La Ferrari di Vettel

F1, la Ferrari si rompe e Vettel va dritto. Tedesco illeso: «Resto positivo sull’auto»

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BARCELLONA - Il Cavallino compie il primo stop nella 2^ giornata di test sul circuito del Montmelò a Barcellona. L’impatto contro le barriere della SF90 alla curva 3 del circuito catalano, con al volante Sebastian Vettel, ha caratterizzato il turno di prove che anticipano il via della stagione di Formula 1: il pilota tedesco è uscito indenne, solo spavento, ma macchina molto danneggiata. E il team si è messo subito al lavoro per cercare di capire cosa sia accaduto, dopo giorni in cui la Rossa aveva mostrato velocità e affidabilità. «Il fuoripista è dovuto a un problema meccanico. L’auto è nel garage per tutti i controlli necessari, prevediamo che torni in pista fra qualche ora», aveva spiegato la Ferrari circa la dinamica e le cause dell’incidente. In realtà poi le verifiche sono state molto approfondite tanto che Charles Leclerc, che avrebbe dovuto girare nel pomeriggio, è riuscito a fare un solo giro. Alla fine il miglior tempo è stato della McLaren di Sainz, fatto registrare al mattino (1:17.144 e 130 giri che confermano l’andamento positivo della scuderia di Woking). E la McLaren ha anche ufficializzato Fernando Alonso come ambasciatore del team. Lo spagnolo farà da collegamento tra piloti e ingegneri per lo sviluppo della MCL35. «Sono felice - ha detto lo spagnolo - tra Wec e 500 Miglia avrò un calendario intenso, ma parteciperò ad alcuni test e seguirò da vicino anche alcuni GP. Spero i più belli».
 

Quanto alla Ferrari si è messa subito al lavoro per capire il problema che ha causato il fuoripista. L’incidente non ha avuto per fortuna conseguenze su Vettel, trasportato per i controlli al centro medico: il tedesco, con i 40 giri effettuati, ha comunque ottenuto il terzo tempo, alle spalle di Perez. Ottavo e nono tempo per la Mercedes (Bottas meglio di Hamilton): la W10 resta lontana dai primi. Quarto Raikkonen con l’Alfa. «Dobbiamo capire anche noi cosa è successo - le parole di Vettel -. Stavo entrando in curva 3 e ho sentito che qualcosa non andava sull’anteriore sinistro. Non c’era più niente che potessi fare per evitare l’impatto, non avevo più controllo e sono finito dritto sulle barriere». Ora il team «si sta concentrando sulle esatte cause del problema. Se la via di fuga fosse stata ancora più profonda, sarebbe stato più facile: la maggior parte dei danni sulla SF90 dipendono dalla botta, quindi dobbiamo stare attenti ad esaminare i pezzi rovinati per trovare il problema originale». Vettel ha anche ammesso che «aver fatto solo 40 giri non è il massimo, l’obiettivo è terminare i test».

Ma in casa Ferrari, nonostante la giornata da dimenticare, non si perde la fiducia: «Penso che la macchina vada forte. Sin dal primo giorno di test abbiamo provato tanti particolari diversi. Resto molto positivo sulla macchina e sulle sensazioni che mi dà mentre guido. Manca ancora moltissimo al momento in cui si deciderà il mondiale. Che un scuderia sia messa bene o meno adesso conta poco, siamo un gruppo unito e capace. La cosa importante sarà essere veloci dalla prima alla ventunesima gara». Una battuta anche sul nuovo compagno, Leclerc, e sull’ex Raikkonen: «Sono stato molto bene con Kimi come compagno, ho parlato di più in una settimana con Charles che in una stagione intera con Kimi - sorride Vettel - ma, a parte gli scherzi, ci sono sempre diverse dinamiche quando ci sono cambiamenti in squadra. Ovviamente se è la tua prima volta in un team ai test invernali ci sono molto cose nuove da conoscere ma Charles non ha alcun problema».
 

 

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Mercoledì 27 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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