Un contrassegno di assicurazione rc auto

Rc auto: la cilindrata incide fino al 57% sul costo della polizza. E con le ibride si risparmia

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Nell’assicurazione di un’auto esiste anche un rapporto tra il motore, nello specifico la sua cilindrata, e il premio Rc auto. Le compagnie assicurative a volte usano questo valore come uno dei parametri per calcolare il premio assicurativo secondo il principio che all’aumentare della cilindrata cresce non solo il valore dell’auto, ma anche la potenza del motore e, con essa, aumenta il rischio di sinistri, che potrebbe appunto tradursi in un premio Rc auto maggiore. Ecco perché, ad esempio, secondo l’analisi di Facile.it, a parità di valore d’acquisto (30mila euro nel caso dell’analisi) il premio medio della polizza tende a crescere all’aumentare della cilindrata, con una differenza che può arrivare fino al 57% se si confrontano vetture con cilindrata inferiore a 1.000 cc a quelle con cilindrata tra i 2.000 e i 3.000 cc. Lo rileva un’indagine commissionata all’istituto di ricerca mUp Research sulla conoscenza dei motori da parte di chi acquista un veicolo.

La decisione d’acquisto di un’auto, come emerso dall’indagine, è guidata da fattori economici e funzionali (prezzo, consumi, sicurezza), mentre elementi più tecnici come la provenienza del motore hanno un peso secondario: il 34% del campione intervistato ha dichiarato di tenere in considerazione questo aspetto quando è alle prese con il cambio della propria vettura. E spesso le case automobilistiche scelgono di utilizzare per i veicoli motori costruiti da altri produttori. Ma meno del 20% del campione intervistato è a conoscenza del fatto che spesso, il motore installato su un’autovettura è prodotto da altre aziende. Inoltre in alcuni casi le compagnie assicurative tengono in considerazione anche l’alimentazione del motore e un’auto alimentata solo a diesel o benzina il costa in media di più rispetto ad una vettura ibrida. Ad esempio, limitando l’analisi a veicoli con potenza inferiore ai 75 kW, il premio medio per il modello ibrido è inferiore del 10% rispetto a quello diesel. La differenza aumenta sulle auto più potenti; nella fascia tra i 120 e 200 kW, assicurare un modello ibrido costa in media il 4% in meno rispetto a quello a benzina e il 17% in meno rispetto a quello diesel.

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sabato 4 ottobre 2025 - Ultimo aggiornamento: 14:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA