il Prince 38, battello pneumatico di 11 metri battezzato per l occasione Nautilus Explorer

Guerra all’inquinamento del mare: il CNR affianca Sergio Davì e Suzuki nell’ICE RIB Challenge

di Sergio Troise
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PALERMO - Quando venne presentato, a settembre 2018, l’ICE RIB Challenge, ovvero la nuova impresa del gommonauta siciliano Sergio Davì (raggiungere New York da Palermo attraversando le rotte più a Nord dell’emisfero, comprese le Isole FærØer, l’Islanda, la Groenlandia e il Canada) venne anticipato che al di là delle oggettive difficoltà rappresentate dalla distanza (7000 miglia) e dall’attraversamento di tratti di mare ghiacciati, uno degli obiettivi sarebbe stata la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino, con particolare attenzione alla lotta contro ogni forma di inquinamento da plastiche.

Quell’impegno verrà mantenuto. Lo ribadirà nella conferenza stampa in programma giovedì 30 maggio a Palermo il “capitano coraggioso” siciliano, impegnato nei preparativi della maxi traversata assieme ai partner di Nuova Jolly e Suzuki Marine, ovvero il cantiere che mette a disposizione il Prince 38, battello pneumatico di 11 metri battezzato per l’occasione Nautilus Explorer, e l’azienda giapponese che invece fornisce due motori fuoribordo DF350A, i più potenti e moderni della gamma.

L’impresa, di per sé avvincente e rischiosa (mai una imbarcazione da diporto ha tentato una navigazione oceanica lungo una rotta così ardita) acquisterà dunque un valore aggiunto per il contenuto scientifico che Davì e i suoi partner intendono assicurare al cimento. Non solo coraggio e capacità di navigazione, e non solo qualità costruttiva e affidabilità meccanica, ma anche attività di ricerca, con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente marino.

Proprio in questa ottica è stato siglato un accordo di collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Durante la traversata, dunque, Davì effettuerà prelievi di campioni d’acqua, sia nel mare Mediterraneo sia in oceano, finalizzati a individuare l’eventuale presenza di microplastiche. Per eseguire i prelievi, l’eco-navigatore si avvarrà dell’ausilio di appositi strumenti forniti dall’IAS (Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino), che fa capo allo stesso CNR.

Non manca, attorno all’impresa in allestimento, qualche scetticismo dei soliti benpensanti, legato al fatto che ci si batta per la salvaguardia dell’ambiente marino utilizzando motori fuoribordo a benzina. Ma sono riserve preconcette, dettate dalla medesima disinformazione che in campo automobilistico ha provocato l’ingiustificata demonizzazione del diesel. Scettici e critici non sanno, infatti, che la tecnologia d’avanguardia (di Suzuki, ma non solo) ha ridotto sensibilmente l’impatto dell’attività diportistica sull’ambiente marino, benché questo sia di per sé irrisorio rispetto alle fonti d’inquinamento che lo devastano continuamente.

Nel caso specifico, grazie al sistema a combustione magra “Suzuki Lean Burn” adottato sui due DF350A dell’ICE RIB Challenge (e anche su altri motori meno potenti), i fuoribordo 4 tempi della Casa giapponese vantano consumi ridotti del 16% rispetto a un motore privo di questo sistema e quindi anche un livello di emissioni altrettanto ridotte.

Proprio per sottolineare l’impegno su questo fronte, la filiazione italiana di Suzuki ha diffuso una nota nella quale si sottolinea “l’approccio etico con il quale il raid è stato concepito” e si parla di “un’avventura per tracciare nuove rotte ed essere più rispettosi dell’ambiente”. A sostegno delle proprie ragioni, la casa giapponese tiene a ricordare, inoltre, che “consumare meno significa anche aumentare l’autonomia del Nautilus Explorer, a tutto vantaggio del buon esito dell’impresa” e che “l’attenzione all’ecosistema viene dimostrata anche dalla particolare silenziosità dei fuoribordo Suzuki”. Insomma, un bel carico di buone ragioni che rendono più che mai credibile, oltre che affascinante, l’impresa che Sergio Davì e i suoi partner si apprestano a realizzare. La partenza è prevista all’inizio di giugno, ma la data precisa (stabilita anche in base al meteo) verrà ufficializzata soltanto nella conferenza del 30 maggio.

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Venerdì 24 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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