L'Audi A6 Avant e-tron concept

House of Progress, a Milano Audi svela la vision del futuro. Wenders e Longo: «Dobbiamo rigenerare il pianeta»

di Piero Bianco
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MILANO - Da otto anni Audi è grande protagonista alla Design Week milanese, con installazioni ed eventi che interpretano e illustrano la filosofia del brand. Per questa edizione (fino a lunedì 13) la casa dei quattro anelli ha portato nella sua "House of Progress" un raffinato messaggio che pone l’uomo al centro del paradigma rigenerativo del pianeta.

Nel cuore di Milano, in uno storico palazzo di piazza Cordusio, l’hub Audi racconta la vision Audi e la sua avanguardistica interpretazione della mobilità nel segmento di lusso attraverso gli scenografici concept Grandsphere e Urbansphere (che compongono una trilogia d'avanguardia con Skysphere) e anticipano gli stilemi dei futuri modelli high-end. Al debutto nazionale anche l'A6 Avant e-tron concept. "Ma come sempre qui non mettiamo l'automobile al centro dei nostri eventi – ha spiegato il direttore di Audi Italia, Fabrizio Longo – perché vogliamo esplorare il futuro con la forza delle idee e anche in termini etici diventando leader della nuova mobilità. House of Progress è questo, un concentrato di valori che favoriscano la rigenerazione del pianeta".

Il capo globale di Audi, Henrik Wenders, ha presentato così il suo concetto di futura mobilità: "L'auto diventerà un'esperienza. I nostri concept dimostriamo che le vetture di domani saranno experience devices, non fatte soltanto per essere guidate: ad esempio, la guida automatizzata trasformerà il veicolo in un ambiente in cui, grazie all'accesso digitale, i passeggeri potranno lavorare, rilassarsi o incontrare amici durante il viaggio. Di più: attraverso un ecosistema digitale olistico, sarà possibile aprirsi a esperienze al di là del viaggio. Ad esempio, grazie al collegamento in rete, l'auto è in grado di riconoscere il mio artista preferito o di fissare un appuntamento".

La "casa del progresso" milanese è una ricca narrazione fra tecnologia e progresso all’insegna di un nuovo processo creativo. "Cambierà anche il modo di progettare un modello – ha sottolineato il responsabile dello stile, Marc Lichte -. Si va dall’interno verso l’esterno, l’abitacolo è il nuovo cardine del design per rendere l'auto un terzo spazio abitativo". Il concept Grandsphere, con le sue proporzioni extra-large e un lusso ostentato ma funzionale, rappresenta un modello da seguire. "Niente volante, niente cruscotto – ha proseguito

Lichte – niente sedili ma poltrone orientabili, e poi la possibilità per tutti i passeggeri di godersi in relax un film o qualsiasi altra forma di svago. Elementi cardine sono il layout variabile dell’abitacolo, la straordinaria ampiezza della cellula passeggeri e la possibilità di fruire di un’offerta d’infotainment sinora sconosciuta. Nasce un nuovo paradigma stilistico con lo spazio attorno ai passeggeri identificato come sfera delle loro esigenze".

Negli spazi della Audi House of Progress il visitatore può compiere un viaggio immersivo nella filosofia che sta alla base nel processo rigenerativo e di trasformazione del marchio tedesco. "Noi non progettiamo solo auto – ha proseguito Wenders - progettiamo la re-generation del pianeta, che è esausto e il cui futuro dipende dai nostri comportamenti. Le nuove tecnologie stanno cambiando radicalmente il settore automotive e impattano direttamente sull’uomo evolvendo le modalità di fruizione della mobilità, modificando la relazione fra individuo e ambiente. Audi anticipa questo orientamento concentrando la propria strategia sulla centralità dell’individuo". Wenders ha inoltre ribadito l'impegno verso la "neutralità" di CO2 anche a livello di produzione: "A partire dalle fabbriche, per arrivare ai nostri 14mila fornitori, l'impegno comune è ridurre l'inquinamento sviluppando le energie alternative, fino ad azzerarlo. La mission-zero è in programma per il 2025, l'anno successivo avremo in gamma 20 modelli full-electric, e poi dal 2026 lo saranno tutte le nostre vetture".

Tutti questi innovativi concetti sono stati sviluppati nel corso di un talk-show arricchito da specialisti del brand e ospiti qualificati. L'esploratore e fotografo Sebastian Copeland ha sottolineato (con immagini emblematiche) le trasformazioni che minacciano l'ambiente, come la sparizione dei ghiacciai che determina reazioni a catena catastrofiche.

Marta Anzani e Marco Spinelli, di Poliform, hanno illustrato come un'azienda abituata a creare e arredare ambienti ampi possa esaltarsi nel realizzare abitacoli compatti delle future automobili. Quelle che, grazie alla guida autonoma di livello 4, sapranno autogestirsi nella guida per raggiungere la destinazione desiderata, occupandosi perfino del parcheggio e della ricarica. Vetture che sapranno identificare i passeggeri attraverso il riconoscimento della camminata, con informazioni visualizzate sotto forma di proiezioni.

Nella prima serata meneghina, la House of Progress ha ospitato FuoriConcorso quattro svelando un libro dedicato a quattro, icona tecnologica (oggi disponibile in sette configurazioni) che da oltre 40 anni testimonia la passione Audi per la tecnica automobilistica. L'opera racconta design e tecnologia del brand attraverso Montenapoleone District, dove il marchio tedesco è stato sempre presente. Un excursus fra storia, visione e creatività scritto da Guglielmo Miani e Marc Lichte con immagini suggestive scattate durante il lockdown.

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Sabato 11 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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