La Estafette concept, prototipo di una nuova generazione di mezzi commerciali elettrici e definiti da software che Renault produrrà nel 2026 insieme a Volvo e CMA CGM Group nella oint-venture Flexis.

Estafette concept, così sarà il veicolo commerciale elettrico e definito da software di Renault e Volvo

di Nicola Desiderio
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Il veicolo commerciale del futuro secondo Renault è rapprentato da Estafette, il concept presentato all’IAA Transportation di Hannover e che prefigura il nuovo LCV che la casa francese sta progettando e produrrà all’interno di Flexis, la joint-venture nata tra la Losanga, il gruppo Volvo e la CMA CGM Group, società di trasporto e logistica con sede a Marsiglia.

Flexis è il frutto di un accordo annunciato nell’ottobre scorso da Renault e Volvo e formalizzato il marzo successivo pochi giorni dopo l’annuncio che anche CMA CGM Group si sarebbe unito alla joint-venture che prevede un investimento di 300 milioni di euro per la creazione di una nuova generazione di PBV (Purpose Built Vehicle). I PBV rappresentano il futuro dei veicoli commerciali rovesciando i paradigmi attuali che vogliono il mezzo da lavoro come qualcosa di adattato in base al veicolo che esce dalla linea di montaggio.

Il PBV invece parte dalle esigenze del cliente e, su una base tecnica altamente flessibile, diventa in pratica un modello a sé con caratteristiche precise. Trattasi di una logica che potrebbe apparire astrusa, soprattutto sul mercato italiano dove il cliente tipo è il cosiddetto “padroncino”, ma che è perfettamente in linea con un mercato mondiale fatto viceversa di grandi clienti che acquistano decine o centinaia di migliaia di mezzi e manifestano sempre maggiore insofferenza verso l’offerta eccessivamente standardizzata dei grandi costruttori.

La vorticosa ascesa del mercato dei veicoli commerciali, spinta soprattutto dallo sviluppo dell’e-commerce e della logistica dell’ultimo miglio, sta già creando le condizioni per cambiamenti radicali nel modello di offerta. Flexis è una delle risposte a questi mutamenti e avrà come base produttiva lo stabilimento di Sandouville, in Normandia, dove lavoreranno 550 persone. Il primo PBV ad uscire dalle sue linee nel 2026 sarà l’Estafette, denominazione ripresa dall’omonima furgonetta prodotta al debutto nel 1959.

La nuova Estafette sarà elettrica al 100%, debutterà nel 2026 e sarà basata su FleXEVan, una piattaforma sviluppata da Ampere, la società di Renault che si occupa di progettare e produrre i veicoli elettrici del Gruppo. Per farlo, gli ingegneri si sono rivolti agli operatori stessi, agli autisti e ai commercianti, ma anche a ci lavora all’interno di CMA CGM Group che sarà, senza dubbio, tra i primi clienti dell’Estafette ordinando un numero consistente con caratteristiche specifiche e peculiari per l’azienda provenzale.

La piattaforma FlexEVan è del tipo SDV (Software Defined Vehicle), ovvero personalizzabile e aggiornabile over-the-air in qualsiasi momento cambiando o integrando le funzioni del veicolo migliorandone così l’efficienza e il rendimento sul lavoro e permettendo di ridurre i fermi, grazie alla cosiddetta manutenzione predittiva. La piattaforma FlexEVan promette anche un’altissima efficienza “hardware” riuscendo ad offrire il volume di carico di un Renault Trafic L1H2 con l’impronta a terra di una Kangoo e l’agilità di una Clio.

Questo grazie al posizionamento tutt’avanti della parte propulsiva e della batteria e dell’elettronica e sul fondo che ha permesso di avanzare al massimo la cabina migliorandone l’accesso e anche la visibilità. Il sistema di porte scorrevoli promette inoltre livelli di praticità superiori a quelli degli altri veicolo di questo tipo. L’Estafette si propone dunque come il mezzo commerciale per la città del futuro: elettrico, compatto, connesso, sostenibile, sicuro e anche capace di ridurre il cosiddetto TCO (Total Cost of Ownership) del 30%.

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Mercoledì 25 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA