Lo scatto che immortala la produzione del milionesimo motore Suzuki nella fabbrica tailandese

Piano di Suzuki Marine per la manutenzione dei fuoribordo. E in Thailandia produzione festeggia il milionesimo motore

di Sergio Troise
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TORINO - I diportisti più esperti lo sanno bene: la manutenzione di un motore fuoribordo richiede maggiore attenzione durante la pausa invernale che non durante l’estate, quando la barca (o il gommone) sono in acqua e il motore viene utilizzato con frequenza. Il cosiddetto “invernaggio”, infatti, non può ridursi a un deposito del motore al coperto, ma richiede una serie di interventi necessari per garantire il mantenimento nel tempo della piena efficienza. Alcuni si affidano al “fai da te”, altri al classico “meccanico di fiducia”; la soluzione più adeguata sarebbe affidarsi all’assistenza ufficiale assicurata dalla Casa, ma molti ne fanno a meno adducendo una motivazione non trascurabile: costa quasi sempre di più.

Per invertire questa tendenza e orientare i proprietari di fuoribordo Suzuki verso le officine della propria rete commerciale, la filiazione italiana della Casa giapponese ha lanciato una campagna di sconti – 15% in meno - sui ricambi originali necessari per la manutenzione ordinaria. Il piano prevede, inoltre, che con un solo euro in più sul prezzo del tagliando si possano ottenere interventi straordinari e due additivi forniti dalla Motul. Una nota diffusa da Suzuki Marine definisce la promozione “un’offerta imperdibile, conveniente ed efficace”.

Ma in che cosa consistono le operazioni di manutenzione assicurate dalla rete ufficiale? La lista degli interventi prevede il lavaggio del motore con acqua dolce, la verifica del funzionamento del circuito di raffreddamento e della funzionalità del cambio; la lubrificazione tramite ingrassatori; lo smontaggio dell’elica e l’ingrassaggio dell’albero con verifica dei componenti; la diagnosi con SDS (dal modello DF9.9B a salire); la verifica della funzionalità del termostato, del power trim (o analogo sistema di sollevamento); il controllo dello stato e della funzionalità degli organi di movimento con relativo ingrassaggio e lubrificazione; l’utilizzo dell’additivo Motul Stabilizer, efficace contro l’ossidazione, e l’applicazione di Motul Fogging Oil per la protezione del motore e delle sue componenti. Un programma articolato, dunque, che tuttavia ha un limite temporale: Suzuki Winter Care sarà in vigore soltanto fino al 31 dicembre 2020.

Suzuki Marine, com’è noto, è la terza forza del gruppo giapponese, presente anche nell’auto e nelle moto (ha appena vinto il mondiale MotoGp con Joan Mir) e recita un ruolo importante nel comparto nautico, misurandosi senza imbarazzi con colossi del calibro di Mercury, Honda e Yamaha, con una produzione di grande livello per qualità e quantità. E proprio in questi giorni – vale la pena sottolinearlo - la Casa di Hamamatsu ha tagliato il traguardo del milionesimo fuoribordo prodotto nella sede distaccata della Thai Suzuki Motor, fabbrica con mille operai che opera nelle vicinanze di Bangkok.

Destinata inizialmente alla sola fabbricazione di motocicli, la fabbrica thailandese di Suzuki produce 17 modelli di fuoribordo senza patente. Di questi, 5 sono 2 tempi, a partire da 9,9 fino a 40 hp, e 12 sono 4 tempi, compresi fra 2 e 30 hp, tutti destinati al mercato mondiale, Giappone compreso. In base ai risultati rilevati a fine settembre, le performance di Suzuki Motor Corporation nel settore fuoribordo, durante i primi nove mesi del 2020, sono aumentate del 9% su base annua. Nello specifico, i modelli di media e grande potenza (motori 4 tempi da 40 a 350 hp), che vengono prodotti nello stabilimento di Kosai, in Giappone, hanno visto crescere le vendite del 12%; le vendite dei fuoribordo più piccoli, quelli prodotti in Thailandia, sono cresciute invece del 7%.

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Mercoledì 18 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 19-11-2020 18:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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