Benetti Oasis 40M

Benetti a sorpresa: a Genova con Oasis 40M, nuova ammiraglia del 60° Salone nautico

di Sergio Troise
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GENOVA - Sorpasso e sorpresa sul filo di lana: tre giorni prima dell’apertura, Benetti ha deciso di portare al Salone di Genova l’Oasis 40M, yacht di 40 metri (per la precisione 40,80 ft) che soffia al Sanlorenzo SD126 (37,95 metri) il ruolo di ammiraglia del Salone. Un motivo d’interesse in più per il pubblico della fiera nautica, giunta alla vigilia della 60ma edizione tra molteplici difficoltà: ai problemi creati dall’allarmante situazione sanitaria s’è aggiunto infatti un meteo decisamente preoccupante, che potrebbe scoraggiare molti potenziali visitatori, per non dire della rinuncia, all’ultimo momento, di cantieri di prestigio, come Arcadia Yacht. Se non bastasse, si dicono preoccupati dal meteo i cantieri che abitualmente arrivano a Genova via mare con barche di piccole dimensioni.

Su questa vigilia tutt’altro che tranquilla è arrivata dunque come un raggio di sole inatteso la notizia della presenza di Benetti con l’Oasis 40M. Il cantiere di proprietà della famiglia Vitelli, in verità, ha già presentato in anteprima il suo nuovo gioiello in occasione di un evento privato, svoltosi a Portofino solo per un fortunatissimo parterre di amici, in occasione della conferenza stampa annuale del Gruppo Azimut-Benetti. In quest’anno funesto, però, Genova è il primo evento internazionale aperto al grande pubblico, e il neo amministratore delegato del gruppo, Marco Valle, non ha voluto rinunciare ad un ruolo da protagonista nel salone di casa.

Perciò nelle ultime ore si è lavorato alacremente, dietro le quinte, per ottenere dall’armatore americano Tim Ciasulli (l’ex campione del mondo di Offshore Powerboat Racing, rappresentato dalla società di broker Merle Wood & Associates, è il primo acquirente della barca) l’autorizzazione ad esporre l’Oasis 40M a Genova. In extremis è stato trovato anche l’accordo con I Saloni Nautici (la società controllata da Confindustria Nautica che organizza il Salone) e al gioiello di Benetti è stato assegnato un posto di riguardo alla banchina H, stand H107 della Marina Ormeggi.

I visitatori del 60° Salone di Genova potranno dunque vedere da vicino questo rivoluzionario yacht da sogno, caratterizzato da linee esterne firmate dallo studio inglese RWD e interni disegnati dallo studio newyorkese Bonetti-Kozerski Architecture. Secondo le anticipazioni del cantiere “l’Oasis 40M rappresenta una nuova interpretazione del concetto di lifestyle”. Lo dicono un po’ tutti i produttori di yacht di ultima generazione, ma vale la pena andare a vedere.

Lunga 40,80 metri, larga 8,50, stazza lorda di 385 tonnellate, l’imbarcazione poggia su una carena dislocante e taglia il mare con una prua dritta; è spinta da due motori MAN V12-1400 che consentono una velocità massima di 18 nodi; navigando a 11 nodi si consumano poco più di 100 litri/h e l’autonomia risulta superiore a quella necessaria per compiere una traversata atlantica. Prestazioni mirate, dunque, a navigazioni tranquille, confortevoli e sicure.

Obiettivo principale del progetto era infatti assicurare all’armatore e ai suoi ospiti “una barca da serio navigatore e, al contempo, un’oasi glamour di benessere ispirata al well being e alla totale indipendenza dal resto del mondo”. In questa ottica rivestono un ruolo decisivo lo sviluppo in altezza su 4 ponti, con 5 cabine per 10 ospiti e 4 cabine per 7 membri dell’equipaggio (inclusa la cabina del comandante posizionata nell’upper deck adiacente alla timoneria) e anche, se non soprattutto, gli spazi all’aperto, in particolare quelli di poppa. Spazi che dovrebbero risultare godibilissimi nelle soste in rada.

I designer inglesi di RWD che hanno collaborato con Benetti al progetto hanno ideato infatti una beach area mai vista prima su barche di questa taglia: elemento di spicco è una piscina unica nel suo genere per yacht di queste dimensioni, chiamata non a caso Infinity Pool. Posta a pochi gradini dal mare, è immersa in un ampio spazio rivestito in teak che grazie anche alle ali laterali apribili, che allargano la superficie calpestabile, trasformano la beach area in un’enorme zona lounge, una vera e propria terrazza sull’acqua: non più, dunque, uno spazio ricavato, come sugli yacht tradizionali già presenti sul mercato, ma una zona progettata esattamente con la specifica funzione di vivere il mare continuamente e il più vicino possibile, libera da ogni tipo di tender e giochi d’acqua (stabilmente nascosti e collocati nel garage laterale e a prua), e quindi sempre fruibile.

“Su questo yacht si potrà vivere un modo nuovo di concepire il mare - disse a suo tempo Adrian Chisnell, team principal di RWD. – Gli ampi spazi, la piscina con idroterapia e il facile accesso all’acqua predispongono gli ospiti di Oasis 40M a uno stile di vita a bordo dinamico e al tempo stesso rilassante”.

Altro plus di design costruttivo e ingegneristico è la plancia di comando. Pensata come uno spazio polifunzionale, non è più solo timoneria ma un ambiente dove il capitano, l’armatore e gli ospiti possono godere della crociera e decidere la rotta da nuovi punti di osservazione grazie a una postazione di guida dal design futuristico, con una visuale panoramica su tre lati, assicurata da vetrate a tutta altezza e ampi spazi in grado di accogliere ben sei persone comodamente sedute.

Ma decisamente originali sono tutti gli spazi interni, creati da Bonetti-Kozerski Architecture, studio newyorkese i cui progetti, con il loro stile elegante e minimalista, spaziano dai boutique hotel di Ian Schrager agli showroom di Donna Karan, passando per la Pace Gallery di New York. Main e Upper Deck godono dunque di ampie finestrature che permettono l’uso della luce naturale come elemento di arredo.

Sulle scelte di stile e la sinergia tra spazi all’aperto e al chiuso ha detto la sua anche Enrico Bonetti, architetto di fama mondiale e partner di Bonetti-Kozerski Architecture: “L’intento comune è stato principalmente quello di annullare i confini tra interno ed esterno e creare un ambiente unico, un loft sull’acqua. Abbiamo voluto che su questo yacht vi fosse un’intensa fluidità nella realizzazione degli ambienti e per questo sono stati utilizzati, sia per gli interni sia per gli esterni, materiali e colori uguali che regalano un’apparente informalità ad uno yacht molto elegante e sofisticato”. Beato mister Ciasulli che se la godrà…


 

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Giovedì 1 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 20:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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