
Dakar 2025, Schareina (Honda) vince per la prima volta una tappa. Sanders (Ktm) verso il trionfo. Classic, tre speciali annullate per nebbia

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SHUBAYTAH – Classe '95, lo spagnolo Tosha Schareina ha vinto oggi in sella alla propria Honda la sua prima tappa alla Dakar: l'anno scorso si era aggiudicato il prologo, ma era poi stato costretto al ritiro. Malgrado il successo, l'appuntamento con il successo assoluto nel rally raid più difficile al mondo è rinviato alle prossime edizioni. Pur avendo inflitto oltre sette minuti e mezzo a Daniel Sanders (Ktm), il ritardo appare incolmabile nella frazione di domani, l'ultima, con appena una sessantina di chilometri contro il tempo.
Schareina ha preceduto al traguardo Luciano Benavides (Ktm) per 33'' e i compagni di squadra Adrien van Beveren e Ricky Brabec di 57'' e 3'48''. Poi “Nacho” Cornejo, il cileno della Hero, quinto a 6'02''. Primo italiano Andrea Winkler, con la Ktm del Motoclub Yashica, 33^. Nella generale assoluta l'australiano Sanders va all'ultimo riposo con un rassicurante margine di nove minuti su Schareina e di 15'50'' su van Beveren, il cui posto sul podio potrà difficilmente venire insidato da Benavides, quarto a quasi sei minuti e mezzo. Tommaso Montanari (36^, è scivolato di una posizione) è sempre il migliore degli italiani, anche se Winkler è salito al 41^ posto (ieri era 42^ e dopo la prima frazione 65^).
Anche nella Classic, la gara riservata ai veicoli d'epoca e anche quella alla quale è iscritto il maggior numero di italiani, i giochi sono ormai fatti. I campioni uscenti, gli spagnoli Carlos Santaolalla Milla e Jan Rosa I Viñas, 60 anni il pilota e 23 il navigatore, che sono al comando della classifica provvisoria, e i secondi del 2024 e anche della generale, gli italiani Lorenzo Traglio e Rudy Briani si sono “controllati” e hanno rimediato le stesse penalità, 25, piazzandosi ai piedi del podio di giornata (la tappa è andata al belga Dirk van Rompuy). Del resto, delle quattro prove in programma, solo una è stata completata: le altre sono state annullate per nebbia. Nel deserto.
Prima dell'ultima partenza (appena 33 km a tempo) i due equipaggi con una Toyota e una Nissan sono sempre divisi da 31 lunghezze (senza la penalità per gli italiani della Tecnosport sarebbero 11) e sono seguiti dai lituani Karolis Raisys e Ignas Daunoravicius, che hanno un ritardo pesante compreso 363 e 394 punti. Nella Top 10 ci sono poi tre equipaggi dell'R Team Marco Ernesto Leva e Alexia Giugni, quinti, Antonio Ricciari e Simona Morosi, ottavi, e Josef Unterholzner e Franco Gaioni, decimi.