Luca De Meo, presidente di Seat, con l'eXS, il monopattino elettrico che la casa di Barcellona ha presentatao allo smart City Expo World Congress

Barcellona, congresso Smart City: Seat svela in casa la sua tecnologia

di Cesare Cappa
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BARCELLONA - Sullo sfondo di Barcellona Seat celebra il proprio progresso tecnologico. In occasione dello scorso Smart City Expo World Congress, la Casa di Martorell ha portato al debutto una serie di novità non tutte parte della cosiddetta sfera automotive. Perché da sempre il brand del Gruppo Volkswagen, oltre a vantare un “taglio” attento al pubblico più giovane, è uno dei principali attori nell’ambito della mobilità. Potendo vantare un rapporto di privilegio con la città di Barcellona, con la quale condivide molti progetti, grazie alla propria divisione Metropolis Lab. Come ad esempio la collaborazione con Waze, la celebre applicazione che v’informa in tempo reale sul traffico. Attraverso l’analisi dei dati forniti dal capoluogo catalano e grazie all’intelligenza artificiale, Seat è in grado di prevedere gli eventi che potrebbero causare alterazioni del traffico come partite di calcio, concerti o il tempo di entrata e uscita delle scuole. Un’evoluzione che potenzialmente potrà essere replicata ovunque.


Ma se la mobilità si riduce al livello “micro”, il rimedio è già disponibile. Così, per agevolare le dinamiche tipiche di chi si muove in città, la cui massima aspirazione è spostarsi rapidamente all’interno della giungla urbana, Seat ha lanciato il nuovo eXS: monopattino elettrico realizzato da Segway, che si basa sulla piattaforma della versione ES2 dell’azienda americana. La Casa spagnola ha provveduto a customizzarlo secondo gli standard tipici del marchio di Martorell. Il monopattino è infatti dotato di luci a Led sia anteriori che posteriori, schermo LCD, cruise control e antifurto. Le due ruote sono da 8 pollici e la batteria non è collocata sulla base di eXS, bensì sul piantone del manubrio. Quanto ad autonomia il monopattino Seat dovrebbe avere un range di circa 25 km, che salgono a 45 quando dotato di una seconda batteria. La velocità massima è di 25 km/h, che purtroppo non gli consente di circolare nel nostro Paese, per via dell’attuale normativa vigente.

Luca de Meo, Presidente Seat, ha confermato che «oltre a essere uno dei riferimenti in ambito automobilistico, Seat vuole essere un player rilevante nella definizione della mobilità del futuro. I progetti che abbiamo sono la dimostrazione della capacità di questo marchio di sviluppare iniziative che ci permettano di spostarci in maniera più efficiente e sostenibile». Inoltre, de Meo ha aggiunto che «la visione della città del futuro include anche un ambiente circostante dove convivano diverse tecnologie e varietà di veicoli e crediamo che una soluzione come l’eXS possa contribuire a migliorare la mobilità in questa nuova realtà».

In tema di soluzioni alternative il progetto pilota di Bus on demand, che vede coinvolte nuovamente Metropolis Lab e Xmoba (altra compagnia indipendente parte di Seat). Un progetto pilota che mira a rendere più efficiente la circolazione dei mezzi pubblici, in funzione delle reali esigenze del pubblico. Ma la realtà in cui agisce Seat, ha nella connettività un elemento fondante. Perché più è rapido il passaggio di informazioni, più sono rapide e semplici le soluzioni per il mondo automotive. Il progetto 5G di Seat ha coinvolto un partner importante come Telefonica. Di fatto, nel prossimo futuro, la vertenza della connettività dovrà coinvolgere anche le infrastrutture, che avranno un dialogo diretto con le vetture di Martorell.
 

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Venerdì 28 Dicembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 16:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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