Carla Demaria e Saverio Cecchi

Ucina: Demaria lascia, Cecchi designato alla presidenza. Obiettivo numero 1: pace con Nautica Italiana

di Sergio Troise
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GENOVA - Saverio Cecchi, toscano di Limite Sull’Arno (Empoli), quasi 30 anni di vita associativa alle spalle, è stato designato alla successione di Carla Demaria al vertice di Ucina/Confiundustria nautica. Lo ha deciso il Consiglio Generale dell’associazione, riunitosi il 14 maggio a Genova. L’elezione sarà deliberata dall’assemblea dei soci il prossimo 20 giugno, in occasione del Satec. In quell’occasione avverrà il passaggio di consegne formale e Cecchi illustrerà il proprio programma. Già nel giorno della designazione, comunque, ha dato anticipazioni interessanti, rivelando che vuole impegnarsi come “uomo della mediazione” e che “uno degli obiettivi principali è la ricomposizione del settore, affinché ritrovi la forza che merita”. Se ciò vuol dire la pace con Nautica Italiana, dopo quattro anni di separazione, siamo in presenza di una virata epocale.

Piero Formenti e Andrea Razeto, figure di prestigio dell’associazione confindustriale ed esponenti di spicco della nautica internazionale in quanto presidenti di ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations) e di EBI (European Boating Industry) hanno rinunciato alla candidatura, lasciando via libera al candidato sostenuto dalla gran parte delle aziende.

Lo statuto di Ucina prevede infatti che la nomina sia espressione dell’attività di consultazione coordinata dalla apposita Commissione di designazione. L’attività – informa una nota dell’associazione confindustriale - è stata attuata secondo le procedure statutarie e regolamentari e in stretta aderenza alla normativa di Confindustria, e ha riguardato una percentuale altamente significativa di aziende (80,6%) rappresentanti la quasi totalità dei voti (95,5%).

Al termine della consultazione, la Commissione ha presentato dunque al Consiglio un unico candidato, che si insedierà ufficialmente al vertice il 20 giugno in occasione della convention Ucina-SATEC, tradizionale momento d’incontro delle aziende associate oltre che occasione di confronto per gli imprenditori e gli operatori del settore, le istituzioni e la stampa.

Saverio Cecchi è entrato a far parte del Direttivo di Ucina nel 1990 ed è stato presidente di settore, vice presidente e, dal 2013, al vertice dei proboviri. Presidente di BCS prima e, poi, amministratore delegato di Twin Disc Italia fino al 2012, attualmente è membro del Cda di GP Yachts.

Parlando della presidente uscente, Cecchi ha osservato: “Carla Demaria va ringraziata per tutto ciò che ha fatto. Senza la sua difesa dei valori dell’associazione e la sua energia, che ha trascinato tutta la squadra, non saremmo qui a parlare di futuro. Un ringraziamento speciale – ha aggiunto – va agli altri due candidati, Piero Formenti e Andrea Razeto, amici che stimo moltissimo e che hanno permesso di presentare in Consiglio un unico candidato, a dimostrazione della forza e della coesione di Ucina”.

Cecchi ha anche accennato ai punti fondamentali che indirizzeranno il suo programma, facendo riferimento alla trentennale esperienza nel settore, allo spirito di servizio, alla volontà di rafforzare ulteriormente la squadra e al rispetto dei valori associativi. Nella sua agenda già figurano in posizione prioritaria la definitiva attuazione del Codice della nautica, la promozione e il sostegno della cosiddetta piccola nautica, la formazione, l’ampliamento delle attività di supporto all’internazionalizzazione, il sostegno alle imprese, lo sviluppo del leasing nautico, la difesa del salone di Genova.

Ma nei piani – come detto in apertura - c’è soprattutto la ricomposizione del settore. E questo, anche alla luce di quanto detto da Massimo Perotti (Sanlorenzo Yacht) a Viareggio (“uniti possiamo far ritornare protagonista la nautica italiana e battere la concorrenza di un salone come Cannes) sembra essere davvero il punto più importante del programma 2019-2023.

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Mercoledì 15 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 11:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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