Antonio Giovinazzi

L'ottimo avvio di Giovinazzi, subito a punti nel GP di Austria, lo mette al riparo da... Mick Schumacher

di Massimo Costa
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Entrare in zona punti alla prima gara del Mondiale 2020. Era questo l'obiettivo della vigilia del GP di Austria per Antonio Giovinazzi, che è riuscito a centrarlo al termine di una gara gagliarda al volante dell'Alfa Romeo a motore Ferrari. E dire che le prestazioni evidenziate dalla C39 sia nelle prove libere sia in qualifica erano state deludenti, trascinando nella parte bassa della classifica l'italiano e anche Kimi Raikkonen. Ma Giovinazzi in una gara piuttosto complicata e piena di colpi di scena, si è destreggiato come meglio non poteva centrando un nono posto finale da pilota veterano. "Entrare in zona punti era il massimo che potessimo fare. La gara non è stata semplice, all'inizio abbiamo sofferto un po', ma siamo diventati più forti con il passare dei giri", ha raccontato Antonio, che in qualifica aveva chiuso appena 18esimo, eliminato in Q1. "Ovviamente in un Gran Premio così caotico serve un po' di fortuna, ma siamo stati pronti a sfruttare ogni occasione che si è presentata. Abbiamo lottato, questo è un ottimo modo di aprire il campionato".

Il Red Bull Ring, per Giovinazzi, si rivela un circuito amico: nel 2019 ha raggiunto la prima top 10 della carriera, e dodici mesi dopo, nel calendario rivoluzionato dal Coronavirus, ha inaugurato nel verso giusto una stagione che si preannuncia fondamentale per il suo futuro. Quella in cui è chiamato alla maturazione definitiva, così da assicurarsi una permanenza a lungo termine nel Circus. Gioca a favore l'aver battuto il compagno Raikkonen, e in gara, senza il favore delle telecamere, Antonio è riuscito addirittura a superare la Ferrari di Sebastian Vettel. Come erede del tedesco il team di Maranello per il 2021 ha preferito puntare su Carlos Sainz e Giovinazzi nelle scorse settimane ha accettato il verdetto ("non era ancora il momento"), ma ora può dimostrare che non sarebbe stata una scelta azzardata. E magari scrollarsi di dosso un po' di pressione fastidiosa: già da tempo molti opinionisti in Germania spingono affinché venga promosso Mick Schumacher, ora in F2, per sostituirlo. Ma con altre prestazioni del genere, l'italiano potrà tenersi stretto il sedile in Alfa.

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Giovedì 9 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 10-07-2020 19:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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