La Renault Zoe ha superato a pieni voti la prova su strada a Lisbona

Renault Zoe, accelerazione elettrica:
il piacere di guida a emissioni zero

di Nicola Desiderio
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LISBONA - Zoe, tre lettere per il quarto modello elettrico della gamma ZE di Renault la quale già comprende Kangoo, Fluence e Twizy, ma proprio con l’ultima arrivata propone il prodotto più interessante a zero emissioni della casa francese. Dimensioni, stile e tipologia sono infatti quelli più vicini ai gusti del cliente europeo e italiano e in più ci sono diverse innovazioni che rendono la mobilità elettrica più facile ed ad un prezzo più interessante.

Quando l’elettricità scalda. La Zoe è lunga 4.084 mm, larga 1.730 mm dunque è ha un’impronta a terra simile alla Clio con la quale condivide la piattaforma e lo stabilimento di costruzione di Flins, ma l’altezza di 1.562 mm la fa apparire più piccola. A dare questa impressione è anche lo stile, frutto della matita di Jean Sémériva che ha lasciato la sua firma con la sua impronta stampata sulla maniglia di apertura della portiera posteriore incorporata nel montante. La finitura azzurrata utilizzata per la losanga e le lenti dei fari dà un ulteriore tocco hi-tech a un corpo vettura dalle forme morbide, simpatiche pur in presenza di elementi sofisticati come la parte posteriore della finestratura concava e i tagli a boomerang dei fari diurni a Led piazzati ai lati del paraurti anteriore. Tratto distintivo di tutte le nuove Renault è la calandra in nero lucido che unisce i fari e comprende al centro la Losanga dietro la quale c’è in realtà uno sportellino dietro il quale c’è la presa per la ricarica. Per aprirla ci sono due modi: un pulsante sulla plancia o il telecomando della chiave a scheda.

Lei è tecnologica dentro. Sofisticati, ma attraenti anche gli interni con i sedili anteriori integrati e una plancia dominata da due schermi: quello della strumentazione e quello al centro del sistema R-Link da 7 pollici a sfioramento. Il primo fornisce tre tipi di visualizzazione animata, il secondo è un vero e proprio terminale che comprende tutte le funzioni più avanzate, comprese quelle che sovrintendono alla ricarica e telematiche. A questo proposito, sono disponibili circa 50 app, alcune delle quali consentono di controllare o persino programmare avviare la ricarica o addirittura riscaldare la vettura a distanza attraverso il proprio smartphone o PC. Sofisticate anche le colorazioni, con parti in metallo azzurrate e plastiche morbide e dalle tinte chiare, ma anche ben assemblate. Un ulteriore tocco hi-tech viene dai pittogrammi che replicano un circuito stampato. Sull’allestimento Zen i sedili sono rivestiti in Teflon idrorepellente antimacchia. In generale la Zoe promette un abitacolo “biologico” come nessun’altra vettura, certificato anallergico Toxproof grazie anche a un impianto di climatizzazione dotato di sensore antitossicità, filtro ai carboni attivi, ionizzatore e con tecnologia inverter a pompa di calore, una delle innovazioni importanti dell’elettrica di Renault, una tecnologia di derivazione domestica che ha un consumo di energia pari a un terzo dei normali climatizzatori per auto. C’è anche un diffusore di fragranze. L’abitabilità è molto buona sia per la testa, sia per le gambe e il bagagliaio, anche se il vano risulta un po’ infossato e il divano posteriore è abbattibile solo per intero, ma ha una capacità che va da 338 a 1.225 litri, meglio della Clio e di molte auto di segmento B.

Le basta una spina qualunque. Il merito è della sistemazione della batteria, alloggiata sotto il pavimento della vettura. È costituita da 192 celle fornite dalla coreana LG Chem – partner tra gli altri anche di General Motors e gruppo Hyundai – suddivise in 12 moduli per un peso di 290 kg. Eroga corrente a 400 Volt e ha una capacità effettiva di 22 kWh mentre quella totale è sicuramente superiore, ma i tecnici francesi preferiscono non rivelarla. La sua ricarica presenta un’innovazione fondamentale: la possibilità, grazie al connettore Cameleon (alloggiato in un’apposita borsa nel bagagliaio), di riconoscere qualsiasi tipo di fonte e di poter effettuare la ricarica rapida anche con la corrente alternata con potenze comprese tra 3 e 43 kW mentre finora era possibile solo con colonnine a corrente continua, 4 volte più costose. Il tempo di rifornimento varia da 9 ore a un minimo di 1 ora con la possibilità di fare l’80% della ricarica in 30 minuti. L’autonomia concessa secondo le norme di omologazione è di 210 km, nuovo record per le auto elettriche. Il motore, sviluppato e costruito dalla stessa Renault, è del tipo sincrono ed eroga 65 kW tra 3.000 e 11.500 giri/min con una coppia di 220 Nm tra 250 a 3.000 giri/min.

