Nico Hulkenberg

Hulkenberg, il pilota dell'ultimo minuto che a Silverstone non è riuscito a partire

di Massimo Costa
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Sembrava una vera favola quella che stava vivendo Nico Hulkenberg a Silverstone, chiamato al telefono soltanto il giovedì pre-gara alle 14.30 dal team manager della Racing Point, Otmar Szafnauer, per rimpiazzare Sergio Perez, risultato positivo al Covid-19 e finito in quarantena in hotel. Erano stati valutati anche Esteban Gutierrez e Stoffel Vandoorne, ex F1 e attuali riserve Mercedes, ma alla fine si è preferita la grande esperienza del pilota tedesco che la squadra che ha la sede difronte al circuito di Silverstone, ha trascorso ben cinque stagioni molto positive. "Conosce gli ingegneri, è già stato al nostro simulatore, conosce i nostri metodi", ha spiegato Szafnauer. 

Hulkenberg, è volato con aereo privato dalla Germania alla Gran Bretagna nel tardo pomeriggio di giovedì ed appena arrivato alla Racing Point, si è seduto al simulatore per capire la nuova monoposto. Con l'ingegnere di Perez ha lavorato fino alle 2 di notte e alle 8 di venerdì era già in pista per affrontare il test Covid-19. L'esito dell'esame (è risultato negativo) è giunto appena 15 minuti prima dell'avvio del primo turno di prove libere e così il team ha avuto via libera per mettere in macchina Hulkenberg. Fermo dal GP di Abu Dhabi dello scorso dicembre, ha avuto qualche problema con il collo, ma nelle prove libere si è ben comportato e in qualifica ha concluso 13esimo. Domenica, pochi attimi prima della partenza, la power unit Mercedes della sua Racing Point ha fatto le bizze e non c'è stato modo di schierarsi per affrontare il Gran Premio. Una vera beffa per Hulkenberg e la squadra di Lawrence Stroll che si era adoperata nel migliore dei modi per portare in pista la seconda vettura.
 
"Sarebbe stato fantastico
ottenere un piazzamento di spessore. Il fine settimana è stato come un salto nel buio, ma è stato bello tornare a lavorare con questa squadra", ha raccontato l'ex pilota Renault, appiedato a fine 2019. "Sono comunque soddisfatto. Non è stato semplice, dopo otto mesi, saltare nell'abitacolo in un ambiente completamente diverso, su una macchina mai guidata ed essere subito competitivo. Specialmente in un circuito come Silverstone. Fisicamente non ero al cento per cento, senza essere stato sottoposto alle forze laterali che si subiscono nelle curve veloci per otto mesi, non potevo essere preparato a sufficienza". Se avesse preso parte al Gran Premio, magari Hulkenberg negli ultimi giri di gara avrebbe sofferto, ma avrebbe potuto compensare mettendoci un po' della sua esperienza. Un guasto di poco conto, un bullone difettoso, ha invece reso impossibile persino accendere il V6 della sua monoposto. Niente gara. Una vera e propria beffa, ma chissà che non ci sia una seconda possibilità in quanto questo weekend per il secondo GP a Silverstone, Perez potrebbe essere ancora in quarantena.

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Mercoledì 5 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-08-2020 12:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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