Il duello tra Vergne e di Grassi in Uruguay

Il campionato sbarca in Europa, sfida a Techeetah e Mahindra in testa alla classifica sia Costruttori che Piloti

di Nicola Desiderio
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ROMA - Un campionato difficile, combattuto, dove contano anche i dettagli e che del pilota esalta la capacità di riflettere più dell’ardore agonistico. Così è la stagione 4 di Formula E che vede in testa Jean-Éric Vergne con la sua Techeetah, squadra di Shanghai che al pilota francese deve ben 109 dei 127 punti che la pongono in testa alla classifica dei costruttori. E non certo per incapacità del suo compagno che risponde al nome di André Lotterer, vincitore 3 volte alla 24 di Le Mans (2011, ’12 e ’14), ma alle prime armi con le monoposto elettriche. Vergne ha alle spalle 4 stagioni in Formula 1 con la Toro Rosso (2011-2014, 51 punti conquistati), è collaudatore Ferrari e soprattutto è un veterano della Formula E sin dalla prima ora, ma mai si era mostrato così efficace e maturo. Oltre infatti ad aver vinto due gare con tanto di super pole, è l’unico ad averle chiuse tutte e punti.

Qualunque cosa succederà sabato all’Eur, sarà ancora lui in testa al campionato perché il più immediato inseguitore è lo svedese Felix Rosenqvist che, a bordo della sua Mahindra motorizzata Magneti Marelli, è l’unico ad avere fatto strike allineando nel round 2 di Hong Kong i 3 punti delle super pole, i 25 della vittoria e quello che spetta a chi fa il giro più veloce. Terzo è Sam Bird (76) su DS, quarto Sebastién Buemi (52) su Renault, campione del mondo nella stagione 2 e pilota Toyota nel WEC, e quinto Nelson Piquet jr (45) su Jaguar, vincitore di stagione 1 e figlio d’arte insieme e Nicholas Prost che è al volante della Renault. Il team francese ha messo in bacheca tutti e 3 i titoli assegnati finora e al momento è quinta dietro a DS (93) e Jaguar (86).

Nella graduatoria per piloti, solo decimo è il campione uscente Lucas Di Grassi (21) che ha chiuso a zero punti le prime 4 gare scontando la mancanza di affidabilità dell’Audi. Il team tedesco, al suo primo anno ufficiale in Formula E, è sesto in classifica con 58 punti, grazie ai 37 punti di Daniel Abt, vincitore a Santiago del Cile grazie soprattutto ad un cambio macchina a tempo di record. Abt aveva tagliato il traguardo per il primo anche al round 1 di Hong Kong prima che la sua E-Tron FE04 non fosse squalificata per irregolarità tecniche. La signora degli anelli comunque va sempre più forte e Di Grassi ha promesso battaglia nella seconda metà del campionato che, dopo aver toccato l’Estremo Oriente (due tappe ad Hong Kong), l’Africa (Marrakesh), e l’America Latina (Santiago e Città del Messico), sbarca in Europa per un ciclo di quattro gare che parte proprio da Roma.

A seguire, ci saranno Parigi (28 aprile), Berlino (19 maggio) e infine Zurigo (10 giugno) che saluterà il ritorno in Svizzera, dopo quasi 64 anni, di una gara motoristica. Il paese elvetico infatti decise nel 1954 di vietarle a seguito del più grave incidente nella storia automobilistica, avvenuto l’11 giugno 1954 a Le Mans con la morte di 83 persone tra il pubblico e altri 120 feriti. L’ultima gara corsa nei Cantoni fu il Gran Premio di Formula 1 del 22 agosto 1954, corso a Berna, sul circuito di Bremgarten e vinto da Juan Manuel Fangio che a bordo della sua Mercedes SLR 300 “freccia d’argento” avrebbe conquistato in quell’anno il secondo dei suoi 5 titoli mondiali. La stagione 4 si chiuderà così come si è aperta, con un doppio round consecutivo, ma stavolta a New York City (14-15 luglio), precisamente a Brooklyn. A rendere “elettrica” l’atmosfera penserà lo sfondo: Ellis Island, la Statua della Libertà e l’inconfondibile skyline di Manhattan.

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Martedì 10 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-04-2018 03:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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