Sfida in mare con motori Suzuki: vince Schwantz sempre al massimo

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MISANO - Giù la leva, i due silenziosissimi motori Suzuki 300DF in pochi secondi spingono il gommone Focchi a 54 nodi. Una saetta su un mare piatto, neanche l'orizzonte sembra così lontano. Le mani ferme sul timone, il cinturino di sicurezza al polso destro (non si sa mai, a questa velocità un’onda potrebbe sbalzarti).
Ti senti il padrone del mare, ma non è così. Ecco un altro gommone rosso ultraleggero. Ha il numero 64 sulla fiancata. Ci raggiunge, ci supera e saluta col braccio. Va almeno a 60 nodi. “Non ci provate”, sembra dire con quel braccio al vento. Rispetto al nostro nove metri a guida centrale in piedi, lui è comodamente seduto. Si vede solo la testa, sembra un’auto di formula Uno. i ferma, accosta. Ma chi è quell’uomo di cui si vedono solo i capelli brizzolati uscire dal cappellino? Incredibile è Kevin Schwantz, uno che la velocità c’è l’ha nel dna. Campione del mondo con la Suzuki, campione anche di simpatia oggi. “State alla larga”, dice quando torniamo in porto. “Io la leva la spingo giù senza timori. Voi fate i conti con la soglia della paura. È normale, con Suzuki vado al massimo sempre. È una vita che spingo a tutta, in terra e ora anche in mare”.




