
Honda e:Ny1, il Suv elettrico nato per l'Europa. Batteria da 68,8 kWh che permette un’autonomia di 412 km
A dispetto di un nome che sembra attinto dai fantascientifici droidi di “Star Wars”, la crossover Honda e-Ny1 è un prodotto concreto e reale, pensato per aprire una pagina nuova nella storia del brand giapponese, introducendolo nel panorama europeo del “Pure electric” finora frequentato soltanto con la piccole Honda-e, apparsa nel 2020 e uscita di scena tre anni dopo. Ora il secondo modello a elettroni che il costruttore giapponese porta in Europa – rivisitazione esclusiva per i nostri mercati di altri due prodotti analoghi già disponibili in Giappone e Usa – apre una finestra sul futuro del marchio, che appare fermamente deciso a recuperare il terreno perduto nei confronti della concorrenza sul fronte della mobilità “alla spina”.
La e-Ny1 non è infatti che il primo passo di una strategia che prevede di mettere sul mercato entro il 2040 esclusivamente veicoli a emissioni zero, sia a batteria che fuel cell a idrogeno, ma che già entro la fine dell’attuale decennio intende portare a due milioni di unità all’anno la produzione di veicoli a elettroni, con trenta novità assolute e la nascita della famiglia “Honda 0” che è stata anticipata a gennaio, all’ultimo CES di Las Vegas, dalle concept car Saloon, filante berlina dal look futuristico pronta per la guida autonoma, e Space Hub, grande monovolume che si trasforma in un autentico salotto viaggiante.
Questa è la rivoluzione prossima ventura, mentre il presente interpretato dalla e-NY1 viaggia nel segno di una prevalente continuità stilistica che, seppur caratterizzata dalla filante semplicità estetica comune al design “elettrico” di tutti o quasi i costruttori, fa poco o nulla per nascondere la parentela con Hr-V, il Suv compatto (ibrido o solo termico) che in Europa è uno dei prodotti di maggior successo del costruttore di Tokyo.
A livello dimensionale i due modelli condividono infatti la larghezza di 1.790 mm e l’altezza, che differisce di soli 2 mm (1.584 l’elettrico, 1.582 il termico), mentre più evidente, ma sempre contenuta, è la differenza in lunghezza che vede la new entry superare di 47 mm (4.387 contro 4.340) la “cugina” a propulsione più convenzionale dalla quale ha ereditato la piattaforma, opportunamente modificata per soddisfare il cambio di motorizzazione e battezzata e:N F. Dove la F sta per “Front” e indica che sia il motore, sia la trazione sono anteriori. Un’architettura che fornirà la base a tutte le future Honda elettriche di taglia medio-piccola, salvo essere affiancata da altre piattaforme con trazione posteriore o integrale destinate e costruire una gamma in grado di soddisfare il più ampio ventaglio possibile di esigenze dei clienti, che da sempre la casa nipponica pone al centro delle sue strategie.
La batteria ad alta capacità agli ioni di litio da 68,8 kWh che promette un’autonomia Wltp dichiarata di 412 km è alloggiata sotto il pianale. Una collocazione che, pur criticata da qualcuno come “responsabile” di una ridotta altezza da terra, ha permesso di aumentare lo spazio a disposizione dei viaggiatori, davvero generoso per un crossover di questa taglia, e di contribuire ad abbassare il baricentro, con positivi riflessi sul comportamento dinamico che abbiamo apprezzato nella prova su strada effettuata sulle strade che percorrono le campagne attorno all’autodromo Tazio Nuvolari di Cervesina, nel Pavese.
In questo contesto la e-Ny1 si è confermata una vera Honda per l’agilità e brillantezza delle prestazioni garantite dal motore definito “tre in uno” perché integra in un’unica struttura tutti i componenti. Si tratta di un blocco dal peso complessivo contenuto in 77,4 chili (un dato da fare invidia a molti concorrenti) che ha gradevolmente sorpreso per la gradualità esibita nel rispondere, in fase sia di spinta sia di rilascio, alle sollecitazioni dell’acceleratore, senza peraltro cancellare gli allunghi brucianti che agli occhi degli appassionati del volante rappresentano l’aspetto più apprezzabile della propulsione elettrica e della sua capacità di mettere immediatamente a disposizione tutta la coppia.
Coppia che nel caso della nuova Honda a emissioni zero si attesta a 310 Nm, i quali che unitamente ai 204 cv a disposizione disegnano l’identikit di una vettura che vuole proporsi come un riuscito cocktail di concretezza e sportività. Lo sottolinea Tom Gardner, vice presidente di Honda Motor Europe: «È un modello progettato per soddisfare la domanda europea di Suv compatti completamente elettrici, combinando la nostra filosofia incentrata sul cliente con il dinamismotipico del brand, per dare vita a una vettura che unisce praticità, fruibilità e comfort alla guida reattiva e coinvolgente di un veicolo elettrico a batteria».
Dal punto di vista estetico spicca il frontale di aggressiva linearità, al centro del quale c’è lo sportello sotto il quale è collocata la presa della ricarica, in posizione ideale per connettere il cavo su entrambi i lati dell’auto. Sotto il bordo del cofano, una sottile striscia di Led collega i gruppi ottici, pulsando delicatamente da sinistra a destra quando l’operazione in corso e rimanendo accesa quando è stata portata a termine. Con una colonnina pubblica di ricarica rapida in corrente continua servono circa 45 minuti per riportare la batteria dal 10 all’80% della capacità.