La Jaguar di Mitch Evans

Jaguar cresce: a Zurigo prima pole position ma poi tanta sfortuna in gara

di Alberto Sabbatini
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ZURIGO - Mai come stavolta, a Zurigo, la Jaguar è andata vicina alla prima vittoria in Formula E. Il marchio inglese, approdato da un anno nelle monoposto elettriche, ha ingaggiato dall’inizio di quest’anno un fiero duello tutto elettrico contro l’Audi che spazia dalle piste alle concessionarie. Sul mercato Jaguar per adesso ha vinto la sfida perché il suo SUV elettrico, l’E-Pace, è arrivato nelle concessionarie prima di quello Audi; sui circuiti, invece, per adesso il duello sta girando a favore di Audi. Ma il marchio inglese è in forte progressione dopo qualche incertezza nella fase centrale del campionato: a Roma aveva perso di poco un podio perché nei giri finali era rimasta con la batteria a secco. A Zurigo invece la Jaguar stava finalmente per portare a casa la prima vittoria.

Grande merito va a Mitch Evans, il 23enne neozeolandese che guida una delle due Jaguar Formula E. Evans aveva dominato sia le qualifiche che la superpole con un giro record partendo in pole position e scattando al comando della corsa. Per 18 dei 39 giri sembrava che Evans potesse reggere la pressione della velocissima Audi di Di Grassi che lo insidiava alle spalle. Evans fino a metà gara ha dimostrato una lucida freddezza tenendo alle spalle l’Audi. Poi il brasiliano l’ha superato grazie al fan boost, un’iniezione di cavalli extra che viene decisa dai tifosi sui social e che spetta al pilota più votato. Con quei 40 cavalli in più l’Audi di Di Grassi ha sfilato in pieno rettifilo la Jaguar di Evans andando in testa. Evans poteva ancora giocarsela ma poco dopo, in una fase di neutralizzazione, ha superato il limite di velocità imposto, cosa che lo ha costretto per punizione a un passaggio nei box a velocità ridotta. E così la possibile vittoria Jaguar e un podio quasi certo (sarebbe stato il secondo del 2018) è sfumata diventando un settimo posto.
 

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Martedì 12 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2018 12:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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