La Fiesta ST sulle strade spagnole vicino Valencia dove c'è un grande stabilimento Ford

Ford Fiesta ST, emozioni al volante:
una compatta ad alte prestazioni

di Giorgio Ursicino
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VALENCIA - «Rendere le nuove tecnologie disponibili per tutti». Era questa l’idea fissa di Henry Ford, il “divino meccanico” di origini irlandesi che ha motorizzato l’America. I manager dell’Ovale Blu sono rimasti fedelissimi a questo credo e, tuttora, lo applicano a 360 gradi. Tecnologie per la sicurezza e la connettività, l’affidabilità e la riduzione dei costi, la durata e l’efficienza. Ma anche per le prestazioni e il piacere di guida, argomenti sui quali gli ingegneri del gigante di Dearborn sono sempre stati molto ferrati.

La tradizione dell'Ovale Blu. I “driving dynamics” (il comportamento stradale) delle Ford è celebre da anni, un misto di precisione di guida e tenuta di strada che rende emozionante e sicuro il viaggio senza penalizzare il comfort. Su questo terreno fertile crescono fiori intriganti e alcuni modelli della casa americana vengono griffati con l’esclusivo brand ST. Le ST sono sviluppate dal Team RS, il braccio europeo del Global Performance Vehicle Group di Ford Motor Company. Più di qualche vettura ha la certificazione ST. Quella della più recente generazione di Focus è già un successo e ora arriva la sorellina della nuova famiglia Fiesta lanciata solo da poche settimane.

La famiglia ST. Fiesta ST ha radici profonde, la nuova prende il posto della ST170 del 2007 che a sua volta si ricollegava a compatte di nome diverso, ma caratterizzate dallo stesso temperamento: XR2, XR2i, RS1800 e RS Turbo. La Focus ST sta dominando la categoria in Europa dove è in vendita anche con carrozzeria wagon. Dal lancio nel nostro continente ne sono state vendute quasi 4.000, circa la metà delle quali nel terzo trimestre del 2012 dove l’auto ha conquistato il 44% di quota del segmento precedendo rivali di grande prestigio. Ora ST allarga gli orizzonti pure di Fiesta che già presidia con ambizioni da leader la parte bassa della classe, quella che punta più all’efficienza che al temperamento. Fiesta nel 2012 è stata la seconda vettura più venduta in Europa, la prima del suo segmento e anche l’auto estera più richiesta in Italia.

Le magie di EcoBoost. La nuova fa un deciso passo in avanti con contenuti di maggior sostanza e, soprattutto, un design graffiante. La vera marcia in più, però, è nascosta sotto il cofano dove gli ingegneri dell’Ovale Blu hanno introdotto il Motore dell’Anno 2012, il micidiale EcoBoost che, nella configurazione più potente, può arrivare fino a 125 cavalli (un rapporto cavalli/litro superiore al V12 della nuova LaFerrari). EcoBoost 1.0 è in grado di spingere quasi tutte le Ford (dalla Fiesta alla Mondeo, passando per B-MAX, Focus nelle sue varie declinazioni e C-MAX), ma su new Fiesta ha fatto il suo esordio la versione aspirata di questo avanzato propulsore che conserva lo schema e la cilindrata, l’iniezione diretta e la doppia fasatura variable. Anche la ST monta un EcoBoost, ma questa volta si tratta dell’1.6 sovralimentato da 182 cv.

Prestazioni da sportiva. Con una spinta del genere la ST è la prima Fiesta della storia a scendere sotto la barriera dei 7 secondi per bruciare i 0-100 e raggiunge una velocità di 220 km/h. Il vero asso nella manica, però, è la straordinaria coppia garantita dalla sovralimentazione (un picco costante di 240 Nm da 1.600 fino a 5.000 giri), una caratteristica che esalta il piacere al volante consentendo di guidare la vettura con il “pedale del gas”. Il servosterzo elettrico che dialoga con l’Esp (tarabile in tre modi diversi) e il Torque Vectoring contribuisce a rendere neutra la vettura (il baricentro è stato abbassato di 15 mm) anche nei percorsi più tortuosi. Le prestazioni aumentano del 20% rispetto alla precedente, i consumi e le emissioni scendono del 20% (138 gr/km di CO2, solo 5,9 l/100km). La piccola belva costa 21.500 euro.

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Venerdì 5 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA