Il Maiora 42 Exuma

Maiora 42 Exuma, cambio di paradigma nella nautica di lusso con il progetto firmato da Giorgio Maria Cassetta

di Sergio Troise
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C’è stato un tempo in cui le novità più importanti, in campo nautico, venivano annunciate da esperti di idrodinamica, progettisti di carene sempre più innovative e performanti, designer in grado di stabilire nuovi parametri nelle forme e nello stile delle imbarcazioni, magari costruite utilizzando materiali innovativi. Oggi non è più così. Ricerca e sviluppo non sono più orientati su questi parametri “classici”, dati per scontati, e l’interesse primario si concentra su altri fattori, in primis la qualità della vita a bordo, ovvero la capacità di uno yacht di regalare all’armatore, ai suoi ospiti, e persino all’equipaggio, spazio, comodità e servizi degni di un’abitazione di lusso.

Tutto ciò è emerso nella presentazione, a Viareggio, del nuovo Maiora 42 Exuma, yacht di 42,49 metri fuori tutto (con baglio massimo di 8,90) che – è stato detto senza tanti giri di parole - “dà vita a un nuovo paradigma per la nautica di lusso”. Lo yacht si sviluppa su quattro ponti e può accogliere comodamente a bordo fino a 12 ospiti, nelle quattro cabine VIP e nella suite armatoriale, tutte situate nel ponte principale. La zona equipaggio prevede 5 cabine per 9 persone.

Superando i vincoli della tradizione nautica, l’intero ponte principale è dedicato al comfort dell’armatore e degli ospiti, con spazi fluidi e luminosi, terrazze apribili e una suite armatoriale a tutto baglio. Sullo stesso ponte trovano spazio anche le succitate quattro suite, dalle dimensioni generose e con una distribuzione regolare degli ambienti, pensata per garantire comfort e funzionalità. Il ponte superiore ospita poi una grande lounge open space con visuale ininterrotta da prua a poppa: una soluzione inedita che abbatte le barriere visive e architettoniche. All’interno del salone trova posto la zona pranzo principale, immersa in un contesto di massima luminosità e trasparenza.

Per godersi la vita all’aperto e il contatto con il mare spicca l’area di poppa, che grazie anche alle terrazze abbattibili offre una superficie di 36x11 metri, presentandosi come un’estensione naturale degli spazi esterni, un volume arioso e continuo in cui il confine tra dentro e fuori si dissolve. A rendere ancora più scenografico l’insieme contribuisce la piscina integrata nella poppa, con fondo trasparente che filtra luce anche al ponte inferiore: un elemento architettonico che diventa parte integrante del design.

Ma anche l’ultimo livello ponte ospita un Sun-Deck da 80 metri quadri, concepito come una zona interamente dedicata al relax e alla vita all’aria aperta. Pensato per offrire momenti di comfort e tranquillità, si prefigura come uno spazio riservato, con una vista libera sull’orizzonte che valorizza l’esperienza a bordo, essendo completamente personalizzabile en plein air. Ciò, un elemento distintivo è anche l’approccio progettuale etico e funzionale dedicato all’equipaggio: l’intero ponte inferiore è riservato infatti a servizi e alloggi, concepiti per garantire spazi ampi, funzionali e confortevoli, in ottica di benessere, fidelizzazione e qualità del servizio.

Previste due opzioni per la motorizzazione, affidata – a scelta dell’armatore - a 2 Volvo Penta IPS 40 per 2000 hp, in grado di assicurare una velocità massima di 20 nodi (16 di crociera), oppure a 2 MTU da 2600 hp con MJP, in grado di spingere la barca fino alla velocità di punta di 30 nodi (26 di crociera). Limitando la velocità a 10 nodi, dunque navigando tranquillamente in regime dislocante, l’autonomia dichiarata arriva a 2.100 miglia con la motorizzazione Volvo Penta IPS, a 1.800 con gli MJP. L’esemplare numero 1 è stato già venduto, ma è ancora in costruzione e sarà varato entro l’estate del 2027. Non è stato svelato il prezzo, mentre sono state fornite ampie informazioni sulla filosofia progettuale che ha ispirato architetti navali e arredatori.

