La Initiale Paris, il concept esposto da Renault al salone di Francoforte

Initiale Paris: ecco l’Espace che verrà:
spazio, luce, lusso e super tecnologia

di Sergio Troise
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PARIGI - L’Espace, ovvero la madre di tutte le monovolume europee, avrà un’erede. Non si sa ancora con precisione quando arriverà, forse nel 2015, ma il progetto, il sesto della strategia di rinnovamento di Renault, è ormai avviato e a Francoforte ne sono stati svelati i contorni, ancora sfumati ma assai indicativi. Come? Con l’Initiale Paris, un concept molto interessante, che porta la firma dell’olandese Laurens van den Acker, numero uno del design della Casa francese, e di Axel Breun, che è il responsabile dei concept con la Losanga.

Progetto globale. La definizione dello stile ha coinvolto anche altri designers, come la coreana Choung-Sun Oh, che ha firmato gli interni, e lo spagnolo Miguel Angel Pranzo Sanchez, che ha definito materiali e colori. Insomma, il lavoro di una equipe internazionale, in sintonia con quelle che sono ormai le mire planetarie di ogni progetto di nuova auto che si rispetti.

Grande, luminosa, high-tech. La Initiale Paris si identifica subito come “Espace del futuro”. Come la progenitrice è infatti un veicolo ampio, spazioso e luminoso, che aggiunge ad una silhouette fluida e robusta, interni high-tech innovativi, a beneficio della qualità della vita a bordo. L’accesso è originale: le portiere si aprono ad armadio e dalla parte inferiore della fiancata (sotto al brancardo) spunta una pedana mobile che agevola le operazioni di salita e discesa: un aiutino necessario, visto che l’auto è piuttosto alta da terra (monta cerchi da 22”). Ciò detto, le misure sono da auto grande ma non smisurata: la lunghezza è di 4,85 metri, un cm neno del Grand Espace attuale. L’obiettivo dichiarato dei progettisti, del resto, è di realizzare un veicolo “dinamico come una berlina, con il carattere di un Suv e la luminosità di un monovolume”.

Tetto in alluminio e plexiglass. Perché si chiama Iniziale Paris? Proprio per rendere omaggio alla capitale francese, dove ebbe inizio l’avventura industriale di Renault. La parte superiore della vettura, dunque, disegna con una fresatura la mappa della ville lumière, con forme piene e in trasparenza dei suoi quartieri, le avenue e la Senna. Look a parte, i progettisti hanno fatto di tutto per contenere i pesi ed hanno ottenuto un risparmio di 250 kg. rispetto al modello attuale, facendo ricorso a parti in alluminio.

Classe premium all’interno. Inutile dire che l’abitacolo presenta soluzioni all’avanguardia in materia di dotazioni per il comfort, la sicurezza e l’infotainment. Soprattutto è esaltato il concetto di lusso alla francese, con ampio ricorso a materiali pregiati come la pelle e il legno, e lavorazioni originali del cromo satinato. Non manca un mega impianto Bose progettato esclusivamente per Initiale Paris, mentre l’acustica all’interno dell’abitacolo è frutto di una inedita collaborazione con l’IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) e con il compositore e designer acustico Andrea Cera.

Motorizzazione ecologica. Basandosi sul propulsore Energy dCi 130 cv, Renault ha ottenuto un motore concept che offre una coppia elevata (fino a 400 Nm), su un esteso range di utilizzo. Tra le innovazioni, l’impiego di pistoni in acciaio (alleggeriti) e la tecnologia twin-turbo, che consente di utilizzare un piccolo compressore a bassa inerzia dedicato ai bassi regimi, mentre un secondo più grande subentra ai regimi più elevati. Contribuisce all’efficienza la trasmissione automatica EDC (Efficient Dual Clutch) a sei rapporti, dotata tra l’altro del comando Shift-by-Wire, che – secondo i tecnici Renault - oltre a favorire la precisione e la morbidezza dei comandi, risulta anche utile al design, con una leva del cambio più sottile e una console flottante, priva di cavi da nascondere.

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Martedì 1 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA