Un trionfante Oscar Piastri

Le pagelle del Gp di Barcellona: strapotere Oscar, Leclerc c'è. Hulkenberg più grintoso di Hamilton. Antonelli in difficoltà, Sainz a picco

di Alberto Sabbatini
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PIASTRI  10
Gara dominata dalle qualifiche all’arrivo quasi senza sforzo. Una freddezza da veterano per un ragazzo di 24 anni che è solo alla terza stagione in F1. Ma sopratutto è la quinta vittoria su nove gare. Con questa media il mondiale sarà suo.

LECLERC  9
Come sempre è l’unico che riesce a portare la Ferrari sul podio. Sacrificare la qualifica per avere una gomma soft in più da giocarsi in corsa sembrava un’astuzia, ma col senno di poi si è rivelata la mossa sbagliata. Per fortuna è stato salvato dalla safety car, lui poi ci ha messo del suo addentando nel finale sia Verstappen che il podio senza più mollarlo. È proprio il caso di dire che la fortuna arride agli audaci.

HULKENBERG 8
Mentre tutti sbavano per i rookie ventenni, questo 37enne tedesco ha dimostrato che l’esperienza conta ancora. Ha annichilito e sverniciato sua maestà Hamilton con un sorpasso all’ultimo giro che è valso a lui e al suo team da fondo classifica il quinto posto. Superare una Ferrari con la Sauber è come per il Venezia o il Monza segnare e battere l’Inter.

ALONSO  7,5
Un premio alla determinazione. Festeggiare un nono posto per un due volte campione del mondo sembra irriverente. Ma siccome veniva da otto ritiri e la sua auto non è un fulmine, anche una misera P9 vale oro per Alonso. Infatti l’ha inseguita battagliando e superando due avversari negli ultimi giri come se ci fosse in palio la vittoria.

ANTONELLI  6
Gara anonima guastata pure da un ritiro nel finale. Ma fino a quel punto aveva fatto il suo compitino onesto, nulla di più. È il momento più duro del suo anno da debuttante: quando dopo gli entusiasmi iniziali bisogna non farsi abbattere dalle difficoltà.

HAMILTON  5
La pazienza sta sfumando. Possibile che un campione come lui non riesca mai a far la differenza? Stavolta aveva tutto per fare risultato: partiva bene, aveva le gomme più adatte per la strategia ideale (meglio di Leclerc) e invece? Un gran buco nell’acqua! Condito da un sorpasso subìto con rassegnazione all’ultimo giro. Leclerc almeno lotta e ci mette il cuore, lui si accontenta.

VERSTAPPEN  5
Per la guida e la furba strategia meriterebbe dieci: ha tenuto aperta fino all’ultimo la corsa con una macchina palesemente inferiore. Però quando gli hanno montato gomme hard nel finale, che è come dare una pistola a un soldato per difendersi da quelli col mitra, ha perso letteralmente la testa e si è messo a guidare come un pericolo pubblico. Pretendendo pure di avere ragione!

SAINZ 4,5
Vero che nessuno è profeta in patria, ma per lo spagnolo è andata ancor peggio di quanto dica il proverbio. Terz’ultimo in prova e quart’ultimo al traguardo sulla pista di casa. Roba da non togliersi il casco dalla vergogna.

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lunedì 2 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA