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JEREZ – Il Lamborghini Super Trofeo Europa ha il suo campione. Amaury Bonduel è riuscito ad apporre il suo sigillo al termine di due gare tirate e incerte fino all’ultimo. Il franco-belga del BDR Competition ha sconfitto un’agguerrita concorrenza conquistando, nell’arco della stagione, cinque vittorie e otto pole position. Nell’ultimo appuntamento di Jerez, Bonduel ha centrato il meritato successo salendo sul terzo gradino del podio. A festeggiare sul tracciato andaluso sono stati anche Stefan Rosina e Bronek Formanek vincitori di classe ProAm con la Huracán STR Evo2 del Micanek Motorsport.
Gara 1 è stata condizionata dalla pioggia che ha imperversato sul circuito intitolato ad Angel Nieto. Viste le difficili condizioni, la corsa ha preso il via dietro la Safety Car. Il semaforo verde è scattato solamente al terzo giro con il poleman Schandorff che ha preso il largo seguito da Egor Orudzhev. Invariate le prime pozioni con l’alfiere del Vincenzo Sospiri Racing Andrea Frassineti, terzo, seguito da Brendon Leitch e Bonduel. Quest’ultimo ha poi dovuto fare i conti con uno scatenato Mattia Michelotto, portacolori del Vincenzo Sospiri Racing, scivolando in sesta posizione.
Accusato il colpo, Bonduel è stato il primo a effettuare la sosta ai box obbligatoria per non perdere terreno sui primi. Mossa seguita la tornata successiva da Michelotto e da Hampus Ericsson, quest’ultimo autore di un bel sorpasso sul compagno Guido Luchetti. Gli ultimi ad effettuare il cambio pilota sono stati il leader Schandorff, che ha lasciato il volante della Huracán STR Evo2 ad Alex Au, e Frassineti che ha ceduto il testimone a Ignazio Zanon. La chiusura della finestra box è coincisa con l’ingresso della safety car, chiamata in pista da Pietro Parolini. Preso il volante da Kevin Gilardoni, il pilota dell’Oregon Team è stato tradito dalle difficili condizioni della pista scivolando nelle vie di fuga della curva Michelin.
La gara è quindi proseguita dietro la vettura di sicurezza fin quando la direzione gara, viste le avverse condizioni meteo, ha deciso di esporre la bandiera rossa e terminare con cinque minuti di anticipo le ostilità. La vittoria è quindi andata ad Au e Schandorff, il danese proprio a Jerez aveva conquistato le Lamborghini World Finals nel 2019. Dopo la tornata delle soste, Orudzhev ha ripreso la seconda posizione precedendo le due Lamborghini griffate VSR di Frassineti-Zanon, vincitori di classe ProAm, e Michelotto. Corsa complicata per i leader di campionato Oliver Söderström e Largim Ali tredicesimi al traguardo.
Gara 2 ha visto la possibilità del pronto riscatto per la coppia del Target Racing. Tuttavia Söderström non ha saputo capitalizzare la pole venendo scavalcato da Orudzhev. Nel mentre Bonduel, scattato dalla quinta piazzola, ha sorpassato Ericsson mettendosi nella scia di Leonardo Caglioni. Proprio il portacolori dell’Oregon Team si è rivelato un osso duro bloccando ogni tentativo di attacco da parte di Bonduel. A centro gruppo non sono mancate le sportellate con Perolini che ha toccato Roee Meyuhas ricevendo una penalità di dieci secondi.
L’azione è stata neutralizzata al termine del decimo giro, quando Pavel Lefterov ha speronato Jerzy Spinkiewicz che ha poi terminato la sua corsa nelle via di fuga della curva Michelin. Immancabile l’ingresso della safety car che è coinciso con l’apertura della finestra per la sosta obbligatoria. Proprio in questo caotico frangente, Söderström e Ali sono scivolati a centro classifica servendo su un piatto d’argento il titolo a Bonduel. La ripartenza, avvenuta al quindicesimo giro, ha visto Orudzhev gestire le operazioni seguito da Enzo Geraci, subentrato a Caglioni, e Bonduel.
Sceso in dodicesima posizione, Ali non si è dato per vinto e ha iniziato una forsennata rimonta riuscendo a salire fino al settimo posto. Purtroppo la marcia del danese è stata interrotta da una nuova safety car per via dell’uscita di pista di Lukas Papin. La gara, ripresa a poco più di sei minuti dalla bandiera a scacchi, è durata solamente qualche chilometri, fin quando Guido Luchetti è andato a sbattere contro le barriere di curva 7 decretando l’esposizione della bandiera rossa. La vittoria è quindi andata a Orudzhev, seguito dalla coppia dell’Oregon Caglioni-Geraci e dal neo campione Bonduel. A completare la top 5 sono stati Ericsson e gli alfieri dell’Iron Lynx Georgi Dimitrov ed Edgar Maloigne.
Grazie al decimo posto assoluto, Frassineti e Zanon hanno conquistato la vittoria in classe ProAm. La coppia del Vincenzo Sospiri Racing ha preceduto il romano Edoardo Liberati, in coppia con Alberto Clementi Pisani, mentre a completare il podio di classe ci hanno pensato i vincitori di Gara 1 Schandorff e Au al volante della Huracán STR Evo2 del Target Racing. Protagonisti di una gara accorta e priva di sbavature, a Rosina e Formanek è stato sufficiente l’ottavo posto di classe per laurearsi campioni in ProAm.
Lamborghini Super Trofeo Europa – Jerez Pro-ProAm: Risultati Gara 1 Risultati Gara 2