Una visione aerea della nuova versione del Cranchi E26 firmata Christian Grande

Da Christian Grande la nuova versione del Cranchi E26: bowrider spazioso e versatile utile anche come luxury-tender

di Sergio Troise
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PIANTEDO - Corsi e ricorsi storici: certe formule non conoscono crisi, e nella nautica forse più che altrove. Si spiega così la riscoperta della formula bowrider, inventata dagli americani negli anni 60 del secolo scorso e a più riprese rilanciata anche in Europa, e dunque in Italia, con lo scopo di proporre al mercato alternative alle linee classiche e conformiste. L’esempio più recente arriva da Piantedo, sede dello storico cantiere Cranchi, dove è stata di recente varata la versione Rider dell’E26 Classic, motoscafo di 8,10 metri collocato alla base della gamma, con il ruolo di entry level.

Lo stile è stato affidato, così come per l’E26 Classic, a Christian Grande, designer di chiara fama, che partendo dalla carena firmata da Aldo Cranchi ha trasformato il noto motoscafo entrobordo in un fuoribordo caratterizzato da abitabilità e funzionalità del tutto diverse. Negli 8 metri della struttura di base è rinata infatti una barca più comoda e versatile (come tutti i bowrider), che tra suggestioni vintage ed essenzialità contemporanea può proporsi come alternativa ai dilaganti gommoni e permettere sia rapidi trasferimenti sia comode e piacevoli giornate da trascorrere a bordo. Se non bastasse, il nuovo E26 Rider può prestarsi anche al ruolo di supporto per un grande yacht o una villa: un vero “luxury day tender”, insomma.

“Questa nuova versione del Cranchi E26 nasce da una rilettura degli stilemi del bowrider classico” - spiega Christian Grande -. Una tipologia che ha scritto la storia della nautica da diporto e che si caratterizza per il suo spirito allo stesso tempo sportivo, elegante e comodo. Lo spazio di bordo si sviluppa armonicamente e si trasforma per esaltare la convivialità”.

La parte che caratterizza la nuova barca è, com’è facile immaginare, quella di prua, che ospita un’area lounge con piano allo stesso livello del pozzetto. Il ponte è comodamente raggiungibile attraverso un’apertura a centro barca e può accogliere gli ospiti in tutta sicurezza anche con la barca in movimento. Due divanetti contrapposti, uno posizionato verso la murata di destra e l’altro verso sinistra, si prestano ad essere sfruttati sia come sedute sia come chaise longue.

Il pozzetto si rivela si rivela, a centro barca, come vero cuore dell’imbarcazione: un’area sorprendente per dimensioni, con soluzioni eleganti e funzionali che lasciano massima libertà a chi sta a bordo. Con perfetta simmetria, sulle due murate si fronteggiano due grandi divani, mentre i sedili di pilota e copilota sono pivotanti e si possono orientare verso i divani per estendere ulteriormente l’area dedicata alla convivialità. A fianco della consolle di pilotaggio, sulla sinistra, trovano spazio un lavandino e un comodo vano toilette.

A poppa, il motore fuoribordo è affiancato sui due lati da due plancette: appendici eleganti che fungono da spiaggetta, facilitando sia l’accesso a bordo, che diventa più pratico e sicuro, sia l’ingresso in acqua e la risalita, agevolata da una comoda scaletta ritraibile. “Nessun limite al movimento, nessun limite alla libertà” tengono a sottolineare in cantiere, sottolineando che sarà possibile accedere anche ad un ampio programma di personalizzazione e scegliere la tinta preferita in una color collection che comprende il bianco, il grigio, il nero, il verde e il blu.

Per la motorizzazione è previsto l’accoppiamento con motori fuoribordo fino a 350 hp, in grado di assicurare velocità di punta fino a 37 nodi.

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Giovedì 20 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 12:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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