Lucas di Grassi esulta dopo la vittoria a Zurigo

Un brasiliano a Zurigo, l'Audi vince ancora. Dopo 4 secondi posti di fila di Grassi domina l’E-Prix svizzero

di Giorgio Ursicino
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ZURIGO - Ancora Audi. È la casa di Ingolstadt a mettere in bacheca il trofeo della prima gara automobilistica disputata in Svizzera dopo una parentesi lunga sessant’anni. Al volante il campione della Formula E in carica Lucas di Grassi che centra la sua prima vittoria della stagione dopo quattro secondi posti consecutivi. Il brasiliano ha dominato l’E-Prix di Zurigo partendo dalla sesta posizione della griglia con una rimonta autorevole che lo ha portato al comando del gruppone prima di metà gara, quindi prima della sosta ai box per sostituire le monoposto. Con la strepitosa stagione europea il pilota dei quattro anelli risale al terzo posto in classifica mondiale anche se deve rinunciare alla difesa della corona poiché le lunghezze di distanza dal leader Vergne non potranno essere colmate nemmeno se Lucas vincerà le due gare in programma a New York a metà luglio e il francese della Techeetah non prendesse nemmeno un punto (sono 163 a 101, il gradino più alto del podio vale 25 punti).

Chi è ancora in lotta per sognare l’iride è invece il britannico Sam Bird (il prossimo weekend disputerà la 24 Ora di Le Mans con la Ferrari GT) che, con una gara accorta e un po’ fortunata, ha portato a casa un prezioso secondo posto (ora è a 140 punti). Bird non è affatto spacciato anche perché si trova molto a suo agio sul tracciato della Grande Mela dove lo scorso anno ha messo a segno una perentoria doppietta.

L’inglese (scattava in terza posizione) è stato a lungo alle spalle di Lotterer, poi ha perso qualche posizione che ha recuperato per le penalizzazioni (un passaggio in corsia box) affibbiate dal direttore di corsa ai rivali davanti a lui colpevoli di non aver rispettato i limiti di velocità in pit lane (a Zurigo era di soli 30 km/h per la presenza dei sampietrini). Gara spettacolare e sfortunata, invece, quella del leader del campionato Vergne che scattava dal fondo dello schieramento (17 posto in griglia) a causa di qualifiche poco efficaci. Jean-Eric ha confermato la grinta e la determinazione mostrata nelle gare precedenti a suon di sorpassi che lo avevano portato al settimo posto al cambio auto. Ai box ha avuto un problema con la seconda vettura e nuova rimonta dal nono al quinto posto prima della penalizzazione (anche lui passaggio in corsia box) che lo ha fatto chiudere decimo.

L’Audi si è confermata la monoposto più in forma, veloce in pista e molto efficiente nella gestione dei consumi. La casa bavarese avrebbe potuto fare di più se il suo secondo driver Abt (il vincitore del precedente E-Prix a Berlino) non fosse stato tamponato e affondato da Nelson Piquet che per un errore di guida ha ancora una volta rovinato il risultato della Jaguar cresciuta molto nell’ultimo periodo (il compagno Evans ha centrato la pole e chiuso 7° per una penalizzazione).

Senza l’incidente di Abt l’Audi sarebbe ancora più in corsa per il Mondiale Costruttori dove è risalita al secondo posto staccata di appena 33 lunghezze dalla cinese Techeetah. A New York si possono ancora conquistare 90 punti e Ingolstadt ha fatto doppietta già a Berlino.
 

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Lunedì 11 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2018 17:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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