Toyota lancia in Giappone Yaris GR Four da 300 cv. Quattro ruote motrici ed appendici aerodinamiche
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TOKYO - Le ripercussioni del terremoto dello scorso fine settimana nel Giappone nord orientale, si fanno ancora sentire a livello produttivo per diverse aziende del Paese. La Toyota, numero uno al mondo per vetture prodotte, ha deciso la sospensione di 14 catene di montaggio in nove diversi impianti del Paese, a partire da ieri, per via delle difficoltà nell'approvvigionamento di diverse componenti. Il blocco durerà almeno fino a sabato, avverte il costruttore, ma è probabile che possa essere esteso oltre il fine settimana. Tra i principali stabilimenti ad essere penalizzati, quello di Takaoka e di Tahara, entrambi nella prefettura di Aichi, dove è situato il quartier generale della casa auto.
Toyota non ha specificato per quali tipi di accessori siano state compromesse le forniture, ma si è limitata a dire che non si tratta di semiconduttori, la cui carenza è attualmente sotto scrutinio nell'intero comparto a livello globale. Nella prima metà del 2020 le vendite di Toyota hanno evidenziato un drastico rallentamento per poi accelerare nell'ultimo trimestre dell'anno, trainate dalla ripresa dell domanda in Cina e sul mercato del Nordamerica. Il terremoto dello scorso sabato che si è manifestato in Giappone ha registrato una magnitudo di 7.3, con un epicentro a largo delle coste delle prefetture di Fukushima, la stessa area geografica in cui si è verificata la triplice catastrofe nel marzo 2011. Il bilancio finale è stato di 160 feriti, e danni strutturali a diversi edifici in quattro prefetture dell'arcipelago.
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