
Ford conferma: ritorno al WEC e a Le Mans nel 2027 con una Hypercar a telaio Oreca

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Ford si prepara a rientrare nella massima serie degli sport prototipi nel 2027 con una LMDh che correrà per la categoria Hypercar nel WEC, dunque anche a Le Mans, con l’obiettivo di rinverdire i successi che portarono il marchio americano a vincere 4 edizioni di fila nella corsa francese dal 1966 al 1969 (nella foto quella guidata da Ken Miles). L’annuncio è stato dato a Le Mans in occasione della 24 Ore che si corre in questi giorni e che vede il marchio americano impegnato con due Mustang nella classe LMGT3. Presenti sia il responsabile di Ford Motorsport, Mark Rushbrook, sia il ceo di Ford Motor Company, Jim Farley.
Come anticipato da voci di corridoio, l’hypercar Ford sarà basata sul telaio della francese Oreca che dunque somma al suo esistente bouquet di Alpine e Acura anche Genesis, in arrivo nel 2026, e la casa di Dearborn che per il precedente programma di Le Mans, grazie al quale era tornata sul circuito francese 50 anni dal suo esordio nel 2016 vincendo tra le GT, si era invece affidata a Multimatic. Il costruttore canadese è tra i quattro selezionati da FIA, ACO e IMSA per fornire i telai lo fa con Porsche per la sua 963, ma gli americani stavolta hanno deciso di affidarsi ad un attore che sta al di qua dell’Oceano.
Del resto, aveva fatto lo stesso all’inizio degli anni ’60 quando, per sviluppare uno sport prototipo tutto suo, andò a prendere un telaio dalla britannica Lola, quello di una MK6 GT, per svilupparlo poi per intero attraverso i propri ingegneri. A condurre il programma Ford Hypercar sarà il britannico Dan Sayers che arriva da un altro importante programma quello di Red Bull Ford Powertrain per la power unit ibrida di Formula 1 e vanta una grande esperienza in Aston Martin per le corse di durata.
Questo tuttavia non vuol dire che il motore della nuova hypercar sarà marchiato Red Bull perché i vertici di Ford non si sono voluti sbottonare, almeno non ufficialmente. Qualcuno ha parlato di “qualcosa che suoni molto americano” e non sarebbe una sorpresa visto che sia la Ranger Raptor sia la Mustang GT3 condividono lo stesso V8 aspirato, capace con il suo sound gutturale di far accapponare la pelle degli appassionati. Nessuna conferma inoltre per la partecipazione alla classe GTP nel campionato americano IMSA, ma è logico che il prossimo passo del programma potrebbe essere proprio quello di rientrare nella serie americana.