“Il 42 Exuma – è stato detto nel vernissage viareggino, svoltosi nella sede rinnovata del Maiora Deck Lounge, lungo la mitica Via Coppino - non è solo un progetto, ma una visione che supera ogni vincolo. Ogni scelta progettuale, dalla disposizione delle cabine alla configurazione dei ponti, dalla gestione dei flussi all’attenzione per l’equipaggio, riflette un approccio nuovo e radicale, che rimette al centro l’esperienza umana. Il risultato – è stato sottolineato - è un’imbarcazione che ridefinisce gli standard di vivibilità e funzionalità a bordo, aprendo nuove prospettive per la nautica d’alta gamma”.

Per spiegare la svolta radicale, l’amministratore delegato di Next Yacht Group, Sebastiano Fanizza, ha parlato di “superamento dei vincoli della tradizione nautica” e di “rottura con l’approccio convenzionale”, sottolineando che “il 42 Exuma inaugura una nuova era dell’abitare in mare, superando convenzioni ormai anacronistiche per abbracciare un’idea di yachting che pone finalmente l’uomo, e non più le vecchie logiche, al centro del progetto”.

Le linee esterne, come detto, portano la firma di Giorgio Maria Cassetta, designer di fama internazionale che, in diciotto anni, ha creato oltre 400 imbarcazioni e ha contribuito a dare una nuova forma all’estetica dello yacht design contemporaneo. E nonostante le dimensioni importanti, l’imbarcazione si distingue per forme sportiveggianti, capaci di trasmettere dinamismo, con superfici estremamente filanti e sviluppate in orizzontale, ampie vetrate continue e proporzioni fluide che mettono in connessione visiva gli spazi interni ed esterni. “L’architettura – è stato spiegato in sede di presentazione del progetto - ricerca un equilibrio tra forma e funzione, con una silhouette che richiama la velocità anche in rada e un utilizzo massimo della luce naturale, pensato per accompagnare la vita a bordo in ogni momento della giornata”.

Gli interni sono sati affidati a ELIE SAAB, celebre couturier che porta nel mondo nautico la sua visione sofisticata e di eleganza senza tempo grazie alla direzione creativa di Carlo Colombo, che ha il merito di aver scelto esclusivamente materiali made in Italy per il decor degli interni e aver dedicando particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo di tessuti e finiture ad alta resistenza, in modo da garantire arredi eleganti ma adatti alle esigenze della navigazione.

Ma al di là delle scelte di stile e di materiali, le aree al coperto dello yacht si distinguono per la loro luminosità, accentuata grazie all’esteso impiego di superfici vetrate. Ciò detto, gli ambienti principali si sviluppano sui vari ponti dove le funzioni sono organizzate in aree ampie e continue. A richiesta, tra gli optional è previsto anche un ascensore interno in cristallo trasparente, per passare comodamente da un ponte all’altro. Mai vista roba del genere su barche di queste dimensioni.

Tra le particolarità tutte da scoprire spicca anche la facilità con cui ci si potrà muovere a bordo: l’intera lunghezza dell’imbarcazione è percorribile infatti grazie ai ponti walk-around sull’upper deck. Sia il ponte principale che il ponte superiore ospitano terrazze apribili, e il cuore dello yacht è rappresentato da una lounge open space nel ponte superiore, che garantisce una visuale ininterrotta da poppa a prua e viceversa: un’impostazione che consente a chi si trova all’estrema prua di osservare senza ostacoli l’intero asse longitudinale della barca. A prua si trova inoltre la master suite a tutto baglio, dove ogni dettaglio è studiato per garantire il massimo comfort e privacy. In sede di presentazione è stato spiegato che risponde alle esigenze di un armatore che ama la riservatezza e si articola elegantemente in una zona notte e una zona giorno separata che comprende un angolo bar privato, completato da due cabine armadio e due bagni distinti.

Sempre sul ponte principale si colloca la timoneria, strategicamente posizionata lontano dal salone, per garantire la massima privacy agli ospiti e all’armatore. Una scelta progettuale che dovrebbe tutelare la quiete delle aree di rappresentanza senza compromettere visibilità e controllo in navigazione. Per una gestione ancora più flessibile, il progetto prevede che a discrezione del comandante possa essere integrata una postazione di guida supplementare sul ponte superiore o sul sun-deck. Tra i tanti plus non manca uno spazio multifunzionale che può essere configurato come palestra, sala massaggi, media room o sesta cabina con bagno. Adiacente alla sala macchine, il ponte ospita il garage in grado di alloggiare un tender di 6 metri e due moto d’acqua.

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martedì 15 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 12:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA