La conferenza stampa di presentazione di Nauticsud

Tutto pronto a Napoli per il Nauticsud 2020. Organizzatori sicuri: «Sarà il Salone dei record»

di Sergio Troise
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NAPOLI - Tutto pronto per il Nauticsud 2020, 47° della serie e quinto della “nuova vita” intrapresa nel 2016, quando la manifestazione dedicata alla piccola e media nautica riaprì i battenti dopo averli chiusi nel 2012, nel pieno di una crisi che era sembrata irreversibile. Negli ultimi quattro anni, invece, il salone napoletano della nautica è stato rilanciato alla grande, tanto che alla vigilia dell’edizione 2020, in programma dall’8 al 16 febbraio, gli organizzatori parlano di una crescita del 50% per numero di espositori (furono 100 nel 2016, saranno 200 nel 2020) e per metri quadri occupati (da 24.000 a 50.000). Soprattutto, darà lustro all’evento la presenza del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, al quale sarà affidato il compito d’inaugurare il Salone con il tradizionale taglio del nastro.

Nella conferenza stampa di presentazione è stato ricordato che già da sei mesi è stato registrato il sold out per l’assegnazione degli stand e che le barche esposte saranno 800, ovvero il quadruplo di quelle del 2016. Di conseguenza è forte anche l’aspettativa per l’affluenza di pubblico (nel 2019 i visitatori furono 94.200).

Nulla di meglio potevano attendersi Remo Minopoli e Valeria De Sieno, di recente nominati presidente e consigliere delegato dell’Ente Mostra d’Oltremare, che da sempre ospita la manifestazione. L’organizzazione è affidata invece all’associazione che rappresenta le aziende del comparto, ovvero l’AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica), nuova denominazione di quella che era la ANRC (Associazione Nautica Regionale Campana), ora irrobustitasi con l’adesione di un certo numero di aziende esterne alla Campania.

“Siamo un punto di riferimento prestigioso per le aziende del settore, per i diportisti e per gli appassionati di nautica” ha detto la rappresentante dell’ente Mostra Valeria De Sieno, sottolineando come “la sinergia tra pubblico e privato riesca ogni anno a funzionare sempre meglio, rendendoci orgogliosi e soddisfatti della collaborazione con Gennaro Amato, presidente degli operatori nautici al quale va un ringraziamento particolare per quanto è riuscito a realizzare”.

Amato, da parte sua, ha tenuto a ricordare che “il futuro non potrà che riservare ulteriori soddisfazioni, in quanto contiamo di ottenere l’autorizzazione ad allestire nuovi spazi espositivi in tensostrutture in grado di ospitare più espositori. Quest’anno ho dovuto dire troppi no e la cosa mi ha amareggiato, in quanto escludere qualcuno significa fare un torto a chi opera in questo settore con impegno e capacità e intende investire sul territorio credendo nel valore e nello straordinario potenziale della piccola e media nautica”.

La valorizzazione di questa parte del comparto è la vera e propria stella polare delle attività di Afina. Ha tenuto a sottolinearlo una volta di più il presidente Amato, ricordando che “quando si citano statistiche che mettono la Liguria davanti alla Campania per patenti nautiche e attività legate al diporto, non si tiene conto che lì si concentrano anche diportisti e operatori della Lombardia, del Piemonte e di tutti i territori privi di sbocco a mare”. Altra ricorrente rivendicazione del leader di Afina è “l’autonomia di imprenditori che hanno saputo rilanciare produzione, occupazione e vendite senza mai chiedere sovvenzioni pubbliche, ma investendo e rischiando in proprio”.

Ciò detto, devono essere risuonate come musica le parole pronunciate dal presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, il quale ha sposato la causa delle aziende nautiche aderenti ad Afina (circa 130) anticipando che “a breve uscirà un bando da due milioni di euro per l’innovazione tecnologica” e rivelando una serie di decisioni già prese a sostegno dell’occupazione e dell’export. “La nuova Camera di Commercio – ha detto Fiola – ha già avuto un incontro con gli esponenti della cantieristica e si è impegnata a supportarli per favorirne la partecipazione ai Saloni di Düsseldorf, Bologna, Cannes e allo stesso Nauticsud. La cantieristica – ha osservato il numero uno della Camera di Commercio – non è che un aspetto del sistema mare, settore colpevolmente trascurato in passato e che va invece sostenuto, non foss’altro perché un posto barca frutta tre posti di lavoro e perché la portualità turistica ha un potenziale tuttora inesplorato”.

