
FE, Serra (Cupra): «La vittoria di Jakarta è la conferma che prestazioni e elettrifcazione vanno assieme»
BARCELLONA - «Sono molto orgoglioso della scuderia», dice da Jakarta Dan Ticktum, il “bad boy” britannico che aveva accarezzato il sogno della Formula 1 e che al sessantesimo ePrix ha centrato la sua prima affermazione in Formula E, circuito del quale fa parte da anni, ma praticamente solo da inizio stagione dispone di una monoposto davvero competitiva, quella fornita dalla Porsche alla Cupra Kiro. Da Barcellona gli fa eco Xavi Serra, il responsabile della divisione Motorsport di Cupra, che non ha potuto prendere parte alla trionfale trasferta indonesiana: «È stata una vittoria molto emozionale per Cupra Kiro – commenta – È stato un lungo viaggio e abbiamo sempre detto che avevamo gli ingredienti per ben figurare nelle classifiche. Con questo risultato (al primo anno di Cupra assieme a Kiro, ndr) siamo già andati oltre le nostre aspettative».
L'intesa tra voi e la scuderia Kiro è arrivata “tardi” e l'avvio è stato difficile.
«Da Monaco in poi la crescita è stata costante, non soltanto in gara, ma anche nella fase a duelli. Sentivamo che avrebbe potuto succedere qualcosa di importante, ma quando accade è un'altra cosa».
Quindi?
«È la nostra prima vittoria nel mondiale elettrico (negli anni scorsi Cupra era stata a fianco della rientrante squadra tedesca Abt, ma senza grandi soddisfazioni, ndr) e ci permette di confermare quello che sosteniamo: prestazioni e elettrificazione vanno assieme. E noi siamo sul tetto del mondo».
Un successo, a Jakarta, tutt'altro che scontato.
«La pista era sdrucciolevole e c'è stato molto da lavorare sull'assetto. Tra la polvere prima e la pioggia dopo sembrava che le auto “ballassero sull'acqua”. Non erano solo difficili da guidare, ma anche da rendere guidabili. Abbiamo fatti cambiamenti tra le due libere e la sessione “bagnata” di sabato mattina, dopo il temporale, è stata complicatissima. Sia Dan sia David sono andati forte nei gruppi e solo qualche errore ha impedito che facessero tempi migliori».
Dazn Ticktum è poi andato avanti.
«Nel duello ha fatto un tempo eccezionale contro Barnard, ma non è passato per cinque millesimi. La quinta posizione in griglia era comunque eccellente».
Poi, finalmente, la corsa...
«È stata una gara senza errori: la macchina era stata preparata bene e anche tutti i sistemi hanno funzionato come dovevano. Peccato che David (Beckmann, il pilota tedesco sotto contratto con la Porsche, ndr) non sia riuscito a risalire. Davanti, invece, Dan ha sempre avuto le prime quattro posizioni sotto controllo».
Fino al trionfo.
«Abbiamo fatto tutto bene e siamo riusciti a difenderci anche dall'attacco finale di Edoardo Mortara. Sono stati giri tosti».
Insomma: una grande soddisfazione.
«Sono molto contento per la scuderia e per tutti quelli che hanno creduto in questo progetto. Anche a Martorell (la località alla periferia di Barcellona che ospita il quartier generale di Cupra, ndr)».
E adesso come va avanti Cupra Kiro?
«Credo che arriverà anche altro, ma noi restiamo con i piedi per terra. L'obiettivo è sempre quello di andare a andare a punti, puntando a entrare spesso nella Top 5. Puntiamo a podi a Berlino e a Londra. Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono altre venti macchine che vogliono fare altrettanto».