (elettrica, full hybrid, mild-hybrid, plug-in hybrid e idrogeno) hanno la certezza di aver trovato la soluzione ideale. Come? Lanciando sul mercato la Inster, prodotto destinato a confutare la teoria che vuole le auto piccole non in grado di offrire abitabilità adeguata, comodità, sicurezza e tecnologia pari a quelle dei segmenti superiori.
La piccola crossover offre infatti, in appena 3,82 metri di lunghezza e 1,61 di larghezza, un vero e proprio concentrato di innovazioni, e una serie di qualità tutte da scoprire. A cominciare dal design “fuori dal coro”, decisamente originale, che propone elementi distintivi come gli indicatori di direzione a LED con grafica a pixel, tipica delle Hyundai di categoria superiore. Viene ripreso infatti lo stile degli altri EV Hyundai, rendendolo immediatamente riconoscibile. Il paraurti inferiore, con piastre protettive a contrasto, esprime agilità e robustezza, strizzando l’occhio al mondo dei SUV, mentre il passo lungo promette grande abitabilità. Apprezzabile anche il disegno dei cerchi in lega da 17 pollici ispirati ai pixel.
Dell’abitabilità e dello stile altrettanto originale degli interni leggete in altro articolo. Qui vale la pena illustrare le due motorizzazioni elettriche disponibili. La prima è dotata di una batteria da 42 kWh che alimenta un motore da 97 cv per un’autonomia media di 327 km (nel ciclo WLTP); la seconda è equipaggiata con batteria da 49 kWh e motore da 115 cv con un’autonomia media fino a 370 km, che diventano ben 518 km nel ciclo urbano (WLTP). La ricarica rapida DC è di serie e permette di caricare dal 10 all’80% in appena 30 minuti. Tra le dotazioni di serie è previsto il caricatore di bordo da 11 kW che ottimizza il tempo di ricarica anche sulle colonnine AC.
Una volta al volante, la piccola Inster a emissioni zero offre un’esperienza di guida tipica delle auto a trazione anteriore, dunque leggermente sottosterzante, ma tutto sommato fluida e piacevole, grazie a un servosterzo preciso, che restituisce un ottimo feeling con il volante. E grazie anche a sospensioni a prova di buche e asperità cittadine, e a sistemi avanzati per la stabilità e il comfort. Sono state adottate palette al volante per la gestione della frenata rigenerativa e l’auto offre anche la modalità i-pedal per il controllo di accelerazione e frenata con un solo pedale. Il freno di stazionamento elettronico con funzione di mantenimento automatico aggiunge ulteriore praticità, migliorando il comfort, ma soprattutto vale la pena sottolineare che la frenata rigenerativa intelligente e i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) di livello 2 (compresi nelle dotazioni di serie) elevano ancor più efficienza e sicurezza. Insomma, in casa Hyundai hanno lavorato alla piccola Inster come se fosse un’auto di categoria superiore, e infatti risultano davvero ridotte al minimo anche rumorosità e vibrazioni, grazie ad un accurato isolamento acustico e a un design aerodinamico attento ai dettagli, che include un sottoscocca carenato che ha permesso di raggiungere un invidiabile coefficiente di resistenza aerodinamica.
Nel discorso sulla qualità rientra la disponibilità, di serie, di due schermi: uno per il cruscotto digitale e uno a sfioramento per il sistema multimediale, entrambi da 10,25 pollici, ben personalizzabili e compatibili via cavo con Android Auto e Apple CarPlay. Il sistema d’infotainment avanzato rende intuitiva la gestione delle funzioni e consente la personalizzazione dell’esperienza di guida. Il sistema di navigazione ad alta risoluzione previsto di serie supporta aggiornamenti over the air (OTA), profili personalizzati e la connettività Apple CarPlay/Android Auto, mentre il riconoscimento vocale semplifica il controllo del veicolo senza distrazioni. Non manca la tecnologia Hyundai Bluelink per il controllo remoto dello stato del veicolo e di diverse sue funzioni.