Alfa Romeo con Tavares al Caramulo Motorfestival 2024. Il Ceo di Stellantis ha guidato la nuova Junior 280 Veloce
Pebble Beach 2024, Tricolore in primo piano nell'edizione 2024. Riflettori puntati su Maserati e Frua
Alfa Romeo 33 Stradale: ecco il sound del V6 biturbo. Per la prima volta diffuso in un video il suono del motore
ROMA – L'Automobile Club d'Italia e ACI Storico hanno inaugurato un nuovo spazio espositivo nella Galleria Filippo Caracciolo, situata tra la Stazione Termini e Piazza Indipendenza. Questo scrigno, nel cuore della Città eterna, è destinato a diventare un punto di riferimento per gli amanti delle auto storiche, offrendo ai visitatori un'opportunità unica per esplorare la storia, l'arte e la tecnologia automobilistica italiana.
Tale iniziativa, che vede impegnato anche il Museo dell’Automobile di Torino (MAUTO), ha l’obiettivo di raccontare la storia dell’auto italiana e la sua evoluzione nel corso degli anni. A tal proposito le vetture esposte verranno, di volta in volta, aggiornate per rendere la mostra sempre nuova e interessante. Ad aprire le danze sono i veicoli che hanno scritto la storia dei primi anni del ‘900. Un periodo pionieristico ma che, al contempo, ha regalato grandi soddisfazioni alle maestranze e alla capacità di realizzare vere e proprie opera d’arte.
Tra i veicoli in esposizione, la Isotta Fraschini BN 30/40 HP del 1910 è uno dei pezzi di punta. Questo modello di lusso, prodotto dalla celebre casa milanese, è equipaggiato con un motore a 4 cilindri di grande cilindrata (7690 cc) che sviluppa 40 CV a 1200 giri/min, permettendo alla vettura di raggiungere una velocità massima di 80 km/h. Con un peso di 1200 kg e dimensioni di 4,42 metri in lunghezza, 1,75 in larghezza e 2,12 metri in altezza, quest’auto rappresenta un perfetto esempio di ingegneria e design dell'epoca. La carrozzeria, attribuita a Cesare Sala, artigiano di fiducia dell’Isotta Fraschini, aggiunge ulteriore prestigio. La maggior parte della produzione del tipo “BN 30/40 HP” era destinata all'esportazione negli Stati Uniti. Questo esemplare è stato donato al museo da Leopardo Leopardi Dittaiuti di Osimo (AN).
Un'altra gemma in mostra è la Lancia Kappa, prodotta tra il 1919 e il 1922. Questo modello, primo realizzato dalla Lancia dopo la Prima Guerra Mondiale, è una derivazione della precedente “Theta” ma con un telaio più corto e leggero. Equipaggiata con un motore a 4 cilindri da 4940 cc che sviluppa 70 CV a 2200 giri/min, la “Kappa” può raggiungere una velocità di 120 km/h. Innovazioni come il piantone di sterzo a inclinazione variabile su tre posizioni, l'avviamento elettrico a pedale e la leva del cambio centrale ne fanno un modello all'avanguardia per l'epoca. Questo esemplare è stato donato da Lancia & C. di Torino.
La OM 469 Sport del 1922, prodotta fino al 1934, rappresenta la versione sportiva del modello 465 della OM (Officine Meccaniche) di Brescia. Con un motore a 4 cilindri da 1496 cc, sviluppa 30 CV a 3300 giri/min e raggiunge una velocità di 100 km/h. La OM 469 si distinse nelle competizioni sportive, vincendo la Coppa delle Alpi e gare come i circuiti del Garda e del Mugello. Questo modello, adattato per l'uso sportivo da Luigi Del Re, noto meccanico e garagista dell’epoca, è stato recentemente restaurato per partecipare all'edizione 2021 della Mille Miglia. Donata da OM S.p.A., Milano, è un esempio di come l'ingegneria automobilistica possa evolversi per migliorare prestazioni e affidabilità.
Infine, l'Alfa Romeo 8C 2300 del 1934, famosa per la sua potenza e velocità, è un capolavoro di alfa ingegneria. Con un motore a 8 cilindri da 2336 cc, che sviluppa 155 CV a 5200 giri/min, può raggiungere una velocità di 180 km/h. Questo modello, carrozzato dalla Touring, ha trionfato in numerose competizioni internazionali come la Mille Miglia, il Gran Premio d’Italia, la Targa Florio e la 24 Ore di Le Mans. Tra i modelli più vincenti e conosciuti della Casa milanese, la 8C è stata guidata dai più grandi piloti del tempo come Nuvolari, Campari, Chinietti e Sommer. Questo esemplare, donato da Alfa Romeo S.p.A., Milano, è uno dei capolavori che porta la firma di Vittorio Jano e rappresenta una delle vetture più prestigiose e avanzate degli anni Trenta.
Il nuovo spazio espositivo dell’ACI e ACI Storico a Roma non solo celebra la storia dell’automobilismo, ma offre anche ai visitatori un’esperienza culturale unica. Le auto storiche esposte sono in di raccontare innovazione, design e competizione, portando alla luce un patrimonio di valore inestimabile. Questo spazio ha l’obiettivo di avvicinare la cultura automobilistica a tutti, stimolando la curiosità e l'interesse di cittadini e turisti per un mondo affascinante e ricco di storia.