Ken Block ritira il premio al Rallylegend 2020. Ha vincento prima il Legend Show, a colpi di tondi, e infine la gara vera e propria nella categoria Myth

Ken Block: «Il Rallylegend è uno spettacolo irrinunciabile per gli amanti del motorsport»

di Nicola Desiderio
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SAN MARINO - Ha l’Italia nel cuore, ma soprattutto al suo fianco. Ken Block infatti ha da 15 anni come navigatore Alessandro “Alex” Gelsomino, palermitano partito nel 2005 per una vacanza e ritrovatosi compagno di uno degli showman del motorsport più famosi al mondo. Il funambolo di Long Beach ha sfidato le insidie di questi tempi per essere ancora una volta presente al Rallylegend con la Ford Escort Cosworth “Cossie” del 1994 vincendo prima il Legend Show, a colpi di tondi, e infine la gara vera e propria nella categoria Myth.


Ken, che cosa pensi di questa corsa?
«È una delle mie preferite in tutto il mondo. Strade meravigliose, panorami mozzafiato, tanti appassionati, piloti di spessore e poi automobili, vecchie e nuove, davvero di grande bellezza. Una bellissima competizione sportiva e, allo stesso tempo, molto divertente».


Il mondo è scosso dalla pandemia. Che cosa credi che il motorsport possa dare alla gente in questo momento?
«Durante questa pandemia non dobbiamo mai dimenticare di vivere e amare la vita. Penso che questo sia uno dei messaggi fondamentali dello sport e credo che il motorsport è uno dei modi migliori per godere il nostro bene più prezioso. Per me essere qui e dare spettacolo per i miei fan e tutti gli appassionati, farli sorridere è una grande gioia».


Il tuo desiderio è prima di tutto quello di dare spettacolo e Il motorsport è questo, ma è anche sperimentazione tecnica. Di che cosa credi abbia bisogno principalmente il motorismo sportivo nel futuro?
«La passione e l’attenzione che ci sono intorno al motorsport sono fondamentalmente una combinazione di spirito competitivo, veicoli dalle prestazioni incredibili e anche design. Credo che nel futuro ci voglia proprio questo: un gusto mix di passione, prestazioni, tecnica e design. L’essere umano è naturalmente competitivo, ma ama anche le cose belle. Credo quindi che spingere la tecnica automobilistica sarà ancora uno dei fattori trainanti del motorsport».


Che cosa pensi dell’elettrificazione nei rally e nel motorsport?
«Ho guidato tre veicoli elettrici ad alte prestazioni e vanno davvero forte. Io sono un pilota e, più forte è la vettura che guido, è meglio è. Sicuramente l’elettrico fa andare veloci e dà sensazioni incredibili, è un nuovo modo anche di gareggiare. A me piace e spero che piaccia sempre di più anche a tutti gli appassionati».


Che programmi hai per il futuro? Per quanto tempo vuoi continuare a correre?
«Voglio farlo ancora per un po’ di tempo, ma ho anche tre figli a cui pensare. Alcuni di loro corrono già quindi credo che continuerò a spendere una buona parte del mio tempo nelle corse sperando di invecchiare così accanto ai miei ragazzi».


Ken, non c’è due senza tre. Quindi il prossimo anno tu e Alex tornerete sicuramente…
«Assolutamente sì! Il benvenuto è sempre molto caloroso e poi ci divertiamo troppo quando siamo qui!»

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Sabato 6 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-02-2021 10:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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