In sintonia si è espresso Nicola Marrazzo, presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Campania, da sempre molto vicino agli operatori della nautica. “Quattro anni fa, quando un gruppo di capitani coraggiosi fece rinascere il Nauticsud, ci s’infilò in un tunnel buio di cui non si vedeva l’uscita. Oggi possiamo dire, con piena soddisfazione, che siamo usciti tutti da quel tunnel e possiamo guardare al futuro con fiducia. Saluto con piacere la nuova Camera di Commercio, e sottolineo nuova” ha tenuto a dire ancora Marrazzo, impegnandosi a “remare tutti insieme nella stessa direzione”.

Amato, da parte sua, ha tenuto a smentire le voci di una possibile scomparsa, in futuro, del Nauticsud, per privilegiare il Salone nautico di Bologna, messo in calendario dalla stessa Afina per il prossimo ottobre. “E’ una voce destituita di ogni fondamento e priva di logica. Noi siamo intenzionati ad organizzare un salone a inizio anno a Napoli e un altro in autunno a Bologna, consapevoli che sia questo il modo migliore per valorizzare la piccola e media nautica. I saloni a secco sono a nostro avviso i migliori, come dimostra lo straordinario successo di Düsseldorf. Per le prove in mare organizzeremo le tradizionali due edizioni di Navigare, che non è un salone ma un incontro tra produttori, venditori e clienti già conosciuti”.

Come tradizione, protagoniste del Nauticsud saranno le barche di misura compresa tra 4/6 metri e 16/18 metri, con forte prevalenza di gommoni e motori fuoribordo. Tra i nomi più accreditati figura Salpa, cantiere napoletano (con sede a Vitulazio, nei pressi di Capua) fresco vincitore del premio Barca dell’anno con il nuovo Soleil 42, un gommone con 4 posti letto che ha ben poco da invidiare a barche in Vtr di pari misura. Novità e aggiornamenti di gamma sono attesi da Italiamarine, Oromarine, Novamares, Ranieri, Seaprop, Sacs, Joker e Pirelli by Tecnorib. Il comparto motori vedrà in prima linea gli americani di Mercury ed Evinrude, i giapponesi di Honda, Yamaha, Suzuki e Tohatsu e gli italiani di Selva (alcuni presenti in forma diretta, altri tramite i rivenditori locali).

Sempre nel solco di una tradizione consolidata, il Nauticsud sarà una vetrina privilegiata anche per i gozzi, con in primo piano le creazioni di Stanislao Esposito e di Mimì, da sempre attenti nel dare una interpretazione moderna della storica imbarcazione sorrentina. In sintonia le proposte di Nautica Tirrena e de La Baia Nautical. Nei padiglioni dedicati alle barche di lusso, più grandi e impegnative, il nome di maggior prestigio è quello di Azimut, leader del Made in Italy nel mondo e reduce dalla trionfale passerella al Boot di Düsseldorf: a Napoli sarà rappresentato da Danimar, dealer per Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Sicilia e Sardegna. Ma ci saranno anche le ultime novità di Rizzardi, Bavaria, Beneteau, Cranchi, Rio Yacht e Gagliotta. Come tradizione non mancherà Fiart Mare, cantiere napoletano che ha scritto la storia della nautica da diporto e non ha saltato neanche una sola edizione del Nauticsud. Purtroppo non ci saranno invece le ultime novità firmate dai progettisti napoletani Valerio Rivellini (EVO Yacht) e Brunello Acampora, recente vincitore del premio Barca Europea dell’Anno con il Solaris Power 48 Open di Norberto Ferretti.