Come andare in barca a vela. La Zoe si avvia come tutte le altre auto elettriche, con un pulsante, un perfetto silenzio e una scritta “ready” sulla strumentazione. La leva sul pavimento ha 4 posizioni e in realtà non governa alcun cambio perché a collegare il motore con le ruote c’è un riduttore a rapporto fisso senza frizioni o altro tipo di interposizione. Si appoggia il piede sull’acceleratore e si muove dolcemente, come se svicolasse sull’olio, accompagnata fino a 30 km/h dal suono artificiale che la Zoe emette per avvertire i pedoni. Ci sono tre sonorità (Pure, Glam e Sport) e un tasto di esclusione. La brillantezza è sorprendente. Da 0 a 50 km/h ci vogliono solo 4 secondi e anche nelle brevi riprese da velocità medio-bassa non c’è nulla che possa star dietro alla Zoe. Se si insiste, i tempi diventano più ordinari, ma rimane il piacere di sentirsi spinti in avanti senza pause, anche oltre i 135 km/h dichiarati, da una forza la cui presenza è segnalata solo dal leggero sibilo dell’elettronica di potenza, quella che trasforma la corrente continua della batteria ad alternata per il motore. Bisogna abituarsi poi al sensibile freno motore in rilascio: utile in città per la marcia stop&go, sorprende un po’ a velocità più elevata, ma è un piccolo male necessario per recuperare energia. Il comfort è esaltato anche dall’ottimo comportamento delle sospensioni e da un rollio in curva tutto sommato limitato, anche grazie al baricentro più basso di 35 mm rispetto alla Clio che fa sentire di meno i 1.468 kg di massa. Il grip degli pneumatici Michelin ZE, specifici per auto elettriche, non può essere eccelso, ma la scorrevolezza e la silenziosità quelle invece sono da primato. Alla fine della prova, senza averle risparmiato proprio nulla girando in lungo e in largo Lisbona e dintorni, abbiamo percorso quasi 80 km e ne rimangono poco meno di 60 di autonomia. Niente male, non solo perché corrisponde a quello che altre auto elettriche promettono solo a livello teorico, ma soprattutto perché la Zoe è così deliziosa da guidare che l’ansia da autonomia scompare subito lasciando spazio invece al piacere di sentirsi nel futuro.

La sicurezza e i conti in tasca. Ma l’auto elettrica è davvero il futuro? Non è il presente solo perché le batterie non sono abbastanza capienti e costano troppo. Per ovviare a quest’ultimo problema, la Renault vende l’auto e noleggia la batteria. Per la prima ci vogliono almeno 21.650 euro, per la seconda 79 euro al mese per 36 canoni e 12mila km annui. Se state già facendo i conti, potete calcolare che ci vogliono 2-2,5 euro di ricarica ogni 100 km, i costi di manutenzione sono inferiori di almeno il 20%, non si pagano il bollo, i parcheggi e gli accessi nei centri urbani, ma calcolate anche circa mille euro per la wallbox necessaria per la ricarica domestica anche se pure quella si può noleggiare. La garanzia della batteria è totale e a vita perché evidentemente la casa francese sa quello che promette dopo capitolati di prova massacranti. Per provare la sicurezza della batteria, la Zoe è passata indenne a 10 km/h in guadi alti 40 cm e la sua batteria è stata immersa, sottoposta a sovraccarichi, cortocircuiti, le hanno infilato un chiodo, l’hanno poi fatta cadere e l’hanno schiacciata sotto pesi enormi. L’hanno persino incendiata ed estinto le fiamme con l’acqua senza che accadesse nulla. La Zoe, prima di essere deliberata, ha percorso complessivamente 850.000 km con tutti i climi e il motore elettrico è stato sottoposto a un ciclo di test che corrisponde a 20 anni di vita. Novanta esemplari impegnati nei crash test hanno consentito di avere 5 stelle Euro NCAP. Insomma, la sicurezza nel senso più ampio del termine, c’è. C’è la naturale diffidenza verso un prodotto nuovo, che ha limitazioni oggettive che non dipendono solo da se stesso, ma da una rete di colonnine ancora scarsa e da incentivi che sono praticamente già esauriti.

Tre allestimenti e un mondo nuovo. La commercializzazione della Zoe parte dal mese di maggio presso i 150 punti Expert ZE presenti in Italia che si occupano anche dell’installazione della wallbox e di tutti i servizi connessi alla mobilità elettrica. Tre gli allestimenti: oltre al Life d’ingresso ci sono i più dotati Intens e Zen entrambi a 23.450 euro: il primo guarda più alla praticità, il secondo a una clientela più sofisticata. La soglia per l’ingresso in questo nuovo mondo si è dunque abbassata e la Zoe è un’auto che ha contenuti e fascino. Dovete solo decidere se fa per voi.

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Sabato 30 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA