Batterie per auto elettriche, Ferrari rafforza accordo con SK ON. La casa di Maranello a Seul, «fonte di progresso comune»
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SINGAPORE - «Hamilton è l’uomo da battere però sono io il mio nemico. Solo pensando a noi e facendo tutto bene potremo portare a casa il titolo». Lo dice Sebastian Vettel alla vigilia del week-end del Gp di Singapore, dove arriva con 30 punti di ritardo da Lewis Hamilton, leader iridato. «A Monza non è stato bello quello che è successo, ma almeno sono riuscito a continuare e a chiudere a punti -aggiunge il tedesco della Ferrari -. È stata una delusione, tuttavia è giusto guardare avanti. Poi, è normale che in alcune gare si poteva fare meglio. Fino ad ora il mio GP più brutto è stato la Germania. Avrei voluto vincere, ma è andata come è andata. Ciò che conta è aver capito e spiegato subito cosa non ha funzionato».
«Per me è un amico, con lui non ci sono mai state incomprensioni e il rispetto è reciproco. Sono dunque un pò triste». Sebastian Vettel si esprime così sul rapporto con il compagno di squadra Kimi Raikkonen che al termine di questa stagione lascerà la Rossa per andare alla Sauber: «Con Leclerc le dinamiche saranno differenti, l’obiettivo invece resta aiutare la Scuderia -aggiunge il tedesco alla vigilia del week-end del Gp di Singapore-. Per adesso non penso a cosa accadrà l’anno venturo ma è comunque una grande opportunità per Charles. Essendo nel programma junior della scuderia da tempo, è positivo che possa progredire. Se si ha talento e si è veloci l’età non conta. Kimi ne è la dimostrazione. Come detto Charles si merita questa opportunità, ma non è il momento di focalizzarsi sul prossimo campionato».
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