Ma al di là delle novità di prodotto e di certe assenze illustri, il Salone nautico di Napoli sarà l’occasione per affrontare alcuni temi di stretta attualità come la gestione delle aree marine protette, l’ecosostenibilità e la portualità turistica. Sul primo argomento è in programma, mercoledì 11 febbraio, alle ore 15, un convegno dedicato allo sviluppo sostenibile. In antitesi con gli integralisti dell’ambientalismo che si battono per divieti di navigazione e persino di balneazione, Afina sosterrà la tesi dell’”ambientalismo ragionevole, capace di diventare persino attrattore turistico e volano economico”. Lo ha anticipato Amato, sostenendo che “le aree marine devono essere protette ma non vietate. Basta allestire campi boa con gavitelli ecologici, come si fa in Francia, in Corsica e anche in alcune località turistiche italiane, e certi luoghi del nostro territorio come la Baia di Trentaremi possono venire riaperti ai diportisti, offrendo a residenti e turisti la possibilità di fare il bagno in località che il mondo ci invidia”.

Gli operatori di Afina sono ovviamente favorevoli anche allo sviluppo della portualità turistica e lamentano da tempo i ritardi accumulatisi nell’area ex Italsider di Bagnoli, dove tuttavia si sta aprendo uno spiraglio per la realizzazione di un porto turistico. Ne ha parlato, tra le quinte della presentazione del Salone, il presidente della decima municipalità Diego Civitillo, il quale si è detto certo che “verrà realizzato un porto turistico per 700 posti barca, di dimensioni non superiori ai 20 metri, nell’area sottostante l’isolotto di Nisida, dove dovrebbe sorgere anche una cittadella della vela. Ma l’importante – sostiene il rappresentante della municipalità – non è tanto la realizzazione di una singola struttura, quanto la riqualificazione di tutto il litorale dell’area flegrea, che si estende per circa venti chilometri e dovrebbe diversificare l’offerta turistica, offrendo il porto a Bagnoli, ma anche altri approdi e sbocchi a mare, comprese strutture alberghiere e quant’altro possa contribuire allo sviluppo turistico del litorale”.

Nel corso del Nauticsud si terrà anche un convegno dedicato ai danni irreversibili provocati dalla plastica in mare, nel corso del quale verrà divulgato il “Decalogo Plastic Free del diportista” promosso dal WWF. Tra le manifestazioni collaterali sono in programma, inoltre, “E’ vela in Campania” (a cura del Comitato Regionale FIV) e una serata di gala nel corso della quale verranno assegnati gli award Nauticsud 2020 ad alcune personalità del settore distintesi nelle attività sportive e nella progettazione nautica. Tra questi, dovrebbero esserci alcuni nomi di fama internazionale come Tullio Abbate e Guido Cranchi.

Il Nauticsud aprirà i battenti alle 10 di sabato 8 febbraio e li chiuderà domenica 16 alle 20,30. Dal lunedì al giovedì il Salone sarà aperto al pubblico dalle 12,30 alle 19; dal venerdì alla domenica dalle 10,30 alle 20,30. Il prezzo del biglietto è di 10 euro; per le scolaresche 6 euro; i bambini fino a 12 anni entrano gratis (con accompagnatore pagante). Uno sconto di 2 euro è previsto per coloro che intendono visitare sia il Nauticsud sia il Museo Archeologico: ciò in virtù di un accordo mirato a promuovere sinergia tra diversi player turistici/culturali del territorio. Lo spunto alla singolare iniziativa viene dall’esposizione “Thalassa” dedicata alle meraviglie sommerse del Mediterraneo. Sconto a parte, saranno proiettati i video di Thalassa nelle aree del salone nautico dedicate alla fruizione dei prodotti multimediali. In un messaggio fatto pervenire dalla Germania, il direttore del Mann, Paolo Giulierini, ha lanciato un appello a visitare la mostra, spiegando che “è un’esposizione speciale, che vuole coinvolgere, appassionare e rafforzare l’idea di un mare Nostrum ponte e non di separazione”. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.nauticsudofficial.it.

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Giovedì 30 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 31-01-2020 19:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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