Il rendering del Pearl 82

Made in England protagonista al Boot con il Pearl Yachts 72 e con il progetto dell’82, che sarà varato entro il 2024

di Sergio Troise
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DUSSELDORF - Dopo l’anteprima mondiale al Fort Lauderdale Boat Show di fine ottobre 2022, domenica 22 gennaio è stato presentato in prima europea, sotto i riflettori del Boot di Düsseldorf, il Pearl 72, yacht di 22 metri firmato Pearl Yachts (vedi articolo e foto su questo sito), cantiere inglese specializzato in flybridge di misura compresa tra 62 e 95 piedi: imbarcazioni che fanno dell’eleganza e dell’esclusività punti di forza irrinunciabili. Nell’occasione è stato svelato anche il progetto del Pearl 82, nuovo yacht di 25,30 metri (baglio massimo 6,34) destinato ad ampliare la gamma del cantiere. Già in costruzione, sarà varato entro il 2024, ma i rendering mostrati dal cantiere rendono bene l’idea di ciò che sarà: un capolavoro di stile e di qualità con le carte in regola per conquistare la parte alta del mercato, soprattutto in Mediterraneo.

L’amministratore delegato di Pearl Yachts Iain Smallridge ha confessato di essere “estremamente orgoglioso di annunciare il terzo nuovo progetto dopo il successo ottenuto dai Pearl 62 e 72”. Parlando dei piani per l’82 il manager ha assicurato che “sarà il superyacht più compatto sul mercato, in grado di offrire numerose caratteristiche precedentemente non disponibili nella sua fascia di mercato”.

Lo stile è firmato da Bill Dixon, che in occasione della presentazione del progetto ha spiegato come “il design doveva mantenere le caratteristiche distintive del marchio Pearl, bilanciando un profilo sportivo con grandi volumi interni e scafo, sovrastruttura e vetrate estese”.

Gli interni sono stati affidati invece a Kelly Hoppen. E a giudicare dai bozzetti, dai rendering e dalle prime informazioni date dai vertici del cantiere si profila effettivamente l’arrivo di una barca di prestigio, con caratteristiche completamente nuove per la sua taglia. Basti dire che sarà l’unico yacht della sua classe a offrire la possibilità di scegliere tra 3 configurazioni diverse: Indulgence, Luxury e Modern.

Il progetto prevede finestre lunghe e alte, da prua a poppa e dal pavimento al soffitto, destinate a massimizzare la sensazione di spazio e a dare luce all’area lounge e alle cabine. I posti a sedere nella zona pranzo sono 10 e non manca un angolo bar. Ben separati sono gli accessi alla suite armatoriale (a destra) e alla cucina (a sinistra, come anche l’accesso alla sala macchine e al ponte di prua).

Suggestiva la spiegazione che la designer britannica ha dato delle sue scelte. “C'è quel momento in cui arrivi su uno yacht e provi a pensare come ti sentirai a bordo. Io voglio che ci si possa sentire ovunque, a terra o in mare, a New York o a Parigi o anche a Londra, non importa”. Parlando in concreto delle scelte fatte per gli allestimenti la designer inglese si è soffermata poi sulla scelta dei materiali, sulla cura messa nel lavoro artigianale di falegnameria e sulle grandi finestrature “che ti fanno sentire di essere davvero in mare, piuttosto che essere rinchiuso all’interno di uno yacht”.

La suite armatoriale del ponte principale è preceduta da uno spettacolare ingresso con vista panoramica, una caratteristica già sperimentata sull’ammiraglia Pearl 95 e ora replicata sul Pearl 82, questa volta con l’ulteriore vantaggio dell’accesso diretto a una terrazza ben attrezzata. Un letto king-size guarda avanti attraverso il vetro frontale, affiancato da mobili, cabina armadio e un lussuoso bagno privato.

La cura messa nella disposizione e nella fruibilità degli spazi farà sì che l’armatore possa avere accesso diretto alla succitata terrazza privata allestita a prua. Oltre alla tipica scala che porta al ponte principale, l’area di prua è collegata anche al flybridge, che presenta un tavolo da pranzo, un mobile-bar multifunzionale di fronte e, a poppa, un prendisole e una vasca idromassaggio. Secondo il progetto, tutte le aree esterne potranno essere protette da un bimini, tende elettriche e un hard-top con 3 impostazioni: ombra completa, lamelle regolabili e pieno sole.

Oltre all’armatoriale, sono previste altre quattro cabine ospiti con bagno privato, due doppie e due matrimoniali, tutte splendidamente arredate come la master suite sul ponte principale e tutte isolate dalla sala macchine e dagli alloggi dell’equipaggio. In sede di presentazione è stata ricordata anche la disponibilità di un garage abbastanza grande da ospitare un tender, moto d’acqua e toys. Non per niente il management del cantiere ha tenuto a dire che “il nuovo Pearl 82 avrà in soli 25 metri molte caratteristiche di un superyacht”.

Tre le possibili scelte per la motorizzazione, sempre fornita da MAN: la versione standard prevede 2 propulsori da 1650 cv in grado di spingere l’imbarcazione fino alla velocità massima di 28 nodi; in alternativa saranno disponibili anche motori da 1900 cv (velocità massima 32 nodi) e da 2000 cv (33 nodi). La capacità dei serbatoi per il carburante sarà di 6.290 litri; 1400 litri per l’acqua dolce.

Sotto i riflettori del salone tedesco i vertici del cantiere inglese hanno tenuto anche a dire che “la raffinata architettura navale garantirà una crociera fluida ed efficiente e una facile manovrabilità”. Previsione tutta da verificare, ma di certo attendibile, visti gli ottimi risultati ottenuti dalle altre imbarcazioni della gamma Pearl Yachts.

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Giovedì 2 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-02-2023 17:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA