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Audi, basta con il pari e dispari delle alimentazioni: per i nomi dei modelli si torna all’antico

di Nicola Desiderio
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L’Audi cambia di nuovo il sistema di denominazione dei modelli tornando sostanzialmente all’antico e eliminando anche la distinzione tra numeri e dispari che era stata deliberata recentemente per differenziare i modelli elettrici da quelli dotati di modelli a combustione interna.

Proprio per tal motivo, quella che avevamo chiamato sempre A4 è diventata A5 e, accanto alla A6 nata elettrica, ci sarebbe stata una A7 con motori ibridi e ibridi plug-in. Ed invece il 4 marzo prossimo, proprio quella che sarebbe dovuta essere la A7, porterà invece impressa la denominazione A6 con lettere che ne indicheranno la forma di propulsione come sono stati per lungo tempo TSI, TDI o E-tron.

Si torna cioè alla nomenclatura che c’era prima del 2017 quando la casa di Ingolstadt decise accoppiare alle sigle dei modelli e alle lettere che indentificano l’alimentazione un numero a due cifre (da 30 a 70) che avrebbe dovuto indicare il grado di potenza. Una modalità che ai più è apparsa poco comprensibile anche perché priva di riferimenti oggettivi e di comparazione.

Per questo, nel 2022 l’Audi ha fatto una parziale inversione di marcia e, più recentemente, aveva annunciato che con l’arrivo dei modelli elettrici, quest’ultimi avrebbero preso i numeri pari e i termici i numeri dispari. Anche i Suv in gamma hanno seguito identico criterio. Per questo la prima E-tron è diventata Q8 dopo l’arrivo della Q4 e prima della Q6 mentre la Q5 ha ancora nel cofano i motori a pistoni.

Dunque qualcuno dei modelli recentemente lanciati – vedi Audi A5 che per decenni è stata la A4 – sarà ridenominato? Audi afferma che nulla di quanto è già in commercio sarà toccato. Quello che invece potrebbe accadere – e che nella storia di Audi è già accaduto nel 1994 con l’Audi 100 trasformata in A6 – è una ridenominazione al restyling di metà vita.

La storia dunque dimostra che a Ingolstadt non è la prima volta che vengono riviste le regole per la denominazione dei modelli. Talvolta questo è stato fatto con criterio, facendo capire al cliente e agli appassionati qual erano le caratteristiche della vettura che si stava comprando o che vedeva passare per strada, altre volte senza tenere conto di regole semplici che ora invece sembrano aver ripreso il sopravvento. Per fortuna.

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Martedì 4 Febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA