Azimut a Cannes con tre anteprime mondiali della serie Grande e il nuovissimo Fly 82, capolavori di stile e efficienza
Yacht e super yacht, a motore e a vela, catamarani innovativi, motoscafi, gommoni e tender di ultima generazione… saranno oltre 700 le imbarcazioni esposte tra il Vieux Port e il Port Canto, teatri dell’edizione 2025 dello Yachting Festival di Cannes, che apre al pubblico martedì 9 settembre, per chiudere domenica 14. Questo della Costa Azzurra è un salone nautico destinato a distinguersi come un concentrato di eccellenze all’interno del quale spiccheranno le principali tendenze del mercato, le propulsioni alternative, il design sostenibile, nuove esperienze a bordo. Insomma, il meglio dell’innovazione applicata al mare.
E’ in questo scenario che noi italiani recitiamo già da tempo un ruolo da protagonisti a livello mondiale. E lo saremo ancora una volta grazie ai nostri cantieri di maggior prestigio, una flotta di capolavori che continua a distinguersi per lo spirito d’innovazione che ci pone all’avanguardia di tendenze e soluzioni tecnologiche e di design riconosciute in tutto il mondo.
Tra i principali protagonisti di questo successo senza fine si distingue da tempo Azimut-Benetti, il primo gruppo privato leader globale nel settore della nautica da diporto, che grazie alle continue innovazioni e sperimentazioni è da 24 anni il primo produttore mondiale di yacht, titolare di un’ampia gamma di modelli presenti sul mercato.
Nell’edizione 2025 del salone di Cannes reciterà dunque un ruolo da protagonista, grazie a una serie di novità che andranno ad arricchire la gamma di imbarcazioni da 42 a 144 piedi di lunghezza organizzata in sette serie: Verve, Atlantis, Magellano, Fly, S, Grande e Seadeck. Barche che si distinguono per lo spirito d’innovazione che pone il cantiere all’avanguardia di tendenze e soluzioni tecnologiche e di design, così come imposto da scelte radicali volute da Giovanni Vitelli, figlia del compianto fondatore Paolo e presidente dell’azienda.
Sono tre le anteprime mondiali esposte a Cannes da Azimut, tutte della serie Grande, cui si aggiunge il nuovissimo Fly 82. Grande 30M, 36M e Trideck le new entry annunciate. Tutte e tre sono frutto del lavoro di Alberto Mancini, designer di fiducia del cantiere, e dello studio m2atelier, definito “espressione del lusso a piedi nudi”. Nell’immediata vigilia del salone francese in casa Azimut hanno definito le quattro anteprime mondiali “yacht innovativi progettati per accogliere e soddisfare la sensibilità mutevole degli armatori contemporanei”. Qui di seguito alcune anticipazioni su stile e contenuti, a cominciare dal nuovo Fly 82.
Lungo 25 metri, il Fly 82 si erge come emblema della rivoluzione della poppa avviata da Azimut con la serie Seadeck e ora estesa alla gamma Fly, soddisfacendo il desiderio degli armatori di vivere più vicini all’acqua godendosi al contempo l’esperienza del flybridge, grazie a un pozzetto Deck2Deck che si apre letteralmente sul mare.
La nuova ammiraglia della serie Fly (la più venduta), con esterni firmati, come detto, da Alberto Mancini, e interni di Fabio Fantolino (al suo terzo progetto) coniuga l’essenza dell’estetica distintiva di Azimut con soluzioni di layout innovative e un significativo avanzamento nella visione del brand di vita all’aria aperta. “Le linee esterne – dicono in casa Azimut - sono la migliore espressione dell’approccio progettuale di Mancini: ben scolpite e nettamente definite, sembrano modellate dal vento, qualcosa che sembra in movimento anche quando è fermo”.
L’Azimut 82 è anche il primo modello della serie Fly a integrare il sistema Deck2Deck, originariamente sviluppato per il Grande 26M, per massimizzare lo spazio conviviale a poppa. Progettato all’insegna della versatilità, lo specchio di poppa apribile si solleva per allinearsi perfettamente con il bordo del ponte principale, estendendo i confini dello spazio e trasformando la terrazza del pozzetto nel vero cuore della convivialità. All’interno, il dialogo tra Azimut e Fantolino si dispiega in un’atmosfera di stile elegante e raffinato, un linguaggio che parla di armonia e che è diventato la firma comune per la Serie Fly. Lo spazio ruota attorno al suo naturale punto focale, un ampio tavolo da pranzo rotondo che trasforma il salone in una sorta di palcoscenico per la convivialità.

E veniamo al Grande 30M. Firmato da Alberto Mancini, che ha disegnato le linee esterne, e dallo studio di architettura m2atelier per gli interni, è il frutto della prima collaborazione tra i due designer e introduce il concept Barefoot Luxury, sviluppato da m2atelier per Azimut: “Un approccio – spiega il cantiere - che riflette la visione di una nuova generazione di armatori, attratti da uno stile di vita a bordo informale e autentico”.
Gli esterni del Grande 30M si distinguono per la sorprendente purezza delle linee, coronate dalla Rooftop Lounge, elemento che debutta per la prima volta su uno yacht Azimut. Qui, il rivisitato Infinity Skydeck, ora interamente walkaround, lascia che l’upper deck si svolga senza soluzione di continuità da poppa a prua, offrendo agli ospiti un inedito senso di libertà e un dialogo fluido tra interno ed esterno. Le vetrate a tutta altezza scompaiono completamente, trasformando la Glass House in un salotto panoramico aperto su tre lati e sospeso sul mare. A completare la visione, la Deck2Deck Terrace si dispiega per espandere il pozzetto in una piattaforma sopraelevata, affacciata sul mare. “Insieme – dicono i progettisti - questi elementi compongono un palcoscenico continuo su più livelli dove relax, intrattenimento e vita in armonia con il mondo marino fluiscono naturalmente l’uno nell’altro”.

Sotto la sua forma scultorea, il Grande 30M incarna l’innovazione navale più avanzata sviluppata dal dipartimento R&D del Gruppo. È l’unico yacht nel suo segmento a unire la costruzione in fibra di carbonio, una prua wave-piercing e uno scafo a doppio spigolo progettato da PL Ausonio Naval Architecture: “Una combinazione – viene sottolineato - che massimizza la leggerezza offrendo al contempo un’eccezionale efficienza idrodinamica”.
La propulsione è affidata a un sistema Rolls Royce di ultima generazione con motori MTU e POD. “Soluzione rivoluzionaria – viene assicurato – che garantisce un aumento del 15% dell’efficienza rispetto ai sistemi tradizionali con linea d’asse, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di CO₂ e migliorando al contempo l’agilità”. Ma i vantaggi – vale la pena sottolinearlo - si estendono ulteriormente: l’installazione compatta infatti libera spazio a bordo, la manovrabilità è notevolmente migliorata e sia il rumore che le vibrazioni sono ridotti al minimo, consentendo al Grande 30M di offrire le prestazioni e la maneggevolezza di uno yacht molto più snello.
Importante sottolineare che i tre nuovi modelli della serie Grande svelano gli interni firmati m2atelier, che danno vita al linguaggio stilistico Barefoot Luxury creato per Azimut: una visione del lusso alla quale tiene molto Giovanna Vitelli, da tempo in prima linea su questo fronte, con l’obiettivo di reinterpretare una narrazione che inizia all’aria aperta per scorrere fluida negli interni, parlando un unico linguaggio.
Elemento di spicco le Feature Wall, ovvero pareti che incarnano una visione creativa inconfondibile degli interni, rivelata attraverso la radicale concezione delle linee di m2atelier. Prevalgono forme nette e pulite, con curve impiegate solo quando essenziali come elementi di transizione, mentre la linea retta diventa la più pura espressione di pensiero e raffinatezza. In questo gioco di orizzontali, verticali e diagonali, gli spazi prendono forma con pannelli che si avvicinano senza mai toccarsi, ampliando le prospettive e creando un senso di armonia. Anche i tavoli da pranzo - quello a plettro del Grande 30M e quello poligonale del 36M accanto alla Gradient Wall - riecheggiano questa filosofia progettuale, trasformando la geometria in comfort e convivialità.
Chi avrà il privilegio di salire a bordo scoprirà inoltre un’estetica che si fonda su una palette di materiali e texture attentamente bilanciata, gesti raffinati ispirati al design industriale e soluzioni apparentemente semplici e rilassanti, ma che nascondono una straordinaria raffinatezza. “Uno stile che non alza mai la voce – dicono in casa Azimut - progettato per rendere autentica la vita a bordo, dove gli spazi si adattano con facilità al ritmo della giornata e ai desideri di chi li abita”. E a sottolineare la ricercatezza del lavoro compiuto a bordo, viene segnalato anche l’impegno messo su alcuni dettagli, come la parete di poppa del salone, che è stata utilizzata come una tela decorativa, arricchita con materiali preziosi e impreziosita da opere d’arte, grazie alla “reinterpretazione” dello studio m2atelier.
E ancora. Sul Grande 36M il Gradient Wall è un esempio di artigianalità, ricerca cromatica e precisione sartoriale. Diverse tonalità di sfumatura sono state disegnate e stampate direttamente sul tessuto, che viene poi plissettato a mano da abili artigiani, mentre sul 30M il “deconstructed wall” è un esercizio di raffinatezza architettonica, che crea un effetto di sospensione e traslucenza attraverso l’uso del vetro, gradini sospesi ed elementi decorativi a tutta altezza con un profilo delicato che ricorda le ali di un aereo. Infine, sul Grande Trideck l’unveiling wall unisce ancora una volta l’artigianato sartoriale, qui applicato alle doghe verticali, alla meccanica di precisione che consente loro di scorrere, rivelando la parete TV.




