Feel The View è capace di decodificare il paesaggio, permettendo anche ai non vedenti di vederlo , ovvero di sentirlo con la punta delle dita

Ford lancia Feel The View: il panorama è per tutti. Anche per i non vedenti con il “finestrino tattile”

di Sergio Troise
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ROMA - Amata sempre meno, in certi casi persino demonizzata, l’automobile è in grado di riservare ancora sorprese capaci di modificarne l’immagine negativa che da più parti le si vuole attribuire. E il discorso non riguarda soltanto l’impegno, oggettivamente riconoscibile, sul fronte della sicurezza e del rispetto ambientale. C’è molto di più: l’automobile dimostra, con fatti concreti, di avere profondo rispetto per la società in cui si muove e di avere, al suo interno, le risorse giuste per andare incontro anche alle esigenze dei più deboli. Come i disabili.

Il discorso non riguarda i veicoli attrezzati per il trasporto di persone costrette su sedie a rotelle, fronte sul quale ci si è mossi da tempo, con benemerite iniziative di cui siamo tutti a conoscenza. C’è di più, molto di più: è stato escogitato un sistema che rende possibile ai ciechi di “vedere” il panorama dall’interno dell’auto. Si chiama Feel The View. Lo ha sperimentato la Ford in collaborazione con Aedo, start-up italiana specializzata in dispositivi per disabili visivi.

«Stiamo lavorando attivamente al processo di trasformazione di Ford, guidato dall’intento di mettere sempre più al centro gli interessi delle comunità in cui operiamo, con l’obbiettivo di migliorarne la qualità della vita» ha dichiarato Marco Alù Saffi, direttore delle relazioni esterne di Ford Italia. «Feel The View - ha aggiunto Alù - rappresenta un passo avanti in questo nostro processo di evoluzione, più inclusivo e in grado di rispondere alle esigenze di tutte le persone, anche e soprattutto di quelle con disabilità».

Ma come funziona questo sistema rivoluzionario? Applicato al finestrino, Feel The View è capace di decodificare il paesaggio, permettendo anche ai non vedenti di “vederlo”, ovvero di “sentirlo” con la punta delle dita. «Il prototipo che abbiamo messo a punto – spiegano i promotori dell’iniziativa - ha dimostrato che il sistema è in grado di trasformare la superficie piana del finestrino di un’automobile in un display tattile».

In pratica Feel The View cattura e trasforma le foto scattate dalla fotocamera integrata in stimoli sensoriali aptici, non visivi ma percepibili attraverso il tatto e l’udito. La foto scattata dal dispositivo viene convertita dal software interno in un’immagine in scala di grigi ad alto contrasto; l’immagine viene poi riprodotta sul vetro del finestrino, grazie all’uso di speciali LED. Al tocco dell’utente, Feel The View provoca, sul punto del finestrino interessato, delle sollecitazioni che si manifestano in vibrazioni percepite. Tali vibrazioni possono avere ben 255 differenti intensità: minore sarà la gradazione di grigio, maggiore sarà l’intensità di vibrazione. In questo modo, attraverso l’esplorazione dell’intero finestrino, si può immaginare e ricostruire nella mente il panorama che si sta guardando.

Alla realizzazione di Feel The View hanno collaborato vari esponenti di associazioni come Views International e Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Nella fase di studio sono stati ascoltati i loro desideri, mentre in quella di progettazione si è cercato di interpretarne al meglio le impressioni, elaborando le reazioni nell’utilizzo della nuova tecnologia, in modo da realizzare un prototipo definitivo in linea con le loro esigenze.

«Attraverso Feel The View è possibile dare vita a un nuovo linguaggio per permettere ai disabili visivi di decodificare la realtà che li circonda», ha commentato Federico Russo, direttore creativo di GTB Roma, agenzia del gruppo WPP che segue le attività di comunicazione della Ford in Italia. E ha aggiunto: «Si tratta di una soluzione innovativa che oggi nasce per essere utilizzata all’interno di un’automobile, ma che in un prossimo futuro potrebbe essere implementata presso le realtà scolastiche o negli istituti di formazione per non vedenti, come strumento polifunzionale».

Tutto ciò – vale la pena sottolinearlo - è stato possibile in quanto espressione diretta dell’approccio etico che guida la Ford nel portare avanti il proprio business. Non per niente i vertici italiani dell’Ovale Blu hanno tenuto a ricordare che «l’etica aziendale e l’integrazione sociale sono elementi sui quali sono state costruite le fondamenta del brand» (chiaro riferimento a Henry Ford, inventore della catena di montaggio e ispiratore del concetto di motorizzazione di massa, con la Ford T degli anni venti).

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Mercoledì 2 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 03-05-2018 12:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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