Fernando Alonso con la tuta della Ferrari

Fernando Alonso lascia la F1: «È il momento giusto per cambiare. Magari un giorno tornerò»

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OVIEDO - Fernando Alonso saluta la Formula 1. Il campione di Oviedo, 37 anni appena compiuti, 17 passati dentro una monoposto impreziositi da due mondiali vinti con la Renault, ha deciso di dire addio al Circus: niente Gp nel 2019, l’ultimo sarà quello del 23 novembre ad Abu Dhabi. Poi spazio ad altro, che sempre avrà a che fare con le macchine, perché certo il due volte iridato, 32 vittorie e 97 podi conquistati, in Ferrari dal 2010 al 2014, certo non smetterà di andare veloce. «Dopo 17 anni in questo sport fantastico, è per me tempo di cambiare e andare altrove» le parole con cui Alonso si congeda dalla Formula 1, non dalle macchine che restano comunque la sua grande passione.

Quel futuro a cui accenna potrebbe essere la formula Indy. Intanto l’obiettivo mai nascosto è centrare il Triple Crown, il triplete delle corse: Montecarlo già in bacheca e anche la storica 24 Ore di Le Mans, conquistata lo scorso giugno, per il tris manca la 500 di Indianapolis, fallita al primo tentativo, nel mirino della prossima stagione a questo punto libera dal circuito del mondiale di Formula 1. «Ci sono ancora diverse gare da qui alla fine della stagione e io le disputerò con la stessa passione e impegno di sempre - ha aggiunto Alonso - Vediamo che cosa mi darà il futuro, ci sono nuove sfide dietro l’angolo. Ho preso questa decisione qualche mese fa e ringrazio Chase Carey e Liberty Media per lo sforzo fatto per farmi cambiare idea. Ringrazio tutti alla McLaren, il mio cuore sarà sempre con loro. Sono sicuro che diventeranno più forti e miglioreranno in futuro e potrebbe essere il momento giusto per tornare insieme, questo mi renderebbe felice. In McLaren mi hanno dato l’opportunità di ampliare i miei orizzonti e correre in altre categorie. Sento di essere un pilota più completo adesso. Ed è il momento giusto di lasciare la F1».

Eppure l’asturiano pupillo di Flavio Briatore ancora sognava il terzo mondiale con le regine delle monoposto. Ma sapeva che con i mezzi attuali sarebbe stato difficile. Tramontate anche le ipotesi di passaggi in altre scuderie, le ultime settimane sono state accompagnate da critiche niente affatto velate al campione spagnolo. Prima fra tutte quella del boss della Red Bull Christian Horner, che aveva escluso lo spagnolo dalla lista dei piloti in pole per affiancare Verstappen la prossima stagione al posto di Ricciardo. «È uno che porta caos ovunque vada, meglio investire sui giovani» il duro giudizio del team principal. A cui il pilota aveva replicato con un tweet ironico e tante faccine: «È la hit dell’estate».

Ma anche l’ex compagno di squadra a Maranello, Felipe Massa, si era messo in scia: «Quando si abbassa la visiera è un numero uno, ma fuori divide i team» l’accusa del brasiliano. La McLaren invece lo saluta come il migliore di sempre. «Rispettiamo la sua decisione, anche se crediamo che sia al top della sua carriera - le parole di Zak Brown, Ceo della scuderia di Woking - Pur pensando a nuovi scenari negli ultimi mesi, la competitività di Fernando è rimasta immutata. Ha continuato a esibirsi al massimo livello in tutto, come sappiamo che farà nelle restanti nove gare del campionato di quest’anno». Nuove sfide attendono lo spagnolo, la Formula 1 senza Alonso non sarà comunque la stessa.

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Mercoledì 15 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 17-08-2018 16:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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