Il ministro Manfredi all'inaugurazione di Nauticsud insieme a Gennaro Amato, presidente dell'Associazione Filiera Italiana della Nautica

Il ministro Manfredi ha inaugurato il 47mo Nauticsud: «Napoli centro mondiale della blue economy»

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - La stagione fieristica 2020 della nautica da diporto ha preso il via con l’apertura della 47ma edizione del Nauticsud, salone in programma a Napoli, nella Mostra d’Oltremare, dall’8 al 16 febbraio, con la partecipazione di oltre 220 espositori e circa 800 imbarcazioni (in prevalenza gommoni, ma non solo). Una splendida giornata di sole ha accolto i visitatoti nella giornata inaugurale, apertasi con l’inno d’Italia suonato dalla fanfara dei carabinieri e la partecipazione di molte autorità, in testa il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.

“In questo salone – ha detto l’esponente del governo – è rappresentata una filiera molto importante non solo per l’impatto economico ma anche per la capacità delle nostre aziende di stare sul mercato coniugando i valori di una grande tradizione con l’innovazione tecnologica, che è la chiave di volta per essere competitivi. Su questo punto – ha aggiunto il ministro - ritengo che la Campania abbia molto da dire perché il sistema delle imprese, ben rappresentato anche qui al Nauticsud, ha avuto questa grande capacità. Se opportunamente sostenuto, questo sistema potrà essere uno dei punti di forza nella competizione internazionale nell’ambito dell’economia del mare, una delle leve decisive della crescita a livello europeo”.

Ad accogliere il ministro Manfredi, oltre ai vertici dell’ente Mostra d’Oltremare e di AFINA (organizzatori della manifestazione) si è fatto trovare anche il sindaco de Magistris, che ha tagliato il classico nastro tricolore. Il primo cittadino di Napoli ha parlato della volontà dell’amministrazione di rilanciare la Mostra e ha ricordato l’impegno per lo sfruttamento della risorsa mare. “In questi anni – ha detto - il mare è diventato un elemento di crescita fondamentale nella nostra comunità, in termini turistici, di lavoro, di cantieristica, di competenze e professionalità. Si produce economia, lavoro, eccellenza, e perciò tutte le istituzioni sono qui, presenti e compatte, credendo nel rafforzamento di questo comparto”.

Pur riconoscendo al sindaco de Magistris di non essere mai mancato agli appuntamenti fieristici del settore nautico, le sue parole hanno suscitato in verità un certo stupore, vuoi per aver appena cancellato dall’organico dell’amministrazione comunale la figura del delegato al Mare (è stata rimossa dall’incarico Daniele Villani, responsabile a costo zero di tutte le attività legate alla risorsa mare); vuoi per le recenti, contestatissime nomine ai vertici dell’ente Mostra d’Oltremare di Remo Minopoli e Valeria De Sieno, due giovani figure tutte da scoprire nei ruoli di presidente e consigliere delegato.

Ciò detto, l’ente Mostra ha potuto contare una volta di più, per l’allestimento del Salone, sull’esperienza degli operatori locali che si ritrovano in Afina, l’Associazione Filiera Italiana della Nautica presieduta da Gennaro Amato, l’imprenditore che nel 2015 ha resuscitato il Nauticsud dato per finito appena qualche anno prima e ora tornato a recitare il ruolo di secondo salone nautico più importante d’Italia dopo Genova.

L’orgoglio ha spinto Amato a dire, alla presenza delle autorità convenute alla cerimonia inaugurale del Salone napoletano, che “Napoli è da sempre la capitale del mare in Italia e deve puntare ora all’intero bacino mediterraneo”. Secondo il numero uno degli operatori locali della piccola e media nautica “il Nauticsud ha raggiunto livelli di grande competitività rappresentando l’intera filiera della nautica vera, quella che si trova in mare tra i 4 e 18 metri. Per l’immediato futuro dobbiamo puntare ad alzare la qualità e la competitività della nostra offerta coinvolgendo maggiormente i Paesi a noi limitrofi”.

Sarà possibile davvero? Se funzionassero certe sinergie forse sì. Per il momento bisogna accontentarsi delle dichiarazioni d’intenti, che nelle occasioni formali, come le cerimonie inaugurali alla presenza delle autorità, non mancano mai. In proposito vale la pena ricordare le parole pronunciate dalla consigliera delegata dell’Ente Mostra Valeria De Sieno: “Il Nauticsud è una vetrina importante per la Mostra D’Oltremare, che punta a diventare un riferimento non solo per le forze produttive della città, ma dell’intero Mezzogiorno. L'obiettivo è internazionalizzare il marchio Mostra”. Vorremmo tanto che la memoria c’ingannasse, eppure ci sembra di aver sentito queste parole tante altre volte, in un passato recente e remoto…

E’ invece apprezzabile la concretezza con cui è stata illustrata da Amato al ministro Manfredi la necessità d’impegnare il governo sul fronte dell’eco-compatibilità e, in particolare, sulla regolamentazione delle aree marine protette, che “devono essere salvaguardate ma non rese del tutto inaccessibili, a danno dei diportisti e dunque di tutto il movimento nautico”.

Secondo gli operatori del settore è necessario rivedere la regolamentazione, in modo da salvaguardare l’ambiente marino con gavitelli ecologici, soste in rada a pagamento, servizio raccolta rifiuti ben organizzato e quant’altro possa rivelarsi utile a valorizzare il diporto e il turismo nautico, favorendo anche l’occupazione e l’economia dei territori interessati. “Su questi punti – ha riferito Amato – il ministro Manfredi si è detto d’accordo e si è impegnato a parlarne con il collega Costa, con il quale contiamo di avere un incontro al più presto”. Della questione, comunque, si parlerà nel corso di un convegno organizzato per mercoledì 12 febbraio in una sala della Mostra d’Oltremare nell’ambito delle attività collaterali del Nauticsud.

  • condividi l'articolo
Lunedì 10 Febbraio 2020 - Ultimo aggiornamento: 12:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti