La Citroen concept 19_19

Citroen al Viva Tech di Parigi con il concept 19_19: l’elettrica e autonoma che esalta il comfort

di Sergio Troise
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PARIGI - Per l’inaugurazione si è scomodato monsieur Macron, file di visitatori (in prevalenza giovani) hanno assediato gli ingressi sin dall’apertura e, una volta dentro, è stato tutto un pulsare di emozioni, tra incontri inattesi (c’era Usain Bolt con il suo quadriciclo elettrico B-Nano) con robot parlanti, auto volanti, intelligenze artificiali, simulatori, un tripudio di startup (13.000!) e innovazioni da far girare la testa, soprattutto ai non millennials (come noi), spaesati tra gli stand del VIVA TECH, il salone francese della tecnologia organizzato al Paris Expo Porte de Versailles, negli stessi spazi fieristici dedicati, una volta ogni due anni, al tradizionale Salone dell’automobile. Già, l’automobile. Come sarà in futuro? In che misura lo tsunami tecnologico in atto cambierà le sue forme, le sue capacità, i nostri gusti, le nostre esigenze?

Per aiutarci a scoprirlo s’è data da fare la Citroen, storica azienda francese nata giusto 100 anni fa grazie ad André Citroen, forse il più geniale imprenditore-progettista del secolo scorso, sicuramente un innovatore ante litteram. Sotto i riflettori del VIVA TECH sono stati dunque esposti due avveniristici concept elettrici: l’inedito Citroen 19_19, definito “visione dell’ultra comfort e della mobilità extra urbana”, e Ami One, simbolo della mobilità elettrica urbana (in questo caso non un inedito, in quanto già esposto al Salone di Ginevra del marzo scorso).

Se non bastasse, gli eredi di André Citroen hanno esibito anche le più recenti innovazioni in termini di esperienza digitale e benessere in auto, studiate in collaborazione con partner e startup francesi: gli occhiali Seetroën (contro il mal d’auto), l’assistente vocale Saytroën (le ricerche vocali sono sempre più diffuse e si prevede che entro il 2020 saranno il 50% in più); il percorso cliente Ami One Concept Digital Experience (aiuta a trovare il modo giusto di utilizzare l’auto); l’identità sonora di Ami One Concept (non solo musica, ma anche il suono artificiale imposto, per motivi di sicurezza, a tutti i veicoli elettrici, per avvisare i pedoni del loro arrivo); la piattaforma editoriale The Citroënist Editorializer (piattaforma editoriale web che facilita l’accesso dei media a un’informazione corretta, senza filtri, alle novità della marca Citroen, ma anche dell’industria automobilistica in genere e a tematiche varie).

Lunga 4,65 metri, con passo di 3,10, la Citroen 19_19 presenta forme e proporzioni totalmente inedite, affusolate ed essenziali: gli sbalzi sono inesistenti, l’altezza da terra notevole (monta gomme GoodYear su cerchi da 30 pollici); l’abitacolo è ispirato al mondo dell’aeronautica e dell’interior design, con sedute autonome, una diversa dall’altra (al posto del sedile passeggero c’è una chaise longue). “Tutto è stato fatto per amplificare il piacere del viaggio in auto” ha spiegato Arnaud Belloni, direttore del marketing, specificando che “19_19 rappresenta la massima espressione del programma Citroën Advanced Comfort”.

In questa ottica il veicolo è dotato di sospensioni con inediti smorzatori idraulici progressivi, associate a un sistema di guida attivo intelligente, che prevede la scomparsa del volante e della pedaliera quando entra in funzione la guida autonoma. “Ciò – spiegano in casa Citroen - avviene grazie all’intervento di un assistente personale con intelligenza artificiale, integrato nella plancia, che prende il controllo del veicolo e interagisce con i passeggeri grazie a un sistema predittivo e proattivo, che anticipa le esigenze di ognuno”. La motorizzazione, come detto, è 100% elettrica, e l’autonomia dichiarata è di 800 km. La ricarica può avvenire per induzione da fermo oppure in movimento, compatibilmente con la presenza delle opportune infrastrutture.

