Sixt metterà a disposizione 20 nuovi modelli elettrici nella sua flotta di vari marchi, tra cui Tesla. Il piano coinvolge anche i sistemi di ricarica e le sedi operative che diventeranno carbon neutral entro il 2023

Sixt, entro 2023 sedi carbon neutral e nel 2030 almeno il 70% del parco elettrificato

di Nicola Desiderio
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Sixt vuole essere sostenibile e dare un deciso colpo all’acceleratore all’elettrificazione della propria flotta e a rendere sostenibile dal punto di vista ambientale il suo business. La grande compagnia di autonoleggio e mobilità tedesca – ha sede a Pullach, vicino Monaco di Baviera, è presente in oltre 100 paesi e nel 2021 ha registrato un fatturato di 2,3 miliardi di euro con profitti di oltre 442 milioni – ha infatti deliberato un piano a 360 gradi che punta ad accelerare l’inflottamento di auto ibride in vario grado ed elettriche, facilitare l’esperienza di utilizzo per il cliente e decarbonizzare tutte le altre attività collegate.

La flotta di Sixt avrà entro la fine del 2023 tra il 12% e il 15% di auto elettrificate, ma tale quota è destinata a raggiungere almeno il 70% entro il 2030 con l’opportunità di fare anche meglio, fino al 90%. Tra i modelli di prossima disponibilità ve ne saranno 20 appartenenti ai marchi Audi, BMW, Opel, Peugeot e Renault e Tesla. Secondo inoltre un’inchiesta svolta dalla Sixt stessa, il 70% dei clienti pensa che l’esperienza di utilizzo riduca la propensione al prenotare un’auto elettrica a causa delle carenze e ai tempi della rete di ricarica e all’autonomia ridotta. Allo stesso tempo, due terzi pensano che l’affitto di un’auto elettrica sia una buona opportunità per conoscere la mobilità elettrica e il 55% ritiene che sia importante o molto importante prima di comprarne una.

Per questo Sixt ritiene che una fruttuosa collaborazione tra società di noleggio e case produttrici sia essenziale per la corretta diffusione della mobilità elettrica e per creare entusiasmo intorno ad esso. Per questo Sixt investirà 50 milioni di euro per potenziare la propria rete di ricarica e integrerà la funzione Charge all’interno della propria app per accedere ad oltre 300mila colonnine utilizzando lo stesso identificativo e semplificando la vita. Grazie alla piattaforma Sixt One inoltre l’elettrificazione sarà a portata di dito anche per altre forme di mobilità come il car sharing, ride hailing, abbonamenti e noleggi di mezzi commerciali. Ulteriore incentivazione arriverà dalla funzione che, una volta prenotata e presa un’auto Sixt, indicherà automaticamente dove si trovano i punti di ricarica permettendo di utilizzarli.

Il piano guarda alll’efficienza anche delle altre aree del business e prevede che tutte le sedi di Sixt siano carbon neutral attraverso la massiccia applicazione di impianti fotovoltaici e programmi di compensazione a livello locale in modo da raggiungere un bilancio nullo di anidride carbonica entro il 2028, 5 anni in anticipo rispetto a quanto pianificato preventivamente.

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Lunedì 3 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 18:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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