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MILANO - Un raid di 2.500 miglia a bordo di un gommone di 5,5 metri spinto da un motore fuoribordo con potenza di 40 cavalli, navigando tra l’Italia e la Grecia e percorrendo l’ultimo tratto lungo il Ticino, fino a Pavia. L’impresa, che prenderà il via da Genova il 13 aprile e si concluderà tra il 5 e il 6 giugno, si svolgerà grazie allo spirito d’avventura del Club del gommone di Milano (non nuovo ad imprese del genere) e all’accoppiata Marshall-Suzuki Marine, che mettono a disposizione il gommone M2 e il DF40A, fuoribordo “senza patente” prodotto ad Hamamatsu e affermatosi nel mondo per la capacità di assicurare ottime prestazioni, consumi contenuti e resistenza a sforzi prolungati.
Nel caso specifico l’impresa richiederà di “tenere duro” lungo una rotta molto impegnativa, che prevede la partenza da Genova e l’arrivo a Pavia, con tappe a Napoli, Messina, Roccella Jonica, Gallipoli, Fanò (Grecia), Lefkas, Pilos, Capo Malea, Atene, Corinto, Corfù, Spalato (Croazia), Trieste e Venezia. Verranno affrontati dunque il Tirreno, l’Egeo, l’Adriatico e, nell’ultimo tratto, le acque fluviali del Ticino. A bordo si alterneranno equipaggi e gentlemen driver, cioè piloti e marinai non professionisti, ma sicuramente navigatori appassionati ed esperti.
Durante la cerimonia di consegna del gommone e del motore al Club del gommone di Milano è stato spiegato che non ci sono record da battere, mentre promotori e protagonisti del raid intendono dimostrare una volta di più che si possono percorrere in tutta sicurezza migliaia di miglia nautiche anche a bordo di un battello piccolo e poco potente, con l’obiettivo di gustarsi il piacere di navigare. “Per noi di Suzuki – ha tenuto a far sapere la filiazione italiana della Casa giapponese – l’impresa ricalca quanto già fatto in avventure analoghe, come il Giro d’Italia in gommone del 2017 e il Raid a Gibilterra in gommone del 2018”.
Anche nelle precedenti esperienze Suzuki mise a disposizione il tricilindrico 4 tempi da 941 cc, autentico best seller di una gamma che parte dal minuscolo 2,2 cv e arriva fino ai 350 cv del DF350A con eliche controrotanti. “Gli stress-test non ci spaventano – si legge in una nota di Suzuki Marine -. Abbiamo sperimentato con successo le capacità del nostro motore, al punto da aver utilizzato la medesima unità sia nel Giro d’Italia sia nel raid a Gibilterra, per un totale di oltre 4000 miglia, dimostrando che basta una accurata e puntuale manutenzione per ottenere il massimo in termini di prestazioni, efficienza e durata”.
Quanto al battello, il Marshall M2 che verrà utilizzato nel raid “Atene 2019” è un RIB di 5,50 metri di lunghezza e soprattutto è un natante che sembra tagliato apposta per chi intende avvicinarsi al diporto: carrellabile, robusto, offre tanto spazio a bordo ed è dotato, soprattutto, di una carena rigida performante. Privo di certe dotazioni “alla moda”, è il classico esempio di gommone pratico, funzionale, maneggevole, sicuro, di quelli che si possono trovare anche nei noleggi, e sempre con un Suzuki montato sulla poppa, visto il ferreo accordo tra cantiere e fornitore di motori.
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