L'edizione passata dell'EPrix di Marrakesh

FE, sabato il decimo EPrix. Mercedes a caccia dei primi punti a Marrakesh. Vergne punta al primo successo della stagione

di Mattia Eccheli
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MARRAKESH – La Formula E torna in Marocco a due anni di distanza dall'ultima volta: sabato sul circuito cittadino semipermanente di Marrakesh si corre l'ePrix numero 10 dell'ottava stagione, quella che chiude l'era della Gen2. Fra i quattro piloti che hanno già vinto questa gara, solo due sono ancora nel circuito. E, almeno attualmente, solo uno è ancora abbastanza competitivo, ossia Antonio Felix Da Costa, che si era imposto nel 2020 con laDs Techeetah. Il portoghese, in realtà, quest'anno ha solo sfiorato il podio (due volte quarto, in Messico e a Giacarta) ed è decimo della generale con 54 punti. L'altro è Sébastien Buemi (Nissan), che è quattordicesimo a quota 11, ma con l'ottava piazza quale miglior risultato.

I fari sono quindi inevitabilmente puntati sui primi cinque della graduatoria, al comando della quale c'è il belga della Mercedes Eq Stoffel Vandoorne con 121 punti. Tuttavia, nelle due precedenti partenze delle monoposto tedesche (la prima non con le insegne della scuderia ufficiale) sono sempre mancati i punti. Per Vandoorne e per il campione in carica, Nyck De Vries (sesto con 65 punti), il prossimo fine settimana potrebbe essere difficile, anche se il nuovo sistema di qualifica dovrebbe penalizzare meno i due piloti. Jean Eric Vergne (Ds Techeetah), l'unico fra i primi quattro a non ancora vinto in questa stagione, è il solo pilota ad essere andato a punti in ogni ePrix (tre secondi e due terzi posti e il nono posto come peggior piazzamento) ed è sempre tra i favoriti, se non altro perché è secondo ad appena 5 lunghezze dal belga con quattro podi nelle ultime cinque uscite. In Marocco, un circuito che si addice alle vetture sino-francesi, è già salito sul podio.

Edoardo Mortara (Rokit Venturi) è terzo (114) e a Marrakesh ha corso tre volte con il quinto posto come miglior risultato, lo stesso centrato da Lucas Di Grassi, suo compagno di squadra. Sam Bird, più che Micth Evans, che però è quarto mentre il britannico è dodicesimo con quasi un parto dei punti dell'altra guida della Jaguar, è uno che ha sempre fatto bene in Marocco, seppur con la vettura precedente (un secondo e due terzi posti), cioè la Audi ancora in uso dalla Envision che, almeno in teoria, potrebbe fare bene. In particolare con Robin Frijns, il quinto assoluto, un altro dei “senatori” a non aver ancora vinto quest'anno.

Con una certa attenzione sono sempre da seguire le Porsche di Pascal Wehrlein e di Andrè Lotterer, che a disposizione ancora 6 appuntamenti per aggiudicarsi finalmente un ePrix, prima di lasciare il team di Formula E della casa di Stoccarda. Mahindra ha una tradizione favorevole sul circuito nord africano (2,971 chilometri di lunghezza per un totale di 12 curve), dove ha vinto sia con Felix Rosenqvist sia con Jerome D'Ambrosio (adesso team principal della Rokit Venturi), ma quest'anno ha solo una settima piazza come miglior risultato. Il via sabato poco dopo le 18 italiane.

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Martedì 28 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 29-06-2022 09:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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