Verstappen padrone anche in Cina. La Ferrari fa il passo del gambero: per la prima volta quest'anno giù dal podio
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Sainz: «Molto lontani dalla Red Bull per tutto il weekend, gli aggiornamenti ci aiuteranno»
MARANELLO - Non c’è «alcuna evidenza di una violazione dei propri sistemi o di ransomware» e «non c’è stata alcuna interruzione del proprio business e dell’operatività». Lo precisa Ferrari, che in una nota si dice «consapevole del fatto che alcuni media hanno segnalato la possibile perdita di informazioni da parte di Ferrari e la presenza di alcuni documenti online». L’Azienda, prosegue ancora Ferrari, «sta lavorando per identificare la fonte dell’evento e metterà in atto tutte le azioni necessarie».
Il presunto attacco hacker alla Ferrari, che ha prontamente smentito, è stato rivendicato da RansomEXX. Lo ha rivelato il sito Red Hot Cyber, secondo cui la cybergang avrebbe diffuso online ben 7GB di dati rubati all’azienda. L’attacco hacker, sempre secondo il sito internet specializzato in sicurezza informatica, cybercrimine e hack news, sarebbe avvenuto tramite ransomware.
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