Celebrata in Italia la seconda Giornata del mare. In primo piano rispetto dell’ambiente e lavoro

Celebrata in Italia la seconda Giornata del mare. In primo piano rispetto dell’ambiente e lavoro

di Sergio Troise
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NAPOLI - Si è celebrata in Italia la Giornata del Mare, un’iniziativa tesa a sviluppare tra i giovani l’interesse per il mare inteso come risorsa di valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico. In questa ottica sono stati proiettati video nelle scuole, si sono tenute lezioni sull’ambiente marino e sulla necessità di salvaguardarlo, organizzate visite guidate a cantieri nautici, ad aziende legate alla produzione di imbarcazioni e alle Capitanerie di Porto.

Nata nel 2018, la Giornata del Mare è stata fortemente voluta dagli operatori di Ucina/Confindustria Nautica, che hanno coinvolto nell’iniziativa la Federvela e le associazioni di categoria Assilea, Assomarinas, Assonat-Confcommercio e Confarca.

Con il sostegno dell’allora ministro Delrio, la Giornata del Mare venne inserita nella riforma del Codice della Nautica entrata in vigore il 13 febbraio 2018 e, dopo una prima edizione sperimentale, quest’anno è stata riproposta con il coinvolgimento di scuole, amministrazioni comunali, associazioni e aziende. Probabilmente c’è ancora molto da lavorare per ottenere una partecipazione attiva e massiccia lungo tutta la penisola, ma è già tanto che si sia fatto un passo avanti, con oltre 1.500 eventi svoltisi in contemporanea, l’11 aprile, in tutta Italia.

Molte scuole medie e superiori hanno organizzato proiezioni utilizzando un video realizzato da Ucina tuttora scaricabile al link http://bit.ly/UCINAGiornataDelMare2019 o visionabile al link http://bit.ly/UCINA_GiornatadelMare2019.

Da Genova a Reggio Calabria, da Sanremo a Rimini, da Fano a Viareggio, da Roma a Bari, a Napoli, Ischia… ovunque si respiri aria di mare si sono svolti eventi di diverso tipo, dai laboratori ambientali ai clinic sulla sicurezza, dalle simulazioni di salvamento alle prove dimostrative di vela e visite guidate a bordo di imbarcazioni da diporto. La Federvela, con la sua rete di circoli nautici sul territorio, ha aperto le proprie sedi e ha organizzato eventi e laboratori indirizzati alle scuole.

A Napoli, grazie all’impegno della delegata al mare del Comune, Daniela Villani (promotrice dell’ordinanza Lungomare Plastic Free) e della Capitaneria di porto, la Giornata del Mare si sarebbe dovuta celebrare sulla spiaggia della Rotonda Diaz, dove una delegazione di studenti era attesa dalle 10 alle 12,30. Ma in città è scattata un’allerta meteo della Protezione Civile (rivelatasi poi del tutto ingiustificata) che ha imposto la cancellazione dell’evento. Sono state comunque aperte le porte della Capitaneria di porto, offrendo la possibilità di visitare la sala operativa, una nave e il laboratorio ambientale mobile. Si sono tenute anche conferenze e mostre sul Servizio Fari della Marina e sull’attività del Nucleo Sub Guardia Costiera.

A Fano, dove si tengono presso il porto turistico varie iniziative nel nome del progetto europeo Clean Sea Life per la riduzione dei rifiuti marini, una delegazione di studenti ha avuto la possibilità di visitare alcuni cantieri per un incontro sulle professioni del mare.

A proposito di opportunità di lavoro, la presidente di Ucina, Carla Demaria, ha tenuto a ricordare che “la nautica da diporto rappresenta per il nostro paese uno dei settori dell’economia con maggiori opportunità rivolte ai giovani, e proprio per questo si è voluto questo appuntamento per le scuole. Tutti - ha ricordato la leader delle aziende nautiche aderenti a Confindustria - possiamo immaginare che la costruzione di una barca necessiti di ingegneri, carpentieri, elettricisti, falegnami; pochi sanno però che possono essere impegnate anche 200 persone per due-tre anni quando si tratti della realizzazione di un superyacht, settore in cui l’Italia è leader nel mondo, come anche nei battelli pneumatici e nella componentistica e accessoristica”.

Negli incontri dedicati al rapporto tra mare e occupazione giovanile è stato ricordato che “alcune opportunità possono essere sperimentate anche durante il periodo di studi, attraverso stage e alternanza scuola-lavoro”. Un argomento, questo, che ha suscitato le maggiori attenzioni dei giovani, soprattutto di quelli iscritti agli istituti nautici.

Molto sentito tra i giovani è però anche il tema della salvaguardia ambientale, questione scottante che sta molto a cuore alla delegata al mare del Comune di Napoli, Daniela Villani. La quale ha dovuto rinunciare, per la succitata allerta meteo, all’incontro in spiaggia con gli studenti, ma ha tenuto a ricordare che “una delle chiavi per risolvere il problema dell’inquinamento è sensibilizzare soprattutto i giovani. Ecco perché – ha aggiunto - è imperativo il coinvolgimento delle scuole in queste iniziative, soprattutto in una città come Napoli, da sempre a tutela della Risorsa Blu, che vuole garantire una Blu Economy sostenibile, circolare e capace di creare crescita occupazionale”.

A 18 miglia nautiche di distanza, sull’isola d’Ischia, i ragazzi dell’Istituto Tecnico Mennella, nel Comune di Lacco Ameno, hanno dato un segnale concreto di quanto forte sia stata la presa di coscienza legata alla tutela del mare, realizzando una costruzione di cartapesta che raffigura una balena costretta a nuotare in un mare di rifiuti plastici. “La balena chiede aiuto, il nostro mare non è una discarica” il titolo dell’opera realizzata dagli studenti e portata in giro per le strade del piccolo comune ischitano. La giornata del mare ha coinvolto centinaia di studenti isolani, tutti particolarmente sensibili al problema dell’inquinamento. Proprio a Ischia, tra l’altro, a dicembre si spiaggiò un capodoglio che aveva inghiottito buste di plastica e nylon: un episodio che ha segnato una svolta nella politica ambientalista dell’isola, tanto che i sei comuni del territorio hanno bandito, con specifiche ordinanze, la plastica monouso.

La mobilitazione vede coinvolte, naturalmente, anche le autorità della Direzione Marittima della Campania. E infatti il portavoce Dario Gerardi ha tenuto a ricordare: “La ricorrenza della Giornata del Mare e della cultura marinara è l’occasione per evidenziare il nostro ruolo nella tutela del mare e nelle attività legate agli usi civili e produttivi che si sviluppano nel contesto marittimo. L’attività di informazione rivolta alle giovani generazioni di studenti si ricollega infatti agli obiettivi ed ai compiti della Guardia Costiera, impegnata quotidianamente nella ricerca e soccorso in mare, nella tutela della sicurezza della navigazione, nella difesa dell’ambiente, nella tutela del patrimonio ittico e dell’habitat marino e costiero.”

 

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Mercoledì 24 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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