La Ferrari di Sebastian Vettel dominatrice del gp del Canada

La Ferrari in Canada ha beneficiato del vantaggio del nuovo motore. In Francia l’equilibrio sarà ristabilito

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo

MONTREAL - Comunque vada sarà un Campionato combattuto, fino in fondo. La Ferrari si è ripresa la leadership nella classifica Piloti e si è avvicinata in quella Costruttori nonostante ancora una volta Kimi Raikkonen non sia riuscito a graffiare. Il finlandese è arrivato a 27 secondi dal compagno di squadra e questo non può certo dipendere per intero dal nuovo e più potente motore che Sebastian aveva sotto il cofano. Come è già avvenuto all’inizio di stagione con la doppietta in Australia e in Barhain, il trionfo canadese non autorizza euforia. Troppe le variabili in ballo, tanti gli avversari che possono inserirsi nella lotta nelle varie gara. A Montreal le Red Bull hanno confermato la loro consistenza e lo faranno ancora in tutti quei tracciati dove la potenza del propulsore non è fondamentale. Ora si attende la risposta Mercedes sul fronte della power unit e da questo punto di vista i tedeschi potrebbero avere qualche vantaggio poiché le due unità che ancora possono mettere in campo potranno percorrere meno chilometri.
 

 

Il passo avanti del nuovo cuore del Cavallino si è visto in Canada, ora bisognerà verificare quale sarà la crescita della motorizzazione Mercedes. La cavalleria di Stoccarda sicuramente salirà, ma i tedeschi potrebbero avere un filo di preoccupazione per l’inconveniente emerso negli ultimi test al banco. Sul fronte delle gomme il Canada non ha emesso verdetti imprevisti, le tre squadre migliori hanno dato l’impressione di sfruttare più o meno nello stesso modo le coperture, almeno con le tre mescole più morbide. Ora torneranno in ballo gli pneumatici più duri (forse più graditi alle Frecce d’Argento) e soprattutto verranno ancora utilizzati quelli con battistrada assottigliato messi in pista a Barcellona quando la SF71H si trovò abbastanza in difficoltà.

Sul fronte piloti c’è da sperare nel Vettel killer, quello che di solito emerge quando non c’è da sgomitare; nel traffico, invece, Sebastian è più incline all’errore come è accaduto a Baku quando, per un tentativo di sorpasso azzardato, sono andati in fumo punti preziosi. Dall’altra parte dello steccato c’è un Hamilton assai tosto, un campione che difficilmente sbaglia e che ha aggiunto ad una naturale velocità la capacità di essere molto affidabile. Lewis ha forse attraversato un periodo di forma poco brillante, ma sembra esserne uscito e il passo più lento rispetto al compagno Bottas a Montreal è sicuramente dovuto ad una power unit veramente affaticata che doveva essere salvaguardata a tutti i costi.

Ago della bilancia nel duello Maranello-Stoccarda sarà sicuramente la Red Bull i suoi piloti, due driver parecchio tosti. In Canada si è rivisto il vero Verstappen: pulito, sicuro, estremanente veloce, un ragazzo che nella parte finale della scorsa stagione aveva dato diverse lezioni di guida. Ricciardo, oltre che in pista, avrà il suo peso anche sul mercato piloti poiché è ancora senza contratto e non è del tutto escluso che possa prendere il posto di Raikkonen.
Seb qualche settimana fa non ha rifiutato l’ipotesi, ma di certo non sarebbe felice.

  • condividi l'articolo
Lunedì 11 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2018 17:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti