Kalle Rovanperä in testa al Rally Safari in Kenia

Rally Safari in Kenia, Rovanperä in testa alla gara “estrema”. Diversi cambi al vertice, ma sempre Toyota al comando

di Mattia Eccheli
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NAIROBI – In Africa niente è come appare. Nemmeno le sensazioni percepite dai piloti più navigati sembrano corrispondere alla realtà dalla gara. E così il Safari Rally Kenia, sesta tappa del World Rally Championship (Wrc), ha cambiato varie volte leader, anche se al comando è sempre rimasta la Toyota Gr Yaris, uscita vincente anche dalla sfida dello scorso anno. Dopo la quarta cronometrata Elfyn Evans era subentrato in testa a Sébastien Ogier, che si era ripreso poi la posizione fino all'ultimo stage di giornata, archiviata con Kalle Rovanperä davanti a tutti.

Sono già fuori dalla lotta per il successo due (verosimilmente quattro) alfieri della scuderia M-Sport con la Ford Puma: l'atteso Sébastien Loeb, che prima di essere costretto a fermarsi perché dalla sua vettura uscivano fiamme (quarta tappa) e Adrien Fourmaux. Fino a quel momento, il “cannibale” era terzo con uno stage vinto, a meno di secondi da Ogier. Un'altra sfida mancata, come in Portogallo. Jourdan Serderidis e Gus Greensmith hanno ritardi di 11:23.6 e di 14:38.2. Rovanperä aveva cominciato la giornata in nona posizione e grazie a scelte azzeccate e rischi calcolati è andato al riposo con 22.4'' di vantaggio su Evans, che ha ripetutamente parlato di una gara «estrema».

Il terzo della generale provvisoria è Ott Tånak (Hyundai i20 N) che aveva rotto la trasmissione nella prima cronometrata di giornata e aveva scherzato sul fatto di dover ormai competere con una vettura con il «cambio automatico». Era precipitato all'undicesimo posto a 37'' dalla testa e dopo le prime sette frazioni è sul podio virtuale con la piazza d'onore a meno di 3 secondi. Alle sue spalle, staccato di appena 13 decimi, c'è il giapponese Takamoto Katsuta (Toyota Gr Yaris) che conferma la confidenza con il tracciato: secondo lo scorso anno e anche secondo dopo un paio di stage in questa edizione.

Il quinto è Thierry Neuville (Hyundai i20 N): il belga viaggia a 57.5'' dalla vetta dopo aver accusato un problema di perdita di potenza (peraltro rilevato anche da Loeb, che gareggia con un'altra auto e che forse trova una spiegazione nella sabbia) e precede Ogier, sesto a oltre 2 minuti e 8 secondi. Il francese ha bucato nella settima cronometrata e ha dovuto cambiare la ruota perdendo più di 141''. Oliver Solberg (Hyundai i20 N) ha guadagnato la settima piazza, anche se è molto attardato: quasi 4 minuti e mezzo da Rovanperä. Ottavo il primo del Wrc2, il polacco Kajetan Kajetanowicz con la Skoda Fabia R5 (9:51.1 di ritardo). La sola Ford Puma nella Top 10 è quella di Craig Breen, che è nono a 10:24.6 dopo aver avuto problemi con lo sterzo. Sabato si corrono sei cronometrate, ma per un totale di quasi 151 chilometri.

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Martedì 28 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 17:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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