Tutto molto bello. E molto interessante. Ma che ne sarà del piacere di guida, finora una voce fondamentale nel vocabolario di progettisti e clienti? Ne abbiamo parlato con vari responsabili del marchio Citroen presenti al VIVA TECH, da Pierre Leclercq, capo dello stile, a Richiard Meyer (Progetti e Prodotti futuri), fino a Xavier Peugeot, direttore prodotto. L’opinione condivisa da tutti è che ricerca e innovazione ci dicono che potremo avere auto autonome, ma non che dovranno essere necessariamente tutte così. Nessuno potrà impedire di produrre ancora automobili con sistemi di guida tradizionali, magari sportive, prestazionali ed emozionali.

“Ciò detto – sottolinea Leclercq – non è accettabile passare 60 minuti in auto, con le mani sul volante, per percorrere pochi chilometri imbottigliati nel traffico. Il piacere di guida, in questi casi, è pari a zero, tempo prezioso viene sottratto al lavoro, al riposo, alla lettura, allo svago, alla convivialità. Perciò ho immaginato il concept 19_19 come una sorta di capsula aeronautica sospesa su ruote da trenta pollici, spaziosa, confortevole, luminosa, capace di rendere il viaggio un’esperienza piacevole. Non so quante delle soluzioni proposte diventeranno prodotti di serie, però il nostro compito è guardare oltre, sognare. Io ho sognato una sorta di nuvola trasparente, o di tappeto volante, se preferite. E i sogni, a volte, si trasformano in realtà”.

Accanto al concept 19_19, Citroen ha esibito, come detto, anche la già nota AMI ONE, concept di veicolo urbano a 2 posti che prefigura una citycar a emissioni zero guidabile senza patente, con autonomia di 100 km. “Va incontro alle esigenze di coloro che vivono e si muovono nei centri urbani, una moltitudine in aumento costante” dicono in casa Citroen, rammentando che “nel 2050 il 50% della popolazione mondiale abiterà nelle grandi città”.

Tra le novità abbinate al mini concept (annunciate a Ginevra e ribadite al VIVA TECH di Parigi) spicca quella che in Citroen chiamano “LibertyElectriCityMobility”, un sistema innovativo che mira a privilegiare l’uso dell’auto e non la proprietà. “Con Ami One – viene spiegato - prevediamo un ecosistema digitale globale innovativo al servizio di un’esperienza automobilistica moderna, più accessibile e conviviale. Questo dispositivo rinnova il percorso cliente e propone un utilizzo personalizzato, da 5 minuti a 5 anni, dal car sharing al noleggio, all’acquisto; integra un’applicazione mobile dedicata, che permette di interagire con il concept e di accedere a un portale di servizi che semplificano ogni spostamento”.

L’impegno sul fronte dell’innovazione esibito da Citroen al VIVA TECH lascia immaginare investimenti cospicui. Ma su questo fronte l’amministratore delegato del marchio francese, Linda Jackson, non si sbilancia. “Posso soltanto dire che il Gruppo PSA, di cui facciamo parte, investe il 7% del fatturato in attività di ricerca e sviluppo e che siamo allineati nel portare avanti il piano di elettrificazione, che per il nostro marchio prevede una versione elettrificata dei nostri modelli entro il 2025. Lo faremo per due motivi: per non pagare le penali previste dall’UE in caso di sforamento delle emissioni nocive e per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti, che grazie anche agli incentivi si interessano sempre più alle auto ibride ed elettriche, soprattutto in città come Parigi, dove è stata dichiarata guerra al diesel”.

Nell’occasione la signora Jackson ha tenuto a sottolineare, comunque, che “al di là delle ovvie sinergie con PSA, Citroen conserva una propria identità di marca e procede sulla strada del progresso tecnologico con soluzioni esclusive come gli smorzatori progressivi per le sospensioni o le schiume speciali per l’imbottitura dei sedili sperimentati sulla 19_19, un concept che rappresenta il vero manifesto della mobilità futura secondo Citroen, proiettato sull’orizzonte 2025-2030”.
 

 


 

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Venerdì 24 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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